26 aprile 2012

Grandi manovre o trasformismo ?


I nuovi progetti politici annunciati da Casini e da Alfano agitano ancora di più le acque già increspate della politica italiana. Facendo intuire come quella delle elezioni a ottobre non sia proprio un'ipotesi remota. Il PDL definisce «un'operazione virtuale» quella dei centristi. Mentre gli ex UDC non credono nella proposta che i pidiellini faranno uscire dal cassetto solo dopo le amministrative. Secondo il presidente di ItaliaFutura Cordero di Montezemolo, entrambi sarebbero solo operazioni di «marketing» visto che di «contenuti» non c'è nemmeno l'ombra. «Non è cooptando qualche tecnico», osserva, che si risolve il problema. E una bocciatura arriva anche dall'IDV: «Invertendo l'ordine degli addendi - ironizza Di Pietro - la somma non cambia» perchè non è «spostando i nomi» che si crea qualcosa di nuovo. Noi «non abbiamo bisogno di inventare nuovi partiti», rincara la dose Bossi, nè «nuovi trucchi che quando si usano vuol dire che non c'è un partito dietro». I «movimenti al centro», taglia corto il segretario PD Pierluigi Bersani, non rappresentano certo una «svolta epocale». Ma ai Democratici, afferma, «va bene» anche perchè loro, come ricorda Rosy Bindi, «l'operazione del secolo» l'hanno già fatta «e non si torna indietro». La prospettiva indicata da Casini sembra dividere poi il Terzo Polo. I finiani, infatti, di nuovo partito, a prescindere dai nomi, non ne vogliono sapere. «Noi - spiegano Fabio Granata e Carmelo Briguglio - un partito ce l'abbiamo ed è stato il primo a nascere in questa Terza Repubblica». Nè, incalza Granata, «abbiamo intenzione di salire su una sorta di predellino bis. Grazie. Abbiamo già dato». Sarebbe molto meglio, invece, precisa Briguglio, parlare di «Federazione a quattro» aperta a chi ci vorrà stare. Altrimenti, avverte, «ci incasineremo». Resta un altro grande nodo da sciogliere: quello della leadership. Chi coordinerà le varie anime pronte a confluire nella nuova creatura politica? Beppe Pisanu, lancia ufficialmente la candidatura di Casini «per superare il Pdl» in un nuovo partito a leadership collettiva. Ma tra i finiani il malumore è palpabile. Non scioglieranno mai Fli, assicurano, «nè per il diktat» di Casini, nè per «regalare a lui lo scettro del comando». Alfano, intanto, dopo l'annuncio del leader centrista, rilancia. E comunica che il nuovo soggetto politico, quello targato Pdl, non avrà bisogno di essere finanziato dalla politica («Perchè ci aiuterà chi avrà le nostre stesse idee»). Grazie, gli ribatte Pierluigi Mantini (Udc) che definisce «una burlesque» il progetto pidiellino, loro hanno «il miliardario!».

nonnoenio

12 commenti:

  1. Le minestre riscaldate non sono molto buone! Il rinnovamento consiste nel fare entrare volti ed idee nuove in tutti i partiti. Non si può cambiare casacca, colore, titolo ai partiti e riciclarsi all'infinito.

    Due legislature a testa e poi fuori dai piedi, ma senza benefici; avete contribuito a "salvare il Paese", grazie, ma non vi vogliamo più. Matteo Renzi docet, rottamiamoli tutti.

    RispondiElimina
  2. ... buona la seconda! Ciao Enio!! Poi ripasso, ho letto qualcosa che merita replica!.... come al solito.

    RispondiElimina
  3. .... certo, facciamola condurre agli "aristocratici" la politica! A noi, che ce ne fotte? Tanto, il popolo è cojone ed ha sempre delegato!! E già che ci siamo, insieme al crasso stipendio da parlamentari, ai privilegi ed alle prebende che è sacrosanto riconoscere loro, ai futuri ed esimi "aristocratici" consentiamo di fare anche il loro "aristocratico" lavoro da avvocati, dottoroni, notai, costruttori, manager di grosse e grossissime aziende (come quelle che aveva il Cainano)!! Non vorrei che, poi, con il misero stipendio che gli passiamo e tutti i privilegi che gli riconosciamo, potessero morire di fame! Infine, consentiamo che i nostri "aristocratici" vadano ad occupare tutte le aziende a partecipazione pubblica, le banche ed i consigli di amministrazione, percependo altri bei crassi soldoni per la tanta fatica che questi "aristocratici" parlamentari fanno! E già che ci siamo, si, facciamo che il popolo cojone debba lavorare 50 anni per ottenere una pensione sociale mentre per i nostri futuri "aristocratici" parlamentari, pensione assicurata dopo una settimana, 3 ore e 14 minuti di incarico!

    Enio, detto tra noi: meno male che ste idee geniali vengono a chi prova "profondo schifo" di vivere in un Paese come il nostro!! Se gli piaceva.... ci toccava espatriare!!

    Ciao Enio e buona serata!!

    RispondiElimina
  4. ... oh, dimenticavo! Naturalmente, posso essere anche ignorato... ma le idee del menga, rimangono pur sempre idee del menga!!!

    bonne nuit!!!!

    RispondiElimina
  5. La politica a tutti i livelli dovrebbe essere fatta con più serietà e più umiltà.

    RispondiElimina
  6. Si cambia musica ma i suonatori sono sempre gli stessi! Se non stiamo attenti questi ci fottono un'altra volta.

    RispondiElimina
  7. @carlo

    io ti leggo, continua a esprimere il tuo pensiero sulle cose che non sei daccordo. Ognuno può dare la sua ricetta per la soluzione delle tante cose che purtroppo oggi non vanno.

    RispondiElimina
  8. @lorenzo

    la cosa che si può fare e ridurre enormemente i politici di numero risparmiando un sacco di stipendi e di vitalizi. Avvicinarsi a una democrazia di tipo americano dove c'è un senato e un presidente della repubblica a decidere in maniera giudiziosa in quanto l'una carica vigila sull'altra.

    Mettere sotto inchiesta i manager delle tre principali banche italiane e vedere se e come hanno speso tutti i soldi prestati loro dalla BCE e chiedere loro come mai non hanno prestato soldi alle piccole imprese costringendole a fallire.

    Chiedere ad uno stato "ladrone" perchè non paga le imprese per le opere prestate e portate a termine entro i canonici 60 giorni previsti dalla legge italiana, pretendendo per esse il pagamento delle tasse ?

    Eliminare la politica ( politici)dalla RAi, FinMeccanica e ferrovie e energia lasciando la gestione a manager capaci e non a persone "consigliate" e in caso di deficit prolungato cacciarle a pedate nel culo ?

    Eliminare tutti i vitalizi, come i senatori a vita, enorme costo per la società italiana o trasformare la carica solo come onoreficenza alla stregua di una laurea onoris causa ?

    Di soldi se ne troverebbero e questi andrebbero reinvestiti per creare lavoro e occupazione che farebbero riprendere quel processo di crescita interrotto da tempo.

    Reinvestire i beni sequestrati ai mafiosi o vebderli per recuperare contante da destinare al medesimo scopo... crescita, crescita per non morire.

    RispondiElimina
  9. A me sembra che le poche idee che hanno in mente questi politici siano molto confuse.

    RispondiElimina
  10. @il monticiano

    non sei certamente il solo ad avere questa impressione. In questo momento la miglior cosa da fare secondo loro e creare confusione in modo che il cittadino non ci capèisca più niente.

    come dicevo,

    avevano parlato di ridurre il numero dei parlamentari e la cosa non ha avuto un seguito.

    Avevano parlato di rinunciare al finanziamento pubblico dei partiti e la cosa è ancora in discussione.

    Di chiacchiere ne fanno tante a cominciare da Monti per continuare con la Fornero, ma di fatti concreti niente ancora.

    Non hanno creato un solo posto di lavoro e la cosa mi preoccupa parecchio. La recessione è più grave del previsto e il famoso "baratro" si ripresenta quasi giornalmente...

    RispondiElimina
  11. mentre sti partitucoli si cambiano il nome e oscillano un pò a sinistra e un pò a destra, Monti-Barroso a Bruxelles parlano di crescita...
    di quale crescita lo sanno solo loro, la Spagna e nei guai seguita da Italia e si parla anche di Francia e Inghilterra... da noi intanto cresce la disoccupazione, i licenziamenti le ditte che falliscono e dulcis in fundo la bolletta della luce dal 1 Maggio, guarda caso festa dei lavoratori, cresce del 4.6% per gl' italiani.
    Con quest'aria di crisi che respiriamo molto presto passeremo dalla attuale POVERTA" alla MISERIA e di questo dobbiamo essere grati al nostro MONTI che parla di crescita da quattro mesi a questa parte. Italiani svegliatevi perche' se non lo sapete non si cresce nel 2012 e nemmeno nel nel 2013, forse ci sara' un barlume di crescita nel 2014... oggi leggevo che l'Inghilterra e' entrata anch'essa in recessione.Mal comune mezzo gaudio. Per esperienza personale so che due cose fanno andare una nazione avanti ....grandi opere, l'edilizia, la vendita di case e la vendita delle macchine.... se si fermano questi "prodotti" si ferma tutto.

    RispondiElimina
  12. le aziende chiudono... perche' non possono competere con quelle dei paesi dell'est e questi parlano di crescita, ma quand'è che la finiscono di prendersi per il culo. Cosa aspettate a svalutare sto cazzo di super adorato euro e iniziare a stampare soldi come ha fatto l'america?

    RispondiElimina