La Fondazione De Gasperi (quella nazionale) si affida al Pdl, la cui impronta è sempre più visibile nel consiglio e ora anche alla guida dell'istituzione culturale fondata nel 1982 da Giulio Andreotti. Da poche settimane infatti Franco Frattini , oggi deputato del Popolo della libertà, ma fino a mercoledì scorso, ministro degli Esteri del governo Berlusconi, è il nuovo presidente della Fondazione De Gasperi. Prende il posto di Andreotti, che a 92 anni rimane presidente onorario. La prima uscita pubblica di Frattini da presidente della Fondazione è a un convegno sull'unità d'Italia dell'11 novembre scorso a Roma - quando era già un ministro con le ore contate - al fianco della vicepresidente Maria Romana De Gasperi, figlia del grande statista trentino. Il partito di Berlusconi è ben rappresentato nella Fondazione De Gasperi non solo per aver conquistato la presidenza, ma anche per la presenza nel consiglio di altri tre parlamentari del Pdl: Guido Crosetto , ex sottosegretario alla difesa, diventato famoso negli ultimi giorni del governo per la telefonata al giornalista Bechis in cui parlava di Berlusconi in termini non proprio lusinghieri; il deputato Isidoro Gottardo e l'onorevole Raffello Vignali , che è stato dal 2003 al 2008 presidente della Compagnia delle opere, braccio operativo di Comunione e liberazione. E proprio Vignali non ha avuto esitazioni a dire pubblicamente che: «Berlusconi è l'erede di De Gasperi». Nel consiglio ci sono poi l'ex parlamentare europeo del Pdl, Alessandro Fontana, e l'imprenditore veneziano Andrea Mevorach, che era stato indicato da Berlusconi per la realizzazione della new-town a l'Aquila post terremoto, poi mai realizzata.
nonno enio
Dire che Berlusconi è l'erede di Degasperi è come dire che Cicciolina è l'erede di Santa Maria Goretti.
RispondiEliminaNon hanno più pudore, e la figlia prestarsi a una cosa del genere, non fa onore al genitore e ne appanna la memoria, dovrebbe sconfessarli.
Non ha importanza se non ci sono esponenti UDC o non so che, infatti dubito che tra i politici italiani di area cattolica si possa trovarne uno solo che è erede di quella tradizione e i nostri politici possono definirsi indegni, come Frattini, oppure improbabili come Casini.
Ma Casini, democristiano doc, anche se ai tempi dei democristiani contava poco o nulla (nei Congressi di partito lo facevano parlare verso l'una quando erano quasi tutti a pranzo) non ha proprio niente niente da obiettare ? Si puo' sacrificare De Gasperi per imbarcarsi in una futura operazione politica, denominata terzo polo, personcine come Frattini, Crosetto o vattelapesca ? No non si può !
RispondiEliminaa prescindere da ogni considerazione sull'utilità di una fondazione del genere, è innegabile che Degasperi come politico fosse un centrista conservatore e clericale, quindi più omologo all'attuale centrodestra che al centrosinistra.
RispondiEliminama dov'è il problema? non capisco perchè solo le persone di centro sinistra possono avere incarichi e gestire le fondazioni! leggo poi che "si rivolterebbe nella tomba": ma chi ve l'ha detto? Frattini non è persona per bene? sono scioccato da tanta cattiveria e ignoranza: il Soviet è finito!
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