Le famiglie che non ce la fanno, alla prese con le spese obbligate (bollette, tariffe, trasporti, completamento dei servizi sociali) posticipano sempre di più i pagamenti. Quattro milioni e mezzo di famiglie italiane (pari al 18% del totale) non arriva a fine mese, non riesce cioè a far fronte a tutti i pagamenti e sempre più spesso pronunciano la frase: «Me lo segni sul conto». In Italia la pressione fiscale è da "record mondiale". 45,55 la stima del governo per il 2013 che sale a 55,2%, livello reale al netto del sommerso, sempre nel 2013. L'ultima fotografia dell'Italia della crisi la scattano Censis-Confcoommercio, accanto a quella dell'Istat che a settembre registra retribuzioni in frenata (+1,4% su base annua, dal +1,6% di agosto); in aumento il gap rispetto alla corsa dell'inflazione che segna +3,2% annuo a settembre), con un divario che si allarga a 1,8 punti. In assenza di rinnovi contrattuali a gennaio 2013 la crescita annua dell'indice delle retribuzioni crollerebbe, attestandosi allo 0,9%. A fronte di ciò, si segnala un crollo vertiginoso dei consumi e una pressione fiscale da "record mondiale", 45,55% la stima del governo per il 2013 che sale a 55,2%, livello reale al netto del sommerso, sempre nel 2013. Io nel leggere tutti questi dati catastrofici, sono un pochino preoccupato e l'anno prossimo si va a votare e si dovranno sostenere altre spese...
nonnoenio
Già andremo a votare... la cosa mi disgusta.
RispondiEliminaUn abbraccio
Mi dispiace immensamente per la crisi grave di queste famiglie, siamo tornati come al dopo guerra per merenda ci davano mezzo panino e una mezza pera,purtroppo noi abbiamo ministri che non capiscono questi problemi. Mi dispiace veramente
RispondiElimina@Kylie
RispondiEliminala domanda è : si ricomincera' in italia a fare politica in modo serio ?
Perchè gli interventi dei politici che si leggono fanno cadere le braccia... Senza una politica seria, che affronta i veri problemi, l'Italia diventa terzo mondo in un paio di generazioni o forse meno
Direi molto di più di "un pochino preoccupato", almeno per me. Sono alle prese tutti i giorni, specialmemnte dopo il 20 di ciascun mese, con la ormai arcinota frase "come faccio ad arrivare a fine mese?" E poi, a cosa rinunciare visto che ho già rinunciato a tutto o quasi?
RispondiEliminaqualche sacrificio lo faccio anch'io e siccome siamo in due in casa a guadagnare (anche se la mia metà lavora part time)non sono ancora nella situazione esposta sopra, ma se continua così ci arriverò molto presto.Di rinuncie tante, quest'anno, per esempio, ho fatto solo una sett di ferie... la paura che si vada in defoult (anche se monti dice di no) è sempre presente e questo limita tutte le spese... quelle inutili sono state cancellate tutte...
EliminaAncora poche... !! A guardare quante auto private circolano al mattino, nonostante la benzina a quasi due euro... ancora poche! A guardare come si comporta la gente, nonostante tutto... ancora poche! A guardare come facciamo calpestare la nostra dignità... ancora poche. A guardare, soprattutto, quanta gente scende in piazza ogni volta che c'è una manifestazione... ancora poche.
RispondiEliminaCiao Enio, buon fine settimana.
staremo a vedere quando si dovrà presentare il REDDITOMETRO (questo è di tipo nuovo, non si basa più su quello che guadagni, ma su quanto e dove spendi)valuteremo solo allora quante di queste persone vivono al di sopra delle loro possibilità
RispondiEliminaBuon fine settimana anche a te.
Nonno Enio, benvenuto nel mio modesto salotto. Non ricordo di averti incontrato, eri anche tu in Splinder? Sei capitato da me perchè abbiamo amici comuni? Sia come sia, la tua visita mi ha fatto piacere.
RispondiEliminaPurtroppo quanto scrivi è la situazione di come è stata condotta questa povera Italia. Condivido il tuo pensiero e le preoccupazioni..
Ti auguro un lieto sabato ed una domenica serena accanto alle persone che ami..
Anche tu sei nonno!!!! W i nonni blogger. ..Bruna ciaooooooooooooooooo
@Bruna
RispondiEliminabentrovata e benvenuta nel mio blog. Anch'io sono nonno di due adorabili maschietti, uno di 12 e uno di 7 anni.
Già si potrebbe iniziare dalla RAI e decurtare a un terzo tutti gli stipendi dei suoi presentatori, star, adrrianicelentani etc.
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