22 dicembre 2010

Amato Popolo


Amato popolo è il Vostro Silvio Napoleone che vi manda questo messaggio. A causa di un legittimo impedimento - l´onomastico della cugina della venticinquesima morosa di mio figlio - non ho potuto partecipare alla sanguinosa battaglia presso la cittadina russa di Smeimisir che si è rivelata una vera e propria Waterloo. Il mio fidato gran maresciallo Previten, esaurite le munizioni consistenti in 67 miliardi depositati su conti cifrati esteri, è stato sconfitto dalla coalizione comunista guidata dal duca di Prodington e io sono stato segregato con la mia piccola corte in una sperduta isoletta dell´oceano. La lotta d´altronde era impari; le mie truppe dotate di 66 televisioni e 99 giornali contro un paio di quotidiani così ostili e prevenuti che - quando un ammiratore della mia folta capigliatura mi ha chiamato "ciuffone" - dei miserabili pennivendoli hanno scritto nei loro articoli "buffone". Sull´ala sinistra inoltre la mia cavalleria ha dovuto sostenere l´assalto della Magistratura bolscevica pronta ad incolparmi per quello che, nelle mie intenzioni, era un semplice e innocente scambio di favori con alcuni giudici: tu mi aggiusti la sentenza e io ti aggiusto il conto in Svizzera. Ora sono qui sorvegliato da carcerieri prussiani nella loro stretta divisa di ordinanza bianca a mezze maniche con una strana scritta sul berrettino "Ospedale psichiatrico S. Elena". Premetto che ultimamente dormo sempre, ma mi solleva il fatto che sono contornato dai miei più fedeli amici come Vespen (che mi è sempre a fianco con un tabellone e mi incita, non so perché, a disegnare con un pennarello ponti, tangenziali e gallerie) e Schifen a cui purtroppo, da quando è caduto il riporto, sono venute meno le non già brillanti facoltà intellettive. Passo ore e ore in lunghi conversari con gli altri prigionieri politici e tra questi il mio preferito è Alessando il Grande. Nottetempo ci troviamo e, con la scusa di giocare a Risiko, ci spartiamo il globo terraqueo; io lo frego sempre lasciandogli i paesi del Medio Oriente pieni di pozzi di materiale nero appicicaticcio e maleodorante e mi tengo ben strette le miniere di carbone della Ruhr e del Galles perché scommetto che questo sarà il principale materiale di riscaldamento per i prossimi millenni. Alcuni prigionieri sono invece molto maleducati e si mettono a ridere in modo volgare quando mi vedono in perfetta tenuta da guerra con in capo il mio elegante elmetto traforato a due manici, neppure fosse uno scolapasta. Concludo questo mio messaggio con una esortazione; state attenti cittadini perché il pericolo rosso è dappertutto. Aiuto! I comunisti mi hanno sorpreso a complottare con Nerone e mi vogliono far fare una doccia gelata.

4 commenti:

  1. Per fortuna che c´e´la crisi, cantava una canzoncina di Buti degli anni trenta... Ma quale crisi!Da quando ci sei tu silviuccio,
    hanno tutti il macchinone ed i soldini in tasca. Ristoranti e Pizzerie sono sempre strapieni e se provi a prenotare per una settimana bianca ti accontentano per marzo dell'anno prossimo. E d´altronde con Berlusconi e´così, lui vuole vedere tutta la gente felice, con i soldi in tasca, e che consumi, magari oltre alla 13°, lo stipendio e alla grande. Bravo Silvio, ti crocifiggono, parlano male, ma poi spendono come assatanati, questi ipocriti.
    Se il Governo facesse schifo, ci sarebbe la crisi noooooo?

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  2. Deve essere un fenomeno italiano la corsa alla spesa di domenica, con tutti i negozi aperti.In questo ultimo fine settimana sono stato a Monaco (D) e sono rimasto maravigliato di come ai tedeschi non gliene frega niente di andare a fare la spesa di domenca, infatti tutti i negozi compresi quelli del centro storico erano chiusi ad eslusione dei soli mercatini e non c'era moltissima gente nemmeno lì. Italiani imparate dal popolo nordirco che la domenica è meglio passarla con la famiglia invecie di trascorrerla con stress in questi centri commerciali, il tempo si può trovare sicuramente anche durante la settimana comunque per bruciare la tredicesima. BUON NATALE a tutti VOI.

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  3. Contraccambio gli auguri. Quì in Italia facciamo quello che vogliamo, salvo poi lamentarcene! Anch´io sono stato tempo fà a Monaco, ed ho visto che i tedeschi sono alquanto bizzarri e fanno tante cose alla rovescia. I bidoni sdella spazzatura erano sempre pieni e puzzavano. La gente "ciacolava" con forza, sembrava stessero masticando bulloni di acciaio inox che dopo un ora avevo già il mal di testa. A colazione poi mi hanno dato gli spaghetti con la marmellata, a me che se non mangio la brioches e il mio cappuccino senza schiuma non mi sveglio neanche. Per fortuna in Italia non siamo ancora come itedeschi. Altrimenti usciremmo per strada con il Frac e gli zoccoli olandesi ai piedi..

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