Via Madonna della Misericordia, popoloso quartiere di Chieti, inizia dal rondò dove c’è la chiesa della Madonna degli Angeli. Agli inizi degli anni cinquanta,cominciò l’urbanizzazione del quartiere. Furono costruiti decine di palazzi, tutti di categoria popolare. Molti negozi ebbero origine: barbiere, bar, macelleria, generi alimentari, tabaccaio,panificio... ed il filobus. Con il passare degli anni fu realizzata la caserma dei vigili del fuoco, una nuova chiesa, bruttissima..., fu edificata al posto della vecchia, una scuola elementare con asilo. Insomma, centinaia di famiglie hanno avuto un alloggio dignitoso, consegnato dall’IACP, (Istituto autonomo case popolari) o dall’INA Casa,ma tutte abitazioni realizzate come edilizia popolare, che in seguito, chi ha voluto, ha potuto riscattare. La scuola elementare e l’asilo non ci sono più, i vigili del fuoco hanno un’altra collocazione, però c’è l’ufficio postale, la farmacia.
Molti palazzi hanno dovuto provvedere ai lavori di ristrutturazione e di manutenzione della facciata esterna e dei balconi, perché gi anni hanno provocato il logoramento dell’intonaco. Quasi tutti hanno fatto questi lavori, restano all’appello i tre palazzi dell'INA Casa. Per il vero, in una palazzina è sistemato "l’inizio di una impalcatura...", ma così è rimasta. Via Madonna della Misericordia è molto trafficata, l’amministrazione comunale spesso è costretta a riasfaltare la strada, probabilmente perché il lavoro viene arrangiato… I marciapiedi… ci sono…forse, con un poco di immaginazione! Il primo tratto in discesa, quindi il lato destro, di via Madonna della Misericordia, è stato costruito solo per cento metri, il marciapiede di sinistra, si fa per dire, è adattato a parcheggio. Per vedere il marciapiede costruito di recente, bisogna percorrere qualche chilometro ed arrivare alla chiesa della Madonna della Misericordia. Di sicuro quando ci saranno i soldi, i tratti da recuperare verranno fatti.
Tornando alle tre palazzine INA Casa, il colpo d’occhio che fanno vedere ai cittadini e turisti, è la decadenza irragionevole di questa edilizia abitativa popolare. Immagino che il motivo per cui non vengono eseguiti i lavori di ristrutturazione, risiede nella guerra tra i proprietari che non condividono la spesa per questo lavoro obbligatorio, specialmente per la sicurezza delle persone. Una nota positiva è che da anni è in funzione un bel centro sociale, che ospita gli anziani e dove si può trovare amicizia, passatempo. Si balla, si gioca, si legge, chi lo frequenta, mi hanno riferito, che c’è una ottima cuoca e con pochi soldi si può mangiare abbondantemente e con qualità.
Le foto sul link: Foto Madonna della Misericordia
Scritto da: Luciano Pellegrini
Le foto sul link: Foto Madonna della Misericordia
Un quartiere che mi è caro in quanto, negli anni '50, ci abitava il mio nonno, che vi coltivava,come mezzadro, da buon contadino, una campagna di 4 ettari di terra e nella sua casa, adesso andata in malora, sostituita da moderne villette, ha allevato 10 figli. Si allora non c'era la telewvisione e neanche la radio e il Duce poi invogliava a fare figli dando pure un premio.
RispondiEliminaLe case sono popolari, di nome e di fatto, dato la scarsezza dei materiali usati per le loro costruzioni, in alcuni punti vanno in malora, case vecchie, che andrebbero buttate giù e ricostruite ex novo, case che in caso di una piccola scossa di terremoto potrebbero andare giù come un castello di carte. Io non ci sono mai entrato, ma a vedrle da fuori danno una sensazione di fragilità e di precarìetà e sta ai nuovi proprietari (se hanno comperato a bassissimo prezzo, avendone la possibilità) ristrutturarle e renderle confortevoli.
Per i marciapiedi è la solita storia sono anni anzi decenni che sono in quelle condizioni e quando piove si riempiono di fango e la gente deve camminare in mezzo alla strada.Non è l'unico posto dove non sono ricoperti con piastrelle o semplice bitume...