
30 settembre 2010
E' morto Tony Curtis

29 settembre 2010
Gospel Sound Machine


28 settembre 2010
Venga a leggere con noi
Anche a Chieti , domenica 26 settembre, si è svolto la 6ª edizione della Festa dei Lettori, una giornata dedicata ai libri, alla lettura, ma soprattutto ai lettori, i veri protagonisti e "attori" principali. La festa in Italia è promossa dall’associazione nazionale dei Presìdi del Libro. Nella stessa data si è svolta un’ altra iniziativa “Giornate Europee del Patrimonio”. In tutta Europa si potranno ammirare i luoghi di cultura e arte gratis, per tutti i musei statali, le aree archeologiche, ma anche le ville, biblioteche nazionali, luoghi storici, archivi nazionali e teatri.Il "Presidio del Libro di Chieti" e le Associazioni:
Da Grande Voglio Crescere, Libridine, Proloco Chieti Città Aperta, liberArte, hanno coinvolto i cittadini , cercando per un giorno di spiazzare le abitudini tradizionali, di portare i libri in luoghi inusuali, in modo inusuale.
Lo slogan dell'evento è VIENI A LEGGERE CON NOI.
Si è creato come palcoscenico il corso Marrucino in una ora dove c’è più affluenza di cittadini. Alle ore 18 è iniziata la manifestazione con circa 15 lettori che tutti insieme leggevano un libro. C’era questo “ronzio” di parole, le frasi incomprensibili, ma ciò rendeva l’ambiente particolare. Poi al suono di un gong, tutti zitti. Iniziava la lettura di un libro “Ciocche Resta" dello scrittore teatino Paolo Miscia presente alla manifestazione. Anche i cittadini, liberamente, sono intervenuti con lettura e piccole riflessioni sulla città. Avanzando la sera e con il buio, si sono accese le scatole di Marco Lodola che hanno impresso maggior fascino al “ palcoscenico” della strada cittadina ed alle letture. Alla fine della manifestazione, ore 19.30, con le lampade frontali accese per poter leggere, si sono rotte le fila. Questa manifestazione non ha avuto spese da parte dell’amministrazione, volontari hanno impiegato il loro tempo libero. Forse le scuole dovevano essere coinvolte. I cittadini, che si sono fermati, ma pochi, specialmente gli anziani, forse perché timidi, o per menefreghismo, o poco attenti alla lettura, ma al contrario molto attivi al commento delle squadre di calcio. Meno male che i giovani sono stati più reattivi.
23 settembre 2010
Puliamo il mondo, il nostro mondo!

22 settembre 2010
Barcamp - Riva del Garda - Festa del Blog
Per il terzo anno consecutivo le novità del web e dei blog saranno al centro della tre giorni dedicata a questo mondo da Riva del Garda, con la presenza annunciata, tra gli l'altri, l'Ad di Telecom Franco Bernabè e 'Il Post' di Luca Sofri. Tra il 24 e il 26 settembre sono attesi sul Garda Trentino per il festival dei blog dedicato ai protagonisti del Web 2.0: un momento d'incontro in cui superare le barriere del virtuale e dare volti e voci alle firme dei blog più seguiti. Sabato si parte con ul'incontro organizzato da Telecom Italia tra l'Ad di Telecom Italia, Franco Bernabè, e la blogosfera, una conversazione sulla Nuova Italia Digitale giunta al suo terzo appuntamento. Il programma prevede anche un dibattito sull'editoria nell'era dell'iPad dal titolo 'Fahrenheit 2011: l'editoria e i media del futuro e un incontro con 'Il Post', la testata giornalistica online diretta da Luca Sofri si racconta a pochi mesi dalla nascita. Il festival nasce come primo raduno italiano interamente dedicato alla passione per Internet e a tutto ciò che le gravita intorno, in particolare i blog, i social network e le community, una sorta di 'gita scolastica' in cui gli internauti possono ritrovarsi per tre giorni di confronto e divertimento. Ad animare l'evento diversi BarCamp autogestiti dai partecipanti e suddivisi per argomento: dal GameCamp che riunisce appassionati di videogame e giochi da tavolo al FoodCamp, dal SocialLifeCamp al 12Camp, uno stage di portamento su tacco 12 per uomini e donne, dal BlogSafari al WriteCamp; inoltre un Twitteraduno, degustazioni geek e lo SwapCamp, una sorta di mercatino all'interno del quale blogger e non blogger possono barattare qualsiasi tipo di oggetto.
21 settembre 2010
CHIETI - MOSTRA DELLE SCATOLE LUMINOSE

LA NOTTE CAMBIA COLORE.
Sette sono le scatole luminose lungo Corso Marrucino e 14 esposte alla “expo room” della camera di commercio. All'’inaugurazione della mostra , sabato 18 settembre alle ore 18 presso il salone conferenze della camera di commercio, hanno partecipato numerose persone e diversi assessori e consiglieri della maggioranza del comune. Assenti il presidente e vice della commissione cultura del comune. Era presente il consigliere Di Crecchio Ezio.Hanno preso la parola il prefetto di Chieti Vincenzo Greco- l’addetta all'’ufficio stampa della associazione trifoglio, Micaela Conti- il sindaco di Chieti Umberto di Primio ed il critico d’arte Luca Beatrice.

Gli studenti, tutti, dovrebbero essere coinvolti con i loro insegnanti a visitare gli eventi, che parlano di arte!
20 settembre 2010
Le nostre scuole!
E' di questi giorni una sceneggiata della preside del liceo classico di Chieti, che per forzare la mano alla provincia, manda due classi a fare lezione in Piazza G.B.Vico e poi li mette, il giorno dopo, in un corridoio. Che la sua scuola non fosse a norma come altre centinaia di scuole della regione Abruzzo, lo sapevano tutti e non vi hanno messo riparo per tempo. Alla Gelmini che si è prefissa il compito di riformare la scuola italiana (l'istruzione in Italia) e di portarla a livello europeo in brevissimo tempo, rispondono i PRECARI (gente che dovrebbe avere una cattedra provvisoria e non fissa) che scioperano per rientrare nelle scuole ad insegnare, (sempiterni) spicca la situazione disastrosa delle scuole (intese come edifici) italiane. Crepe, crolli di intonaco in aula e nei corridoi, finestre rotte, bagni sporchi (i bidelli non puliscono più, suonano solo la campanella al cambio dell'ora) e senza carta igienica, palestre malandate, vandalismo e bullismo in aumento(ognuno si sente in dovere di danneggiare un pezzo di scuola e renderla ogni giorno di più simile ad un porcile): il 16% delle scuole non è sicuro e un altro 20% riesce a «strappare a fatica» la sufficienza. Il quadro «allarmante» della sicurezza a scuola emerge dall’VIII rapporto «Sicurezza, qualità e comfort a scuola», presentato ieri a Roma da Cittadinanzattiva, che, tra aprile e maggio, ha svolto sopralluoghi in 82 edifici scolastici di 8 regioni. In materia di sicurezza, osserva Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della scuola per l’associazione, «non è tollerabile strappare la sufficienza. Nessuno salirebbe su un aereo ipertecnologico, ma rattoppato. Eppure per le scuole accade». Il 93% delle aule non ha porte antipanico e le scale di sicurezza risultano assenti nel 29% delle scuole a più piani. Con l’innalzamento del numero di alunni per classe previsto dal ministero, osserva Cittadinanzattiva, preoccupa quello che potrebbe accadere nel caso in cui si dovesse evacuare in fretta. Il 38% delle aule ha finestre non integre, il 20% pavimenti difformi, il 27% prese e interruttori rotti o divelti e un altro 27% cavi volanti. L’intonaco si stacca dalle pareti dei corridoi, dei bagni e delle aule rispettivamente nel 29, 21 e 20% dei casi. Il problema è soprattutto la manutenzione che è carente nel 28% dei casi. E in caso di urgenza, segnalano i responsabili del servizio di prevenzione e protezione, due volte su tre l’ente proprietario non interviene. Poco più di una scuola su 3 (37%) possiede la certificazione di agibilità statica sebbene il 55% del campione si trovi in zona a rischio sismico. Solo una su 4 è provvista della certificazione igienico-sanitaria e solo il 31% possiede quella di prevenzione incendi. Circa il 63% delle scuole ha l’impianto elettrico a norma, nel 2009 era l’80%. E solo il 51% rispetta le norme antincendio. Migliora invece la prevenzione: il piano di evacuazione è presente in tutte le scuole, quello di valutazione dei rischi nel 96%, le prove di evacuazione sono svolte con regolarità nel 93% degli edifici. Ma nel 35% dei bagni manca la carta igienica, nel 39% è assente il sapone, il 68% è sprovvisto di asciugamani. Bisognerebbe sedersi tutti intorno ad un tavolo (rotondo magari) dove ognuno porti un suo contributo e si incominci veramente a fare qualcosa. Non può esserci rinascita della scuola (insegnamento) se questo fra non molto si dovrà fare all'aperto!
18 settembre 2010
Sevel, la Uil attacca Fiom...
Olio per le vie della città
Non è la prima volta che accade a Chieti che qualche mezzo, durante il suo passaggio spesso di notte o al mattino presto, nelle vie centralissime della città, lasci dell'olio a imbrattare il suolo anche del corso appena restaurato. Successe tempo fa in via Pollione (via degli orefici) e quella mattina lo potei constatare io stesso e comunicare al vigile che sostava nei pressi del "pozzo" che la strada era divenuta scivolosa e si rischiava qualche capitombolo... allora l'olio era una pellicola trasparente che ricopriva per intero la via, questa mattina invece come mi comunica Luciano Pellegrini, documentandomi con un bel numero di foto, l'olio era visibile e la sporcizia che ne derivava dalla sua fuoriuscita riguardave vie e piazze centralissime. Lascio al suo racconto la descrizione del fenomeno."... Per il corso Marrucino stanno installando le immagini per la mostra che si realizzerà dal 18 settembre al 31 ottobre. L’artista Marco Lodola mostrerà le sculture luminose.Iniziativa simpatica non per altro per la curiosità suscitate da queste sculture in plexiglas all' interno delle quali ci sono tubi colorati che si illuminano. La città deve essere preparata per l’inaugurazione ad accoglere le persone che verranno. Quindi pulizia, forse negozi aperti, vigilanza. Speriamo che non ci sia l’invasione delle bancarelle che nulla hanno a che vedere con questa mostra. Invece che trovo stamattina? Una striscia continua di olio, certamente fuoriuscito da un motore cha ha imbrattato l’area espositiva. Qualche mezzo meccanico, dalle circonferenze effettuate, potrebbe trattarsi di una macchina che raccoglie la spazzatura, ha perso l’olio, può succedere. L’autista invece di bloccare il mezzo ha proseguito ed allora io ho fatto finta che questo olio fosse un “filo di Arianna”, e l’ho seguito. Questo dovrebbe essere il percorso: E’ partito da piazza San Giustino- via Arcivescovado-largo Barbella- via V.Colonna- via Lanciani- via San Paolo- piazza Vico- c.so Marrucino- ha girato al negozio Terranova- ha transitato sotto i portici… sulle mattonelle di marmo, per cui immaginate come si cammina. Probabilmente si è fermato, meno male, a piazza G.B.Vico. Questa piazza è stata riempita di olio con enormi cerchi. (vedi foto sopra) Sembra che di questo macello non se ne è accorto nessuno. Allora sono entrato in azione io, parlando con due assessori ed un consigliere. Devo dire che gli assessori hanno subito telefonato alla ditta TEMA per cercare di riparare il riparabile. L’olio viene assorbito dalla pavimentazione, nuova, fa caldo e questa sera verificherò la situazione. Ma questo autista, può essere che non si è accorto di niente ed invece di pulire ha imbrattato?

17 settembre 2010
L'elemosina, dritta nel videopoker
Circa l'autenticità dell'handicap qualche dubbio rimane quando ti si avvicinano e ti chiedono l'elemosina, così come rimane il sospetto che dietro gli autentici drappelli di storpi, che calano come i barbari, certe volte in città per elemosinare - stampella da una parte, bicchiere di carta dall'altra per le monete - vi sia qualche organizzazione non certo adamantina che li sponsorizza. Queste le perplessità, dunque, sugli accattoni «stranieri». Ma un cittadino di quelli "tosti" - macchina fotografica e obiettivo alla mano - almeno una certezza l'ha raggiunta: i soldini raccattati da questi mendicanti dell'ultima generazione possono fare una fine che non ti aspetti lontanamente.(vedi foto a fianco) Dopo aver regalato il suo euro, la nostra «spia» ha voluto togliersi la curiosità di dare un'occhiata discreta alle successive mosse del beneficiario. Bene, altre persone hanno dato dei soldi al "poveretto", appostato davanti all'uscita del supermercato, per un totale di circa 10 euro, nel giro di 45 minuti. Il "mendicante" dopo un pò si è alzato, come niente fosse, senza sorreggersi col bastone utilizzato per impietosire i passanti ed è entrato in un noto locale pubblico della zona, dove ha pensato bene di trasformare il suo bottino in una bella giocata alle «macchinette», magari per ricavarne una lauta vincita. Ha vinto? Ha perso tutto ed è tornato alla piazza? Questo non si saprà mai. Di sicuro, però, c'è il fatto - spiega il nostro fotografo - che il gioco è contagioso anche per gli elemosinanti. Avreste mai pensato che la vostra offerta, anzichè trasformarsi in panini e companatico, potesse diventare miraggio in una delle tante «mini Las Vegas» di questi nostri, strani e contraddittori, tempi moderni? Ai posteri l'ardua sentenza...15 settembre 2010
Il Tunnel apre a Primavera ????
Voglio ricordare il team di giovani professionisti che stanno portando avanti i lavori , eseguiti da un’associazione temporanea di imprese costituita da TecnoVie S.r.l. di Isola del Gran Sasso e ICIET Engineering S.r.l. di Castelli per un importo di € 2.760.000,00 (2.230.000,00 fondi CIPE e 530.000,00 fondi comunali).
Progettisti: LandBAU s.r.l. direttore tecnico arch. Gianluca Mezzanotte, progettista delle strutture ing. Roberto Raciti – L’analisi geotecnica è stata eseguita dall’ing. Bruno Bianco, progettista specializzato nella realizzazione delle gallerie; quelle tenso-deformative nell’intorno della galleria sono state condotte con la consulenza del prof. ing. Gian Paolo Giani, Ordinario di Geotecnica presso l’Università di Milano... "
P.S. Lunedì sera, verso le ore 20.30, notavo il braccio di un auto gru che si muoveva ed una betoniera in largo Barbella. Le maestranze stavano ancora lavorando per predisporre il cordolo in cemento armato della buca.
Pastore nei guai

14 settembre 2010
Lui filmava ma...

12 settembre 2010
Iniziano le scuole
Come cambia la città quando gli studenti tornano in aula. Il traffico aumenta, con le strade piene di auto incolonnate a passo d'uomo: mezz'ora, o poco più, di fuoco e tanta pazienza per arrivare alla meta. Si rivedono gruppi di ragazzi che aspettano l'autobus alle fermate con le loro faccie assonnate e le cuffiette nelle orecchie e altri che passeggiano lentamente verso la scuola in attesa che la campanella suoni e riprenda la solita routine. Tanti i genitori che accompagnano i figli e le figlie il primo giorno: alle elementari, in prima media e in qualche caso pure alle superiori. Capita quindi di assistere anche a scene curiose: una mamma che riprende il figlio dicendogli di sistemarsi la camicia nei pantaloni, un'altra che pare più agitata della figlia. Tempi che cambiano: come lo studente che fa colazione, invece che con il solito cappuccino, con una bevanda energetica che, promette la pubblicità, «ti mette le ali ai piedi». Qualcuno fuma nervosamente per conto suo, altri che chiacchierano, si scambiano pacche sulle spalle e fanno magari commenti sull'estate trascorsa e su un paio di ragazzine vestite alla Paris Hilton o poco ci manca. Tutta la "macchina" dell'istruzione si rimetterà in moto anche quest'anno ed è doveroso da parte mia fare ai ragazzi di ogni ordine ed età, insieme ai rispettivi insegnanti, della mia città, un augurio di buon lavoro.
11 settembre 2010
Chi è causa del suo mal...
In questi giorni, riassumo per chi non avesse letto, si è aperto un contest da parte di un possessore di una enoteca che lamentava la mancanza di utilizzo di una piazza durante le ultime festività cittadine da parte, dice lui, del nuovo sindaco della città di Chieti. Si sono scatenati, nei vari blog cittadini le repliche (pro e contro) e ognuno bene o male ha espresso un suo parere. Resta di fatto che se l'enoteca fallisce non è certo per il comportamento di un sindaco, a patto che ciò fosse vero, ma per una cattiva gestione del locale. Tra le tante voci raccolte vi riporto quella di Luciano Pellegrini che ritengo la più equilibrata ed equidistante dalle due "parti" chiamate in causa negli scritti.Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Non sono tenuto a fare un approfondimento di psicologia. Se una persona è poco educata, specialmente se giovane, dovrebbe essere richiamato dai genitori.
La frasi più volte usate dai Colantonio: “non capite niente” sono offensive.
Mi sono limitato a darvi dei consigli che non avete voluto accettare.
Parlo molto con i giovani ed ho rispetto da loro! Ma non siamo tutti uguali!
· L’ENOTECA- Luogo in cui si trova la collezione, a scopo di esposizione o di vendita di vini.
· LA CANTINA – bottega o locale in cui si vende o si consuma vino al minuto.
· L’OSTERIA- locale pubblico ove si mesce il vino e si servono pasti frugali
· IL WINE BAR- in inglese, VINERIA in italiano, sono OSTERIE
E se andate umilmente sui WEB, vedete cosa propongono.
O oibo= esclamazione di sdegno
Letteralmente sono pesanti. Ma non intendo neanche darvi lezione di Italiano….
Continuo con le vostre frasi offensive:
Giusta risposta del giornalista Ugo Iezzi, (ma ha una età oltre gli anta, per cui sa anche misurare le parole), con “ solo una nota”:
Scritto da: Iezzi 11-09-2010 11:31
quando qualcuno scrive "non avete capito niente" provo un lieve senso di fastidio.
Seguito con le vostre risposte:
Pellegrini sinceramente o non capisci o non vuoi capire.
Cari giovani, dovete imparare molto! La società seleziona! Prendete esempio da un giovane che vi ha risposto:
Un ex cliente... Scritto da: Mauro Bucci 11-09-2010 06:46
Termino con lo stesso termine usato, ormai tutti lo hanno capito, da parte vostra ripetutamente ed offensivo direi “indiscriminatamente”, ma forse è più facile capirlo come “ sistematicamente “:
Buona fortuna!
09 settembre 2010
Guccini, o del vino vecchio
Siamo andati a Grado, città che ha visto la giovinezza di mia moglie, quì ha passato diversi anni, trasferendosi poi a 18 anni. Arriviamo il 3 di giugno e fà discretamente caldo, siamo andati a trovare certi nostri parenti e ci fermeremo una quindicina di giorni. C'è anche il concerto di Guccini e noi abbiamo comperato i biglietti. Noi siamo affezzionatissimi alla sua musica anche se si sente spesso dire in giro che non è da un concerto di Guccini che ci si può aspettare qualcosa di nuovo e lui, nella serata del 7, lo mette subito in chiaro. A scanso di equivoci. Francesco si presenta con i soliti musicisti: Juan Carlos "Flaco" Biondini, Ellade Bandini, Vince Tempera, Roberto Manuzzi, Antonio Marangolo e Pierluigi Mingotti. Entra sul palco, fa sedere il pubblico, e attacca con "Canzone per un’amica". Finirà due ore e mezza più tardi con "La locomotiva". Come sempre. In mezzo una vasta selezione di canzoni e un po’ di intrattenimento e gag. Il Maestrone viaggia leggero senza tanti fronzoli sulle ali delle canzoni e del sogno. Il pubblico numerosissimo (4.500 i biglietti venduti per un tutto esaurito) gradisce e rimane estasiato dalla sua melodia che acompagna intelligentisime parole. Canta "L’isola non trovata" che "appare, a volte, avvolta di foschia, magica e bella, ma se il pilota avanza su mari misteriosi è già volata via". Il tema è quello dell’intuizione di un momento che poi svanisce, un argomento ricorrente nell’opera del cantautore emiliano. Verrà ripreso anche più tardi con "La canzone della bambina portoghese", introdotta parlando di Cabo do Roca in Portogallo, il punto più a occidente del continente europeo. Il poeta Camões nei "Lusiadi" lo definì come il luogo "onde a terra se acaba e o mar começa" (dove la terra finisce e il mare comincia). Il mare è qui il simbolo di ciò che è sconosciuto. La bambina in piedi di fronte all’Atlantico immenso per un attimo coglie qualcosa del mistero, come se questo fosse illuminato da un lampo, poi il caldo l’avvolge e la domanda resta irrisolta. E ci si ferma all’interrogativo anche nella "Signora Bovary", dove in fondo alla notte non c’è una risposta ma un lungo assolo di sassofono. Guccini nel suo concerto non parla solo di mistero e intuizioni. C’è "Quello che non", "Una canzone" e una versione tirata dell’apocalittica "Noi non ci saremo" che dedica ad Augusto Daolio che fu il primo a cantarla. Segue poi una carrellata di canzoni d’amore che rappresentano vari sguardi che il cantautore ha dato a questo sentimento. Le domande e i dubbi dell’amore con "La canzone delle domande consuete", un amore amore-amicizia che riaffiora dal passato con "Incontro", la magia dell’innamoramento con "Vorrei", la fine di un amore giovanile con "Farewell". Due ragazzi del pubblico si baciano. Francesco li vede e chiede divertito un applauso. Il tema cambia e si fa un salto indietro nel tempo. Si torna all’epoca delle balere. Pare che tutti i musicisti sul palco siano passati da quella scuola e vi abbiano suonato in gruppi dai nomi improbabili e buffi. Francesco racconta aneddoti di quel periodo, canta divertito "Guarda che luna" di Buscaglione e poi abbozza un vecchio tango. Ma al passato si torna non solo per scherzare ma pure per ricordare un episodio della Resistenza, contro il revisionismo di chi oggi cerca di distorcere la storia e di mettere sullo stesso piano repubblichini e partigiani. "Su in collina" è una canzone inedita scritta da Guccini traducendo una poesia dialettale bolognese e musicata da Biondini. Il finale è tutta una tirata. Con "Cirano" il pubblico della platea si alza in piedi, canta e applaude. Seguono "Auschwitz", "Il vecchio e il bambino", "Eskimo", "Dio è morto". L’ultima, come si diceva, è "La locomotiva". Si diceva appunto che non era da questo concerto che ci si poteva aspettare qualcosa di nuovo. Dirlo è quasi diventato un luogo comune, ma forse è proprio questo che affascina tanto e richiama tante persone. Qualcosa che ha a che fare con la coerenza. Di questi tempi non è poco. Guccini fa venire in mente il buon vino che magari invecchiando non migliora ma sicuramente non diventa l’aceto che abbiamo visto nelle botti (piccole, bolognesi e con il parrucchino).05 settembre 2010
Vendite su e-Bay

Ma sul punto l'articolo 127 del Tulps non lascia dubbi: «I fabbricanti, i commercianti, i mediatori di oggetti preziosi, hanno l'obbligo di munirsi di licenza dal questore». Il magistrato è giunto alla conclusione che il ricorrente non si sia limitato ad attività di scambio, ma anche di commercio dei preziosi orologi. E per incorrere nella violazione basta anche una semplice negligenza di chi si avventura in aste on line di oggetti preziosi senza apposita licenza. Per questo il ricorso dell'uomo è stato respinto, ma il giudice ha applicato il minimo della sanzione, ovvero 258 euro.
03 settembre 2010
Disoccupati
«La situazione rimane preoccupante - dice il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi - ma sarebbe colpevole non riconoscere il dato oggettivo di un differenziale positivo con l'Europa e di una tendenza negativa sostanzialmente fermatasi». «È una Waterloo sociale - sottolinea invece Cesare Damiano del Pd - ma il governo non trova niente di meglio che discutere del processo breve per dare l'ennesimo salvacondotto a Berlusconi». Preoccupazione viene poi espressa dai sindacati. «La ripresa non si traduce in aumento dell'occupazione», dice Santini della Cisl che chiede interventi così come Fammoni della Cgil indicando il massimo storico del tasso di inattività. «Politiche per i giovani e per il Sud», chiede invece Loy della Uil. In Italia, il tasso di disoccupazione resta stabile, ed è pari all’8,4%. È un dato che, come spesso succede, si presta alle interpretazioni più diverse. Dalla «Waterloo sociale» (Cesare Damiano, capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera) a «Abbiamo fermato la tendenza negativa» (Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali). Ma c’è un altro dato che ci dovrebbe preoccupare, e molto: quello della disoccupazione giovanile. Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia un giovane su quattro (26,8%) non riesce a trovare un posto di lavoro o a reimpiegarsi. Una percentuale tremenda. Ma che cosa si sta facendo per porvi rimedio? Il ministro per lo Sviluppo economico sta studiando qualche contro misura? No. E perché? Perché è anche lui un disoccupato. Nel senso che non abbiamo un ministro per lo Sviluppo economico. Quello che c’era, Claudio Scajola, si è dimesso, travolto dagli scandali della «cricca». È successo quattro mesi fa e il presidente del consiglio non ha ritenuto opportuno, ad oggi, indicarne il sostituto. Coraggio, Silvio, almeno un posto di lavoro lo possiamo offire, e magari, perché no, a una giovane ?01 settembre 2010
Lu frate mpizze mpizze

E così caro Sindaco ed amministratori della città di Chieti, vi siete fatti fare fessi dalla Ecoesse e company, (ma oggi è abitudine fare gruppo, per non definirlo nell’altro termine più usuale, ma che potrebbe far dispiacere ad alcuni). Ma chi ci rimette siamo noi cittadini. Alla chetichella, ieri pomeriggio, sono stati attaccati a vari posti del parcheggio Pierantoni, (penso che lo stesso metodo è stato utilizzato anche per gli altri parcheggi), che dal primo settembre, oggi, ci sarebbero stati gli aumenti. Lo sa Signor sindaco la percentuale di aumento che ha adottato questa società privata che gestisce i parcheggi per il comune? Il 16,185%, che sul prezzo di euro 51.65 fa un aumento di euro 8.35, che sommate al vecchio prezzo fa lievitare la tariffa a euro 60. In un anno l’aumento sarà di euro 100,20. Quindi abbiamo perso due mensilità! Ma perché il tutto è avvenuto in poche ore? Voi lo sapevate di questo aumento assurdo? Ne avete discusso? La sua reazione, signor sindaco a questo aumento se fosse lei a subirlo, qual'è? Tenendo presente poi che il servizio che offre da tanti anni questa società alla città non è dei migliori, perché non cercate di stabilire pubblicamente una bando a livello europeo al quale possono rispondere altre società? (mi sembra, ma non ne sono sicuro, che l’avviso sia stato fatto, ma che ci sia stata una sola risposta) ! Imbarazzante! Però, prima di ri-affidare l’incarico, avete discusso ed approvato il loro capitolato? La società Ecoesse, ora si appoggia per questo servizio a:
1)-Società Consortile Mobilità & Parcheggi a r.l. (per brevità in seguito la chiameremo M & P), che nasce a L'Aquila per la volontà di due aziende: l'aquilana GESER e la chietina ECOESSE. La M & P se pur giovane si avvale della esperienza ventennale delle aziende associate nel campo della gestione dei parcheggi a pagamento a raso e in struttura. La M & P possiede organizzazione, uomini e mezzi propri; inoltre può utilizzare, se necessario, tutto ciò che è in possesso delle associate. L'esperienza maturata ha reso la Società protagonista nel più ampio settore della mobilità occupandosi, oltre che della gestione dei parcheggi a pagamento, della progettazione di parcheggi, della elaborazione dei piani Urbani della Mobilità (PUM) e dei Piani Urbani del Traffico, nonché delle problematiche relative al Mobility management. La Società Consortile Mobilità & Parcheggi è aderente ad AIPARK (Associazione Italiana tra gli operatori nel settore della sosta e nei parcheggi) e ConfCommmercio
Organico
PRESIDENTE
Marco Tullio Alfiero
AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE
Lorenzo Santilli
CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE
Luciano Piccoli
2)-Il Sistema spa, gruppo Arpa, è concessionaria della vendita dei titoli di viaggio della società Arpa e delle più importanti aziende di trasporto pubblico in Abruzzo. Gestisce una rete commerciale di 7 biglietterie direttamente, 100 agenzie di viaggio collegate in rete e circa 1000 punti vendita distribuiti nella regione Abruzzo. Gestione magazzino, rifornimento rete commerciale, vendita diretta, vendita on line.
3)-Il consorzio ECOESSE nasce a Chieti nel 2000. Si compone di sette società con personale altamente qualificato ed opera nella globalità del territorio abruzzese attraverso lo sviluppo di progetti ecologici ambientali e turistici. L’attuale presidente, Alfiero Marcotullio, guida il consorzio ad obiettivi di miglioramento e tutela delle risorse locali. L’impegno di Ecoesse si esplica in attività di studio e ricerche chimiche e biologiche con accurate analisi di laboratorio gestione di parcheggio a pagamento per enti pubblici, creazione e coordinamento di progetti di raccolta depurazione e smaltimento, interventi attivi nella forestazione, promozione del rilancio turistico dei paesaggi montani.
4)- Gruppo Primavera.E’ una società che opera nel campo dell’edilizia da oltre 50 anni.
Concludendo, signor Sindaco ed amministratori tutti, maggioranza ed opposizione, prenderete in mano la situazione e cercare di non vessare ulteriormente i cittadini?
Luciano Pellegrini