28 novembre 2012

Chieti - La Fiaccolata dei diversi


300 o 400 o 500 aderenti alla fiaccolata per Chieti Provincia, sono numeri che hanno scarso peso, la realtà è che i partecipanti alla manifestazione sono stati scarsi. Venerdi 23 novembre alle ore 17 ci siamo dati appuntamento a Chieti Scalo per manifestare a favore di Chieti Provincia. La mia speranza era che certamente saremmo stati tanti, tantissimi. Ho notato l’assenza del presidente della provincia Di Giuseppantonio, ma era a Pescara con l’onorevole Casini, l’assenza dei consiglieri ed assessori della provincia, l’assenza del senatore Legnini, l’assenza di tanti consiglieri della maggioranza e opposizione, l’assenza del consigliere delegato allo scalo Di Fabrizio, l’assenza dei tre assessori al comune dell’UDC, l’assenza dei "pensionati dello struscio" al Corso Marrucino, l’assenza dei commercianti, l’assenza dei giovani e studenti. Mi sono chiesto se eravamo noi, pochi partecipanti, ad essere “ i diversi”. Meno male che ci sono province forti, con politici di peso, che faranno valere in parlamento le ragioni per evitare che le loro province vengano cancellate. Con la forza così misera che abbiamo mostrato e con il peso politico… nullo, cosa possiamo sperare? Fortunatamente c’erano tanti giovani ultras della squadra di calcio che con i loro cori hanno rallegrato, vivacizzato, il corteo. Ai lati della strada c’era poca gente che invece di partecipare ed inserirsi è rimasta passivamente ad assistere la sfilata, come ad una processione.Pur avendoli più volte invitati, non hanno voluto partecipare. Gli scaligeri,(abitanti di Chieti Scalo), non hanno avuto voglia neppure di affacciarsi alle finestre per rendersi conto, per curiosità, cosa stava avvenendo. La fiaccolata è così arrivata a Piazzale Marconi. Il comitato ha scelto di bloccare la Strada Statale Tiburtina Valeria e i manifestanti hanno girato attorno alla fontana. Veramente le vetture non hanno avuto problemi, perché hanno evitato di transitare per la piazza scegliendo percorsi alternativi. Solo un paio di autobus si sono fermati perché non possono cambiare itinerario. Alle 19.30 la fiaccolata è terminata e tutti a casa. Ho voluto fare una verifica e farmi la classica “ vasca” su corso Marrucino. Tutto come le altre sere… pensionati in gruppo a passeggiare, studenti e giovani seduti al bar in piazza G.B.Vico, bar semivuoti con gli spassoni” fuori a parlare. Questa è la forza del capoluogo di provincia?

Scritto da:  Luciano Pellegrini



Le foto sul link: Manifestazione

8 commenti:

  1. oggigiorno è tutta una manifestazione e ognuno protesta per qualcosa che non va in Italia, gli studenti, gli operai e in ultimo i sindaci, che abituati a scialacquare e a mal amministrare minacciano di restituire la fascia tricolore al governo.In questa Italia dove tutti protestano anche una manifestazione come quella per la Provincia di Chieti, sottratta alla città in favore di Pescara, fa poco effetto visto lo scarso pubblico partecipante.Il fatto che non ci fossrero neanche la autorità fà presupporre che era una manifestazione che interessava pochi, trasformatasi in folclore cittadino. Comunque io sono convinto che sia tutto inutile questo protestare, oggi si deve dialogare con le istituzioni per cercare di portare a casa qualcosa.... soldi non ce ne sono e questi accorpamenti sono stati fatti col solo scopo di raccimolarne. Ne la Fiaccolata, ne lo scipero della fame del Sindaco riusciranno a smuovere i "signori" che hanno già deciso con l'avallo dei tre partiti maggiori.

    RispondiElimina
  2. in un periodo in cui 20.000 lavoratori dell'ILVA restano di rimanere senza lavoro,la Fiat minaccia di delocalizzare, una marea di persone sono tutt'oggi in cassa integrazione e il Premier Monti ci dice che la Sanità Italiana non è più sostenibile per cui necessitano a breve di nuovi sistemi di finanziamento: questi si lamentano che due province vengono accorpate per formarne una e risparmiare una gran quantità di stipendi e di uffici inutili, da chiudere e ristrutturare il nuovo con saldi attivi da capogiro per lo Stato. E' da non crederci. E meno male che cerano solo quattro gatti alla manifestazione, questa è l'ennesima conferma che oggi alle persone interessa riempire il piatto piuttosto che stare ad ascoltare una moltitudine di politici cialtroni interessati solo ed esclusivamente alla preservazione del loro culo sulla sedia di Montecitorio... loro non c'erano, guarda caso, il popolino bue sfilava!

    RispondiElimina
  3. Per quanto riguarda l'ILVA lo si sapeva già la situazione in cui versava la fabbrica e quella dei nuovi padroni, che invece di investire in risanamento ambientale, hanno preferito intascare i soldi, mano a mano messi dal Governo, per arricchirsi senza fare niente. Se è intervenuta la magistratura e perchè di morti di cancro ce ne sono già stati tanti e qualcuno ha detto basta...

    Pe il discorso fatto da Monti sul SSN dovremmo solo ringraziarlo e apprezzarlo, costui è l'unico, da anni che ci viene a dire in chiaro e senza troppi giri di parole le cose come realmente stanno. E' giusto saperle.
    Senza raccontare balle. Se il sistema continua così ci troveremo con le "pezze al culo", senza poter garantire l'assistenza ai malati. Ha già incominciato a chiudere posti letto dappertutto e a strozzare tutte quelle unità (ospedali da farsa) che facevano solo debiti e non il bene del malato. Neanche i sindacati e i partiti politici ci hanno avvertiti e solo per non perdere il consenso popolare, non sono stati mai con noi sinceri. Ci hanno fatto credere che tutto era possibile "a gratis" fregandosene del buco di cassa e del nostro debito pubblico. Speriamo solo in una ripresa perchè altrimenti, come in Grecia, ci sarà un ritocco al ribasso degli stipendi e delle pensioni e allora si che saranno caXXi senza zucchero...

    RispondiElimina
  4. Purtroppo la situazione è davvero difficile e solo Monti ha il coraggio di dirlo. Mantenere le province significa moltiplicare le spese e le poltrone e fra un paio di anni ci ritroveremo in una situazione peggiore di quella attuale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. u racconti tante di quelle cazzate che è impressionante pensare che possano essere il parto di un'unica capoccia ma, quel che è peggio, c'è pure qualcuno che ci crede! Ignoranza, principalmente. Fossi in te, eviterei di parlare di "casi umani", quantomeno per dimostrare che ancora sei capace di esprimere un po di pudore. Invece, inviterei chi ti "viene dietro" a preoccuparsi di documentarsi un pochino, prima di darti ragione! Continuare ad ascoltare le cazzate che dicono a Canale 5 vi fa correre lo stesso pericolo che ha incorso Lorenzo: spappolarsi la materia grigia.

      Continui a sputare veleno sui dipendenti pubblici. Allora, vediamo quale danno provocano i dipendenti pubblici in questo nostro Paese.

      Nel secondo semestre del 2010, l'Inps ha dichiarato 12,6 milioni di LAVORATORI DIPENDENTI assicurati presso questo istituto. Sempre lo stesso Istituto ha stimato in quasi 23 milioni il numero degli occupati, in Italia.

      Quindi, PRIMO FATTO, in Italia nel secondo semestre 2010 ci sono 12,6 MILIONI DI LAVORATORI DIPENDENTI.

      Di questi, secondo la Ragioneria Generale dello Stato, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il SICO (Sistema conoscitivo del personale dipendente delle Amministrazioni Pubbliche), e l'IGOP (Ispettorato Generale per gli ordininamenti del personale), i DIPENDENTI PUBBLICI al 31.12.2009 sono 3MILIONI 311MILA 582 unità.

      SECONDO FATTO: in Italia, i lavoratori pubblici sono solamente 1/4 dei lavoratori dipendenti e solamente 1/7 di quelli totalmente occupati.

      E TU, MI VUOI FAR CREDERE CHE LA CRISI L'HANNO PROVOCATA QUEI 3 MILIONI DI LAVORATORI????

      SPUTI CONTINUAMENTE SUI LAVORATORI DEL SUD.

      Guarda il caso, la maggior concentrazione di dipendenti pubblici E' AL NORD, seguita a ruota dal sud e, poi, dal centro Italia.

      Guarda ancora il caso, LA TUA LOMBARDIA ha la percentuale maggiore di dipendenti pubblici, mentre Sicilia, Campania, Puglia, Basilicata, Sardegna e Calabria SONO PERCENTUALMENTE MOLTO MA MOLTO DISTANTI dalla tua Lombardia.... nonostante i forestali della Regione Sicilia.

      Questi 3 milioni di lavoratori pubblici, costano ogni anno 168 MILIARDI DI EURO.

      E TU, VUOI FARMI CREDERE CHE SONO QUESTI COLORO CHE HANNO PROVOCATO I 2 MILA MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO????

      Tu che hai così tanta dignità da affermare che "...il Debito Pubblico non si fa con le auto blu e nemmeno con gli stipendi dei mille Parlamentari..."?????

      Visto che non sono abituato a raccontare cazzate, fornisco anche le fonti di quello che affermo!

      http://italia2013.org/2011/12/16/38-milioni/

      http://www.lavoro.laspezia.it/documenti/oml/occupati%20e%20disoccupati%20II%20trim.2010%20istat.pdf

      http://www.linkiesta.it/dipendenti-statali-pubblico

      Prima di parlare di "casi umani".... prova a ragionare e, soprattutto, a indagare nella realtà, quella vera.... non quella che ti raccontano in televisione.

      Elimina
    2. PER CONCLUDERE:

      In Italia, non si fanno concorsi pubblici oramai da un ventennio.

      In Italia, da oltre un ventennio, la massa lavoro "stabile" è in costante decrescita mentre aumentano i lavoratori coperti da ammortizzatori sociali, i lavoratori disoccupati, i lavoratori che non hanno diritto a contributi assistenziali e previdenziali, i lavoratori che invecchiando vanno in pensione.

      I meccanismi del debito pubblico sono ben altri.... ma dubito riuscirai mai a comprenderli!!!

      Elimina
  5. "Tutto come le altre sere… pensionati in gruppo a passeggiare, studenti e giovani seduti al bar in piazza G.B.Vico, bar semivuoti con gli spassoni fuori a parlare. Questa è la forza del capoluogo di provincia?"

    Provo a rispondere io!! No, questa è la "forza" dell'intero Paese. Chieti, è solamente la conferma di quello che penso da tempo! Il gregge è sempre più grosso!

    Ciao Enio e buon fine settimana.

    RispondiElimina
  6. Il comitato e numerosi cittadini, in difesa della Provincia di Chieti questo pomeriggio alle 16 hanno iniziato l'occupazione pacifica nell'atrio del palazzo della Prefettura. Si raccolgono adesioni in vista della manifestazione di mercoledì a Roma.

    RispondiElimina