20 aprile 2011

Chieti Raffaele Del Ponte

Grande Luciano che con questo post ha colmato un vuoto sulla Processione del Venerdì Santo a Chieti, che quest'anno ho letto, verrà immortalata anche dalle telecamere della BBC, la famosa televisione Inglese. Lascio subito alla sua penna la descrizione dell'evento: "... Cresce l’attesa per la processione del Venerdì Santo a Chieti che si svolgerà il 22 aprile alle ore 19. I simboli della processione, realizzati dall'artista Raffaele del Ponte, con il Cristo Morto e la statua della Madonna, saranno ammirati come di consueto. Il miserere commuoverà, ma farà gioire i partecipanti. Ma chi è Raffaele del Ponte. Raffaele Del Ponte Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Raffaele Del Ponte nasce a Chieti, il 7 maggio 1813 e Muore il 26 marzo 1872. E’ stato un pittore, scenografo e illustratore italiano.Del Ponte studiò disegno e pittura all'Istituto di Belle Arti di Napoli dove fu allievo del grande maestro napoletano Antonio Nicolini, scenografo al Teatro San Carlo di Napoli. La sua vena artistica si espresse in vari settori: decorò chiese e palazzi; dipinse quadri d’altare e nature morte; realizzò scenografie e bozzetti scenografici; incise illustrazioni per libri e riviste. Nella volta della Chiesa di Santa Chiara a Chieti la Raffigurazione dell'Assunta lo ha realizzato lui. Nel 1855 la Congregazione “Il Monte dei Morti "ordinò a Del Ponte SETTE Trofei della Passione per arricchire la Processione del Venerdì Santo di Chieti. I gruppi furono eseguiti sotto la sua stessa direzione con l'aiuto degli artigiani Luigi e Paolo Anzellotti, IL PITTORE Paolo Aloè e l’arredatore Adamo Tracanna. Ogni simbolo poggia su un elegante piedistallo dorato. Al loro montaggio oggi provvedono alcuni fratelli aggregati. Tutti i simboli vengono custoditi in un locale dell’arciconfraternita detto ”grotta”. Essi sono: L'Angelo Alato - Le Lance - La Colonna con gallo - Il Sasso - La Scala - La Croce - Il Volto santo. Il Cristo Morto e l’Addolorata facevano parte della vecchia processione. Questi simboli sono portati a spalla durante la Processione e rappresentano ancora oggi i punti più cruciali della sacra rappresentazione. Qualche notizia sulla processione: La processione del Venerdì santo (o del Cristo morto) a Chieti è la processione più antica d'Italia. La sua origine, infatti, risale all' 840 d.C., anno in cui si concluse ufficialmente la ricostruzione della prima Cattedrale (attualmente la vecchia Cattedrale costituisce la cripta della nuova), che era stata distrutta nell'801 da re Pipino. Con la ricostruzione della Cattedrale nacque la Processione del Venerdì santo. La sua conformazione attuale risale però solo al XVI secolo, quando nacque la Confraternita che ancora oggi ne cura l'allestimento e la preparazione, ovvero L'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti. Seppur l'attuale conformazione risalga al '500, fu solo agli inizi del '600 che cominciarono a prendervi parte tutte le confraternite teatine. All'’inizio la Processione non aveva tutte le statue che ha oggi, ma solo uno stendaro nero, una Morte lignea,ed il catafalco con il Cristo morto. Tra il '700 e '800 avvennero importanti modifiche: entrò il coro (all'inizio del XVIII sec.), fu eliminata la Morte, furono introdotti (nel 1855) i "simboli della Passione" realizzati dall'’artista Raffaele del Ponte e nel 1833 comparve l'Addolorata. Nel 1850 circa avvenne l'ultima importante modifica: la processione fu spostata dal mattino alla sera. Una delle tradizioni della processione di Chieti è che questa si è sempre svolta, anche in condizioni atmosferiche pessime. In particolare, la Processione ebbe luogo anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944, nonostante fosse stato emanato il divieto di effettuare il sacro corteo, la Processione si svolse ugualmente e perciò i militari tedeschi entrarono in Cattedrale per riunire gli uomini che vi avevano preso parte. Ma fortunatamente non ci riuscirono perché i confratelli fuggirono dalle varie uscite della Cattedrale. Sono convinto che questo illustre nostro concittadino deve essere ricordato ed avere più risonanza. Ho fatto delle ricerche per avere più notizie dalle poche e scarne che ho trovato, ma ho avuto difficoltà. All’archivio storico ho letto l’atto di morte avvenuto alle ore 13 del 26 marzo 1872. Abitava a Strada Santa Maddalena ed era figlio di Grippino e Cristina Cipollone, caffettieri. Allora ho pensato di andare al cimitero e vedere la sua tomba. E’ archiviato con il numero 142. Mi reco sul viale, vicino all'’ingresso principale, e mi appare un bellissimo obelisco a base quadrata con raffigurazioni ad ogni lato di due torce incrociate, ma capovolte, legate al centro da una corona di alloro . Ai lati dell’impugnatura delle fiaccole sembrano due serpenti le cui teste si toccano quasi al centro dell’incrocio delle fiaccole. Ma questo monumento è così ridotto male che si fa fatica ad interpretare. Su questo basamento svetta una colonna trapezoidale alla cui sommità c’è una stella marina appoggiata su un ventaglio. Però non ci sono riferimenti sul nome,cognome,nascita,morte. Quindi qualcuno avrà commissionato e fatto realizzare questo bellissimo monumento. Ma non ho trovato traccia… Invece dei fiori, edere e piante rampicanti. Quello che mi dispiace è che non è stato mai dedicato neanche un vicolo a questo artista. Durante la processione ammiriamo le sue opere, ma il suo nome non viene mai nominato e neanche un fiore sulla sua tomba. Chi deve intervenire per la manutenzione del monumento al cimitero? I parenti, che visto lo stato di incuria ,probabilmente o se ne fregano o non esistono più? Il comune? La soprintendenza ? Ma anche i cittadini e l’arciconfraternita dovrebbero dare più considerazione a questo artista. Concludendo, questo anno La Processione del Venerdì Santo di Chieti potrebbe diventare patrimonio culturale immateriale dell'Unesco. La richiesta è stata comunicata e saranno sistemate alcune telecamere sul percorso della processione. Ci saranno telecamere anche della BBC la più grande e autorevole società radiotelevisiva del Regno Unito. Speriamo di avere questo riconoscimento che sarà una testimonianza anche per Raffaele del Ponte.



Scritto da: Luciano Pellegrini

2 commenti:

  1. Del Ponte un grande della città di Chieti che purtroppo non viene ricordato e valorizzato a sufficienza dai suoi concittadini che si ricordano di lui solo in occasione della Processione del Venerdì Santo... altra occasione per il sindaco di sfilare e farsi vedere con la sua fascia tricolore e la sua crapa pelata... magari a fianco di monsignore!!!!

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  2. Quest'anno la processione più antica d'Italia avrà il prestigio di essere ripresa dalla tv pubblica britannica, Bbc. A dirigere il progetto sarà il Diarmaid MacCulloch, docente di Storia della Chiesa all'università di Oxford. Il rito religioso, che ogni anno richiama circa 30 mila persone, trae origine nell'840, quando si concluse la ricostruzione della prima cattedrale distrutta nell'801 da Pipino il Breve.

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