Ho una ricetta da proporre all'’amministrazione comunale per risolvere il fabbisogno di locali alle associazioni.
E’ la classica scoperta dell’acqua calda.
Prendo come esempio un appartamento gestito da una associazione a Chieti nel centro storico, ex asilo principessa di Piemonte, di circa 100 metri quadri. In questo appartamento possono prendere alloggio quattro associazioni. Ogni locale di 25 metri può essere anche eccessive per l’uso. Ma le associazioni si riuniranno se va bene una volta a settimana e massimo per una ora. L’orario preferito in genere è compreso fra le ore 16 fino alle ore 20, cioè quattro ore! Quindi ogni camera ospita quattro associazioni dalle ore 16 alle ore 20, che moltiplicate per quattro fanno 16 associazioni al giorno. Nella settimana,16associazioni per 6 giorni fanno la bellezza di circa 100 associazioni. CHE SCOPERTA…! Questa coabitazione ha il vantaggio di creare momenti di confronto tra le associazioni, farle incontrare, esprimere, discutere, conoscere cosa fanno, organizzarsi sul giorno ed orario in cui si incontrano… Per riunirsi,ad ogni associazione serve un tavolo, le sedie,la luce,un servizio igienico che sarà più utilizzato per il numero di persone, ma basta essere civili e non sporcaccioni. Il computer ognuno usa quello personale…, se fa freddo basta una stufetta acquistata dalle associazioni che frequentano quella stanza, poi certamente occorrerà un armadio o un mobile basso che nei cento metri quadri troverà posto. Questo in teoria ma non è lontano dalla realtà. Pensateci cari amministratori! Ma giacché gli appartamenti da 100 metri quadri esistono anche alla Pierantoni, sempre occupati da una sola associazione, c’è la possibilità di dividere le associazioni fra i due fabbricati. Lei signor sindaco si ricorderà della DICHIARAZIONE DI IMPEGNO DEI CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO che ha firmato durante la campagna elettorale? Ebbene si ricorderà di
…. omissis….
· costituire un “Tavolo di confronto permanente” nel più breve tempo possibile e comunque non oltre i primi 100 giorni della mia amministrazione con le componenti sociali e istituzionali attive nella città, sui
. contenuti culturali e ambientali,
. sul rilancio dell’intero patrimonio culturale della città e sulla rivitalizzazione del centro storico (compresi spazi pubblici fruibili per biblioteche, sala conferenze, riapertura definitiva del Supercinema come cinema, auditorium ecc..),
. sulla necessità di una organica programmazione e promozione culturale,
· di una calendarizzazione armonica delle iniziative e delle attività, ponendo grande attenzione all’urgenza di una adeguata modalità di comunicazione e di costruzione dell’immagine della città ai più vari livelli (dagli spazi di comunicazione diffusa in punti strategici della città fino allo studio di un vero e proprio Progetto di Marketing Territoriale).
· Intendo con questo accogliere gli stimoli contenuti nel documento allegato, parte integrante della presente “Carta degli impegni”, che propone contributi di discussione sui temi attinenti la specificità della consulta di settore;
omissis….
completare al più presto i percorsi attuativi:
1) del “Regolamento Comunale per la concessione di contributi alle associazioni
2) per i progetti di promozione culturale e di sensibilizzazione naturalistico-ambientale” approvato dal Consiglio Comunale il 14/09/2009 a seguito della proposta di iniziativa della Consulta di settore e che afferma i principi di trasparenza, di certezza e di pubblicità nella gestione delle risorse pubbliche;
3) degli interventi di ristrutturazione dei locali già individuati per
la “Casa delle Associazioni” e meglio indicati nel documento allegato;
omissis…
L’esperienza maturata dalle associazioni per gli eventi programmati, sia con progetti unitari che con appuntamenti proposti singolarmente, dimostrano che il modello appropriato per la nostra città è quello che prevede la valorizzazione del grande patrimonio culturale, architettonico e archeologico. Chieti possiede palazzi storici, musei, chiese, siti ipogei, aree archeologiche, di immenso pregio. Le iniziative proporranno la conoscenza del singolo bene e la sua godibilità anche come luogo di ambientazione di spettacoli ad esso confacenti (ad esempio presso il Teatro romano, le Terme, piazzette di quartieri storici). Immensa è la risorsa rappresentata dall’associazionismo (per capacità, creatività, vivacità, competenze). Accanto a questa risorsa vanno considerate le grandi istituzioni, nonché i vari enti di rilievo, che nella città vivono e che devono trovare un coinvolgimento diretto nella progettualità. Sul tema della politica culturale occorre tessere una rete in grado di coinvolgere, per convogliare suggerimenti, fondi e opportunità, la Soprintendenza, l’Università, le Fondazioni, le Istituzioni scolastiche, la Camera di Commercio e le maggiori associazioni di categoria. A scopo informativo, signor sindaco, il Consiglio Comunale di Chieti, con apposita delibera, ha istituito nel 2007 “La Consulta delle Associazioni” riconoscendola uno strumento di partecipazione consapevole alla vita cittadina per le associazioni che volontariamente si fossero iscritte all'Albo Comunale delle Forme Associative e del Volontariato, nonché una opportunità per la valorizzazione e la diffusione delle competenze, delle progettualità, del contributo di idee espressi dalle associazioni che operano sul territorio, favorendo la collaborazione tra le associazioni stesse e le istituzioni. Ad oggi niente è stato fatto. Più volte sono state evidenziate come lo stesso giorno ed alla stessa ora più associazioni presentano un loro programma. Quello che non garba è come qualche associazione usa finestre pubbliche per farsi propaganda… Per esempio su tre finestre della APTR in Via Spaventa ci sono manifesti propagandistici. Ma l’APTR non è un organismo pubblico apolitico?
Scritto da: Luciano Pellegrini
ho paura caro sindaco che se non ti dai una mossa quì è incominciata già la nuova campagna elettorale e c'è il rischio che tu non ne sappia niente amcora...
RispondiEliminaInvece di accertarsi se e quanto pagano di affitto ste associazioni "senza scopo di lucro" dicono loro, per rimpinguare se possibile le casse comunali, il Comune di Chieti ricorre alla «finanza creativa» (dice lui o per esso l'assessore) e chiede soldi ai contribuenti, presentando il progetto «5 per mille» rivolto ai cittadini che in questi giorni stanno effettuando la dichiarazione dei redditi. Altro che creativa come finanza, quì siamo al RIDICOLO... ritorniamo sempre punto e accapa: quà ncè stanne li quatrine... mentre si potrebbe fare veramente qualcosa per trovarli con una FINANZA INTELLIGENTE censendo tutto quello che dovrebbe produrre reddito al comuna di CHIETI e non lo fa...
RispondiEliminabuona parte se non quasi tutte queste associazioni non servono a niente nella nostra città, sono poco o niente affatto conosciute ai più, al massimo hanno lo scopo di reclutare persone da utilizzare a fini politici...
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