06 aprile 2011

Chieti - Ci vuole un miracolo

Ogni volta che vado su in città spero sempre che si sia verificato il "miracolo", ma invece mi debbo sempre ricredere. Tutto rimane sempre lo stesso e immutato nonostante il tempo che passa, tragitti pericolosi perchè privi di marciapiedi e isole pedonali inesistenti, difficoltà di manovra per gli autobus e auto in sosta selvaggia dappertutto. Questi sono i motivi, meglio sarebbe dire le emergenze quotidiane, che siamo costretti ad affrontare noi cittadini ogni volta che ci recano in centro a Chieti. Il massimo del caos lo si vede a qualunque ora del giorno o della notte allorquando si scende dalla stradina che dall'incrocio con la salita della Civitella arriva in piazza della Chiesa della Trinità; quì la difficoltà di un pedone nell'attraversarla è massima per la carenza di sicurezza e perchè lo spazio adatto al camminamento è sempre più angusto e le automobili vi transitano ininterrottamente o sostano in divieto. Alcune volte vengono parcheggiate pure dietro l'edicola dei giornali o addirittura sul marciapiede, tanto da impedire l'ingresso al museo nell'ex Palazzo Enal. La maggior parte delle auto provengono ininterrottamente da dietro la Civitella in cerca disperata di un parcheggio, affrontando la piccola rotatoria posta al centro della piazza, simile ad un vaso di fiori posto al centro di una tavola.

Quì tutto è possibile e anche dove vige il divieto di fermata vi sono macchine in sosta per l’intera giornata grazie anche agli scarsi controlli da parte dei Vigli urbani. Quì poi la cosa più seria e che una moltitudine di persone sosta, davanti alla chiesa, sulla piazza, respirando le velenosissime esalazioni che provengono dai motori a scoppio, respirando anche le temutissime PM10 tanto che non si sbaglia di molto nel dire che una sosta in questa anticamera dell'inferno di un'ora accorci almeno di una decina d'anni la vita di chiunque, per non parlare dei bimbi piccoli, costretti nelle carrozzine ad attraversare la piazza mentre vengono portati dalle mamme alla Villa Comunale a prendere un pò di fresco. La stradone che una volta conduceva alla villa comunale è anch'esso pieno di macchine parcheggiate che in mancanza di parcheggi a Chieti ne costituiscono l'inevitabile arredo occupando mezza carreggiata stradale. Va beh! non formalizziamoci per così poco, il sindaco ha appena fatto il suo autoelogio, qualche giorno fa, al Supercinema e il popolo bue ad applaudire, ci ha promesso, ormai come fan tutti i sindaci che l'hanno preceduto, di rilanciare la città di Chieti, ridandole il ruolo che le compete, tanti megaparcheggi, la scala mobile sempre funzionante, il filobus che non inquina e che collegherà ogni cantone della nostra città, la biblioteca De Meis di nuovo in centro città e forse anche una nuova dislocazione del mercato rionale del martedi e del venerdì, prima o poi vedrete che queste brutte situazioni finiranno. Speriamo solo che si verifichino in tempi brevi e che non si debba sempre aspettare e chiedere sempre le stesse cose, magari al nuovo sindaco che verra' fra quattro anni.


2 commenti:

  1. Per dare una dimostrazione di quanto siano importanti le decisione che oggi si prendono al comune di chieti basta leggere la notizia che ci viene data dai giornali locali. Il rifacimento di una strada non può essere effettuato vausa mercato e non riuscendo a trovare una sistemazione a questo per pochi mesi viene fuori un comunicato che recita:" Il mercato ambulante del martedì e del venerdì resta in via della Liberazione e nell'appendice di viale XXIV Maggio almeno per altri due mesi. Antonio Viola, assessore al Commercio, ha firmato una proroga che, di fatto, blocca gli ambulanti su via della Liberazione. Quindi niente trasloco tra viale IV Novembre e corso Marrucino."... semplicemente pazzesco...

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  2. Il sindaco ci ha detto pure che noi siamo ridiventati quel capoluogo di provincia importante che eravamo e ci compete... ma dove? abbiamo un'università che porta il nome di D'Annunzio (divisa tra Chieti- Pescara)pur rimanendo interamente sul nostro territorio. Le uscite delle autostrade che indicano Pescara (anche quelle che portano a Chieti), per non parlare dell'ASL (Chieti-Lanciano-Vasto)... basta con ste chiacchiere non se ne può più!

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