Ogni volta che vado su in città spero sempre che si sia verificato il "miracolo", ma invece mi debbo sempre ricredere. Tutto rimane sempre lo stesso e immutato nonostante il tempo che passa, tragitti pericolosi perchè privi di marciapiedi e isole pedonali inesistenti, difficoltà di manovra per gli autobus e auto in sosta selvaggia dappertutto. Questi sono i motivi, meglio sarebbe dire le emergenze quotidiane, che siamo costretti ad affrontare noi cittadini ogni volta che ci recano in centro a Chieti. Il massimo del caos lo si vede a qualunque ora del giorno o della notte allorquando si scende dalla stradina che dall'incrocio con la salita della Civitella arriva in piazza della Chiesa della Trinità; quì la difficoltà di un pedone nell'attraversarla è massima per la carenza di sicurezza e perchè lo spazio adatto al camminamento è sempre più angusto e le automobili vi transitano ininterrottamente o sostano in divieto. Alcune volte vengono parcheggiate pure dietro l'edicola dei giornali o addirittura sul marciapiede, tanto da impedire l'ingresso al museo nell'ex Palazzo Enal. La maggior parte delle auto provengono ininterrottamente da dietro la Civitella in cerca disperata di un parcheggio, affrontando la piccola rotatoria posta al centro della piazza, simile ad un vaso di fiori posto al centro di una tavola.06 aprile 2011
Chieti - Ci vuole un miracolo
Ogni volta che vado su in città spero sempre che si sia verificato il "miracolo", ma invece mi debbo sempre ricredere. Tutto rimane sempre lo stesso e immutato nonostante il tempo che passa, tragitti pericolosi perchè privi di marciapiedi e isole pedonali inesistenti, difficoltà di manovra per gli autobus e auto in sosta selvaggia dappertutto. Questi sono i motivi, meglio sarebbe dire le emergenze quotidiane, che siamo costretti ad affrontare noi cittadini ogni volta che ci recano in centro a Chieti. Il massimo del caos lo si vede a qualunque ora del giorno o della notte allorquando si scende dalla stradina che dall'incrocio con la salita della Civitella arriva in piazza della Chiesa della Trinità; quì la difficoltà di un pedone nell'attraversarla è massima per la carenza di sicurezza e perchè lo spazio adatto al camminamento è sempre più angusto e le automobili vi transitano ininterrottamente o sostano in divieto. Alcune volte vengono parcheggiate pure dietro l'edicola dei giornali o addirittura sul marciapiede, tanto da impedire l'ingresso al museo nell'ex Palazzo Enal. La maggior parte delle auto provengono ininterrottamente da dietro la Civitella in cerca disperata di un parcheggio, affrontando la piccola rotatoria posta al centro della piazza, simile ad un vaso di fiori posto al centro di una tavola.
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Per dare una dimostrazione di quanto siano importanti le decisione che oggi si prendono al comune di chieti basta leggere la notizia che ci viene data dai giornali locali. Il rifacimento di una strada non può essere effettuato vausa mercato e non riuscendo a trovare una sistemazione a questo per pochi mesi viene fuori un comunicato che recita:" Il mercato ambulante del martedì e del venerdì resta in via della Liberazione e nell'appendice di viale XXIV Maggio almeno per altri due mesi. Antonio Viola, assessore al Commercio, ha firmato una proroga che, di fatto, blocca gli ambulanti su via della Liberazione. Quindi niente trasloco tra viale IV Novembre e corso Marrucino."... semplicemente pazzesco...
RispondiEliminaIl sindaco ci ha detto pure che noi siamo ridiventati quel capoluogo di provincia importante che eravamo e ci compete... ma dove? abbiamo un'università che porta il nome di D'Annunzio (divisa tra Chieti- Pescara)pur rimanendo interamente sul nostro territorio. Le uscite delle autostrade che indicano Pescara (anche quelle che portano a Chieti), per non parlare dell'ASL (Chieti-Lanciano-Vasto)... basta con ste chiacchiere non se ne può più!
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