25 ottobre 2012

La Piana del Voltigno



Villa Celiera e Carpineto della Nora sono due splenditi comuni della Provincia di Pescara che fanno parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e monti della Laga. L’esteso ambiente offre belle passeggiate sia estive che invernali su un terreno collinoso, ma offre anche escursioni sulle cime, come la Cappucciata, 1800 m. Il Monte Cappucciata  ha un panorama a 360 gradi che va dalla Majella fino ai Monti della Laga passando per il Sirente, la piana di Campo Imperatore e la catena del Gran Sasso oltre a dominare il pianoro del Voltigno. La bellezza del pianoro del Voltigno è soprattutto nei numerosi laghetti carsici che si vanno formando con lo scioglimento delle nevi. Il più grande è il Lago Sfondo ( 1304 m ),che segna il confine tra la provincia dell'Aquila e quella di Pescara. Adiacente a Monte Cappucciata c’è il Monte Meta 1784 m , che è formato da una anticima che gli da una certa importanza... per la ripidità di raggiungere la cima. Il panorama da lassù è ugualmente bello. Nella stagione estiva, il Piano del Voltigno è utilizzato per la pratica dell'alpeggio di bovini, equini e ovini. Per questo motivo è’ stata costruita una stalla di notevoli dimensioni ed altre abitazioni per garantire un alloggio ai pastori, anche se sono privi di utenze.


Oggi i pastori e le greggi non si vedono più ed è impossibile immaginare il motivo per cui sono state realizzate tante carrarecce. Da Castel del Monte -Villa Santa Lucia – Brittoli -Villa Celiera - Carpineto della Nora partono sterrate che fra loro sono comunicanti, vuol dire che si possono raggiungere questi paesi con le vetture, i quad, le moto…Qualcuno si meraviglierà di questa mia affermazione e si domanderà: come è possibile che questi mezzi transitano in un parco Nazionale? Questa domanda me la pongo io stesso, ma non ho risposta! I prati sono stati devastati dai mezzi meccanici, l’erba si è abbassata e restano i solchi delle ruote. Esistono due fossi profondi, della larghezza di un autoveicolo, che partono da un faggio bruciato, all’inizio della carrareccia che conduce alla cima della Cappucciata, che arriva sino alla piana. Era una sterrata probabilmente usata dai trattori dei taglialegna. L’acqua ha eroso con il tempo la traccia che ora è diventata un fosso, ma parallela si nota un’altra traccia di vetture che causeranno fra poco un altro fosso. In inverno questa piana è un classico itinerario per gli sci da fondo e le ciaspole. Con fatica e buona volontà ci impegniamo a tracciare il binario che servirà per il ritorno. La sorpresa è che il più delle volte, fuori strada e quad rovinano il nostro lavoro… Meno male che il sindaco di Villa Celiera blocca la strada con una barriera di neve, così che gli stupidi non possono entrare. Domenica 21 Ottobre ero in vetta al monte Cappucciata verso le ore 12. Ecco che arriva un fuoristrada con due persone. Sì… avete capito bene… le vetture possono arrivare anche in vetta! In questi giorni nella piana si possono trovare tanti funghi e i fungaroli, certamente senza patentino per la raccolta dei funghi e noncuranti di raccoglierne al massimo 3 chili come previsto dalla legge, arrivano con la vettura, scendono, raccolgono, non fanno fatica e se ne vanno. Chi sorveglia? Poco lontano, da Villa Santa Lucia, arriva un altro fuoristrada, questa volta con la famiglia. Scendono i bambini, giocano…, il parco Nazionale è diventato un parco giochi. Come hanno visto che ci avvicinavamo, hanno fatto in fretta a salire in macchina e fuggire. Ho telefonato alla forestale che mi ha messo in contatto con la stazione di Carpineto della Nora. Dopo varie conversazioni e quindi perdita di tempo per dare le coordinate esatte, ma non ce n’era bisogno, specialmente “ai gestori della salvaguardia della montagna”, dopo un paio d’ore mi hanno avvisato che erano arrivati sul posto, ma non avevano trovato la vettura. Chiaro…troppo tempo per arrivare…! Perché il parco non installa delle sbarre vere sulle carrarecce, chiuse, senza possibilità di aggirarle, per evitare che gli stupidi fanno queste imbecillità? Perché, i forestali essendo al corrente che i funghi attraggono centinaia di persone, non li aspettano al varco? Perché nei mesi invernali, con la neve, lo spazzaneve dell’Anas pulisce la strada da Carpineto della Nora alla Piana del Voltigno, permettendo alle vetture di raggiungere la piana e divertirsi a rovinare il manto nevoso? Questi soldi buttati per aprire la strada, chi li paga? Devo fornire un’altra notizia.  C’è nella piana un agriturismo. Non ha luce elettrica, ma il gruppo elettrogeno, non ha acqua corrente, ma utilizza l’acqua dei recipienti che i gestori riempiono, non ho visto un servizio igienico, ma a cosa servirebbe… tanto c’è il bosco. Per cucinare e servire piatti caldi, sicuramente avranno tutte le autorizzazioni, anche con queste mancanze. Se i piatti, i bicchieri, le posate, non vengono lavati con l’acqua corrente, pazienza, ma la contentezza di mangiare al lume di candela o con la luce fioca, in un posto da fiaba, specialmente con la neve… può giustificare che la strada venga pulita? La speranza è che, chi deve vigilare per fare osservare l’applicazione della legge, sia presente sul territorio come abitudine. La prevenzione è la migliore cura!Le foto sul link:  FOTO PIANA DEL VOLTIGNO



Scitto da: Luciano Pellegrini


1 commento:

  1. facio i miei auguri ai raccoglitori di funghi, augurando loro di non fare la fine di quella famiglia distrutta da una mangiata di funghi freschi... io quelle poche volte che li mangio, li compero al supermercato...

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