26 marzo 2010

De Meis - Biblioteca

Come da più parti era stato ipotizzato e nonostante le interviste, spesso inutili, rilasciate dall'attuale direttore della biblioteca, che ci aveva illuso sulla bontà della scelta della nuova sede, questa è risultata non solo essere dislocata in una zone marginale e difficile da raggiungere, in un posto ad alto rischio frane (sotto un costone che è tenuto su da un muraglione in cemento armato) , in un ex magazzino di ferramenta riadattato in fretta e furia (forse il proprietario dei locali ha trovato il sistema di fare soldi, con l'affitto salatissimo richiesto per questa nuova sistemazione) è oggi, marzo 2010, sempre vuota e pertanto "inutile" per i giovani e per i cittadini che ne dovrebbero fare uso. Leggo che anche il Messaggero, solitamente tenero con l'amministrazione attuale di sinistra della città, ha lanciato, in un periodo in cui si grida agli sprechi inutili della politica, un accorato segnale d'allarme. Nell'articolo si legge : ".....Nella biblioteca provinciale De Meis dislocata al Teate center non c’è nessuno. Vuoti i tavoli per la lettura e la consultazione dei volumi. Spazio tantissimo, silenzio surreale. Visto e verificato con i nostri occhi in due mattine della scorsa settimana..." E si perchè i pomeriggi alla biblioteca sono pochi e se vuoi andare a consultare qualcosa devi andarci al mattino, magari quando sei impegnato in altre faccende e forse sei a scuola. Sono andato di mattina ed effettivamente, dopo aver consegnato la carta d'identità all'ingresso (assurdo neanche nel Bangladesh lo fanno) mi sono recato al secondo piano per consultare dei libri. C'erano pochissime persone ai tavoli, non più di dieci e la biblioteca sembrava immensa. L'assistente al piano, gentilissimo, dato che non ho visto un computer per effettuare delle ricerche dei testi, mi ha indirizzato su uno scaffale dove, secondo la sua esperienza, avrei trovato quello che cercavo e non si è più visto. Invece delle fotocopie degli articoli che dovevo cercare ho dovuto fare delle foto con la mia digitale. Ecco come appare a chi, come me, si reca in biblioteca: un deserto.

2 commenti:

  1. Purtroppo e' tutte amaramente vero.

    Aggiungo anche queste cose scandalose :

    - la maggior parte dei documenti e delle riviste dell'EMEROTECA NON e' ammessa al PRESTITO, e cioe', per LEGGERE riviste o altri documenti SI PUO' SOLO andare in emeroteca, NON e' possibile portarsela a casa per qualche giorno (come nelle normali biblioteche).

    - le postazioni Internet NON funzionano o hanno fortissime limitaazioni : in mia presenza numerosi utenti lametavano dell'impossibilità di inviare posta elettronica o, viceversa, di scaricare posta elettronica dalle postazioni per malconfigurazioni o pulsanti del mouse non funzionanti.

    Mi pare evidentente che ci sia la volontà politica di lasciare la 'De Meis' assolutamente a se stessa, di fregarsene altamente delle esigenze dei cittadini.


    Che vergogna.

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  2. bisognerebbe protestare, ma per farlo bisognerebbe essere in tanti altrimenti questi si fanno una risata. Non si può neanche fotocopiare un articolo di un libro (io di solito fotografo con la telecamera e poi trascrivo le notizie)o si fotografa o si ricopia come gli amanuensi di una volta. Il servizio è sufficiente, le persone ai piani sono gentilissimi, ma non basta. Le ore che servono sono di pomeriggio e la biblioteca resta aperta solo martedì e giovedì dalle 15 alle 18, troppo poco. Io la terrei chiusa la mattina e aperta di pomeriggio dalle 13 alle 20 e farei prendere aria ai locali che spesso puzzano di fumo come quei cinema di periferia di una volta (sicuramente fumano di nascosto nei cessi e il fumo rimane lì dentro). Adesso fa pure caldo e fare le ricerche comporta anche una certa sofferenza... speriamo che la riportino su in centro nella sua sede storica!

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