E' di oggi il dato ISTAT che ci comunica laconicamente che in Italia un giovane su tre non trova lavoro. La disoccupazione continua a macinare nuovi record negativi, colpendo giovani, donne e Mezzogiorno. L'impennata si è concentrata nell'ultima parte del 2011 e sta proseguendo senza sosta anche nell'anno in corso. Nonostante tassi così alti si siano visti di rado, il peggioramento del mercato del lavoro non coglie di sorpresa. Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, spiega come esista un problema «molto serio di stagnazione e non crescita con rischi per l'occupazione, per le crisi aziendali di imprese più piccole e grossi insediamenti». Tra le forze politiche e i sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) i dati diffusi dall'Istat suscitano comunque preoccupazione e allarme, arrivando proprio nei giorni cruciali per la definizione della riforma del mercato del lavoro e, in particolare, dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.Non stupisce, quindi, se quasi un disoccupato su due risulti essere under 35.Bersani, parla di «dati drammatici», e aggiunge: «Qualcosa dobbiamo fare». Per l'idv i numeri dell'Istat «sono il macigno definitivo sul tentativo di manomettere l'art. 18».Quagliariello, a riguardo sottolinea: «Una legge in materia di lavoro, che consenta di occupare più facilmente, di far crescere l'occupazione e soprattutto di dare una spinta alla crescita economica, è oggettivamente una priorità per il Paese». Staremo a vedere se dopo tante chiacchiere finalmente qualcuno si decide
a fare qualcosa di serio per l'occupazione.
a fare qualcosa di serio per l'occupazione.
nonnoenio
... a parte una piccola parte di giovani che si mettono in gioco e provano a realizzare i propri sogni ed aspettative di vita, la maggior parte resta ad aspettare e non sanno neanche loro cosa cosa... e non si tratta di andare a vivere da soli ( che è relativo ) ma proprio di avere uno scopo nella vita... molti giovani non lo cercano neanche un lavoro preferendo arrangiarsi giorno per giorno tanto se va malissimo c'è sempre un tetto sopra la testa, quello di mamma e di papà e un piatto di pasta non lo negano a nessuno...
RispondiEliminaquesta mattina ho sentito dire per radio che è ora che si racconti ai figli che solo i più competitivi avranno un lavoro... e mi chiedo: se i lavori sono 2, i competitivi 4 e il resto 327, dove andrebbero messi i rimanenti 329 rimasti a piedi da questo semplice calcolo? Riapriamo i forni crematori nazisti? che bel modello di società che propongono queste tesi neoliberiste!!!
RispondiEliminaLORENZO, sarebbe interessante capire anche quali alternative proponi! Ieri dicevi che eravamo in un sistema europeo e ce ne dovevamo rendere conto! Sempre ieri, dicevi che l'articolo 18 era un problema. Oggi, ci ricordi che "purtroppo" siamo in un sistema europeo. Oggi, ci dici che l'art. 18 non c'entra nulla. Ma una linea chiara e, soprattutto, condivisibile, no? Intanto, vorrei anche capire a che nazionalità appartieni, visto che ti rivolgi agli "italiani" in terza persona!
RispondiEliminaCiao Enio e buon pomeriggio. Spero che quei signori al governo si sveglino e comincino a pensare alle cose serie CHE NON E' l'art. 18.
Dubito sempre più e se, poi, leggo che con proprio emendamento al Decreto fiscale, questo Governo ha cancellato la prevista black list degli evasori fiscali... mi vengono ancora più dubbi.
Comunque, è ora di dare una regolamentata a questo "mercato globalizzato" perché è l'unico modo per uscirne. Una forza "non politica" che vuole questo, c'è. Avrà il mio voto.
Come fanno a trovar lavoro le nuove generazioni se in pensione si va sempre più tardi?
RispondiEliminaIo parlo oggi da pensionato laureato e vi dico che si stava meglio quando si stava peggio, gli anni d'oro (70-80-90) sono finiti... troppa tecnologia, troppa opulenza, troppo spreco e anche troppi laureati... altro che investire nelle università, ridurrebbe ulteriormente il già scarso valore di una laurea, qui bisogna investire nelle scuole professionali, insegnare ai giovani un'arte e farglela mettere da parte... tutti pianisti a schiacciare bottoni negli uffuci vogliono essere... sporcarsi le mani facendo il meccanico, il barista e magari il pizzaiolo, nooooo quello è un lavoro da extracomunitario.
RispondiEliminae il governo ci vuole più elastici... così ci nasconde meglio.
RispondiEliminaLa situazione è destinata a peggiorare, non produciamo più niente che possa essere appetibile per l'esportazione. Invito i disoccupati a recarsi presso le case di Monti e Fornero, a chiedere nuova occupazione e creazione dei fantomatici posti di lavoro (ce ne è stato un altro che aveva promesso un milioni di posti nuovi nel 2004), pare che li da loro la crisi è finita, anzi a dir la verità neanche è passata. Noi intanto aspettiamo con ansia l'ok deli partiti alla modifica all'art 18, per vedere i livelli di disoccupazione che raggiungeremo.Poi ci metteremo comodi per vedere dove arriverà nuovamente lo spread tra 3/4 mesi quando si capirà che l'Italia è in forte recessione senza più consumi con produttività negativa,pil prossimo allo zero e infine con zero crescita....allora si che potremo parlare di baratro, di Grecia, di defoult dell'Europa intera, dell'euro e di possibile ritorno alla lira.
RispondiEliminanon possiamo lamentarci di queste statistiche ormai in Italia abbiamo smantellato l'industria per far posto al settore terziario: servizi e finanza. Il risultato è che non abbiamo più l'industria che produce e esporta manufatti, l'agricoltura è diventata per pochi, il commercio è in mano agli stranieri e la finanza sappiamo tutti in che acque sta navigando.
RispondiEliminaSmettete di studiare e andate a fare i taglialegna se volete un futuro.
è inutile spaccarsi la schiena sui libri tanto anche con laurea, master e stage prendi sempre 1000 denari, ma almeno rimandi di molto il triste giorno in cui devi inziare a sgobbare veramente. Del resto se ti pagano per fare qualcosa un motivo ci sarà, ma sono incazzato anch'io come suddito perchè voglio contribuire a manetta a ripagare il megadebito italiano, magari devolvendo l'intero stipendio, come faccio? Monti aiutami tu... tassami i capelli,le ciulate, magari montami un contapassi... ma tassami!
RispondiEliminaIl Paese si sta avvitando su se stesso, nessuno, nessuno ha tirato fuori una ricetta plausibile per uscire dalla palude, neanche Monti. Lui come dice Lorenzo cerca di tenere a galla la barca con i 40 ladroni dentro (anche oggi si è sentito al TG che ci sono altri indagati per appropriazione di denari del partito per fini personali) tassando e riducendo il potere d'acquisto degli stipendi. Ha fallita anche quella elite di manager che dovrebbe rilanciare l'economia (Marchionne con la sua Panda), ha fallito la classe dirigente, il governo dei tecnici, i partiti riuniti e le altre istituzioni pur illuminate, come la Chiesa nessuno ha indicato una sola via praticabile per rilanciare il nostro Paese. La Fiat, come dicevo è lo specchio della crisi, nessuna innovazione, nessun sviluppo nessuna macchina elettrica e adesso piange per il calo delle immatricolazioni e minaccia di delocalizzare in USA dove può almeno accaparrarsi soldi dallo stato... La crisi non è solo italiana ma europea, è nessuno ha intenzione di fermare la folle corsa kamikaze di un sistema che non vuole riformarsi. L’altro volto del fallimento Italia è quello della disoccupazione crescente. I mercati internazionali osservano grafici con proiezioni iperboliche di quote di giovani e donne in cerca di un lavoro che non c’è. Si dovrà forse fare come facevano quelle due cinesine scoperte oggi a Verona, dalla GDF, che producevano un numero imprecisato di "marchette" e chiedevano alla fine della loro prestazione al cliente se pagava in nero o con ricevuta fidscale inclusa, applicando 50 euro per la prima prestazione e 70 per la seconda.
RispondiEliminaahahahahahahah! Mi fai sbellicare dalle risate LORENZO.
RispondiEliminaPerla di saggezza quotidiana, profusa senza parsimonia:
Lorenzo ricorda a noi tutti che "...i problemi socio/economici attuali sono al di sopra dei poteri del Governo Monti...."
Ma LORENZO, Monti chi? Quello che è stato presidente europeo della Commissione Trilaterale fino al giorno della sua nomina a capo del governo? Parli del Monti che è stato membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg fino al giorno della sua nomina a capo del governo? Ma ti riferisci proprio al Monti che è stato international advisor per Goldman Sachs e advisor della Coca Cola Company? Ti riferisci al Monti che è stato membro del Senior European Advisory Council di Moody's e presidente del Business and Economics Advisors Group del Consiglio Atlantico?
Vedi LORENZO, probabilmente io non capisco ed avrò anche la Natura matrigna contro!
Ma che te vendi aria fritta, l'hanno capito anche i sassi! Cura il deficit di attenzione che hai per gli altri, potresti scoprire universi a te sconosciuti!
Come, per esempio, capire che Monti NON è "al di sopra dei problemi socio/economici attuali" come pensi! Monti, E' IL PROBLEMA SOCIO ECONOMICO ATTUALE!!! Monti, insieme ad altri suoi degni compari dell'altra finanza e dell'economia speculativa, è ARTEFICE dotto di quello che sta succedendo! E' il rappresentante "presentabile" di quelli che vogliono comprare gli Stati, trasformare i cittadini in sudditi, redistribuire le ricchezze che una scellerata democrazia occidentale, nell'ultimo secolo, ha provato a distribuire quasi capillarmente e, comunque, con particolare attenzione per i ceti medio bassi.
Siccome è tutto questo e altro ancora, non c'è nessun compromesso da trovare e nemmeno "abbassare" la testa perché inevitabile. C'è da reagire e con fermezza, sperando che il popolo italiota si svegli al più presto!
Affermi tante di quelle panzane che non vale neanche l'impegno di replicare sul resto!
Notte buona!
Ciao Enio. Ho letto la tua ultima replica nella quale fai un elenco di politici e manager "responsabili di fallimento".
RispondiEliminaEnio, te lo dico come un consiglio, prova a vedere la questione sotto un altro aspetto: quello che tu vedi come fallimento è, invece, un disegno ben preciso per arrivare a tutt'altro scopo! Monti, al di là della nostra avversione per lo stesso, è una figura ben precisa dell'alta finanza speculativa, dell'economia globalizzata, di forze economiche che muovono il mondo! Prova a fare qualche ricerca sul "Gruppo Bildemberg" o sulla "Commissione Trilaterale".
C'è di che ricredersi e, magari, capire anche lo scopo di tutto quello che sta accadendo.
Buona serata a te e ciao.
Speriamo dai che ci sia una ripresa. E che vengano assunte più donne!
RispondiEliminaUn abbraccione
@enio
RispondiEliminaemettevano fattura? Incredibile, allora pagavano le tasse? Di questi tempi un guadagno assicurato anche per lo stato.
Io sono daccordo nell'esercitare la professione più vecchia del mondo.
Se tutte le "professioniste" pagassero le tasse sui loro introiti si potrebbe abbassare il prezzo della benzina...
@Lorenzo
RispondiEliminaLorenzo mi dici come può questa gente al governo salvare l’Italia? Tenterà invece, nell’unico modo confacente alla sua natura politica e di classe, di Salvare il capitalismo. Monti, come Berlusconi, è un attento costruttore della sua immagine. I proletari non si facciano ingannare: si scrive “Salvare l’Italia!”, ma si legge “Salvare il capitalismo!”. Si scrive “governo tecnico”, ma dopo vent’anni di degrado della politica, si legge “il più politico dei governi borghesi”. Sono sottili operazioni pubblicitarie che sostituiscono i vecchi spot berlusconidi che non funzionano più del contratto con gli italiani, del “meno tasse per Totti”, del “milione di posti di lavoro”. Al bunga bunga subentrano l’aplomb e lo style montiano, ma il risultato è esattamente lo stesso. I proletari non hanno avuto nessun vantaggio dai governi leghisti e berlusconidi e nessun vantaggio avranno da questo governo. Berlusconi sguazzava indolente nella fanghiglia e nelle nicchie di parassitismo create dall’ondata lunga della deregulation reaganiana. Monti rappresenta la dittatura diretta del capitalismo finanziario. Il pagliaccio si ritira dietro il tendone, orfano degli amici Mubarak e Gheddafi che tutto sommato hanno fatto una fine peggiore, perché ha esaurito il suo compito (i suoi padroni, statene certi, non si dimenticheranno dei suoi buoni servigi). Scende in pista il domatore del grande circo globale con la sua frusta a nove code....
@Carlo
RispondiEliminaIn questi ultimi mesi si è scatenato un attacco senza precedenti al salario.I provvedimenti assunti rientrano in una logica precisa: trasferire quote crescenti di salario ai profitti, accumulare grandi quantità di risorse finanziare in poche mani, le solite, per gettarle nell’arengo della speculazione internazionale e nella grande guerra, per il momento solo economica, che si combatte a livello globale.
@Lorenzo
Buona parte della manovra finanziaria grava sulle pensioni e sulla prima casa. Allora ti domando: cosa sono le pensioni? Pe me non sono altro che salario differito, cioè una parte del salario che, sotto forma di contributi previdenziali, i lavoratori affidano in custodia e gestione allo stato per poterne usufruire una volta usciti dal mercato del lavoro. Lo stato è in deficit, ma la gestione dei fondi pensionistici non lo è affatto, né tanto meno contribuisce ad aggravare il debito pubblico. Anzi è esattamente vero il contrario.
La popolazione italiana invecchia rapidamente e i pensionati rappresentano una quota crescente del mercato dei consumi. Senza contare che le pensioni dei genitori rappresentano l’unico sostegno alle giovani generazioni prive di lavoro e di prospettive per il futuro. Colpendo le pensioni si colpisce l’unico vero meccanismo di welfare presente nel sistema Italia, si restringe la base dei consumi e si distrugge la funzione di ammortizzatore sociale della famiglia. In poche parole, s’innesca un circolo vizioso che vuol dire meno consumi, meno mercato, meno occupazione, meno base imponibile, meno “crescita”. Risultato: più deficit pubblico.
LORENZO, perdona questo povero comunistello senza punti di riferimento. Hai ragione, mi ero dimenticato degli Ufo! Si, ci sono. Guardati allo specchio, li vedrai riflessi!
RispondiEliminaDimmi, sapientone, sai qualcosa anche della composizione del Gruppo Bildemberg, di cosa discutono e cosa decidono? Dai, aiutami così mi tolgo dalla testa queste stupide fobie complottiste.
Come al solito, quando non hai più argomenti da proporre per argomentare le panzane che scrivi, ti limiti ad offendere la persona.
Ci stai propinando aria fritta da una settimana con l'art. 18 e vuoi farci credere che quello che sta accadendo a milioni di lavoratori e pensionati è inevitabile. Vai cianciando che le "lotte" devono essere altre ma non si capisce quali sono, salvo poi definirci tutti dei coglioni se ci ribelliamo a questo stato di cose.
Vai cianciando di massimi sistemi e dinamiche mondiali e, poi, ti sembra assurdo ciò che è scritto nei libri di storia. Ah, dimenticavo... la storia la fai tu!!
Sbrachi i maroni continuamente con la spesa "tutta colpa" di pensionati e lavoratori statali e te ne po fregà de meno se, poi, gli unici massacrati da questi signori che ci vogliono salvare, sono i pensionati e i dipendenti, compresi quelli pubblici, mentre il resto d'Italia fotte e ruba a più non posso!
Cocco, pensa te a diventare adulto e non ti preoccupare degli altri! Soprattutto, fai una robusta cura di modestia perché se all'inizio puoi risultare "folcloristico", alla lunga risulti nauseante.
bla bla bla bla bla bla bla......
RispondiEliminaEnio, lascia perdere! Le tue risposte le trovi in una manovra "salva Italia" che si è tradotta in regali alle banche e solamente altri due provvedimenti: 1) spostare l'età pensionabile a 66-67 anni, la più alta d'Europa; 2) inventare o aumentare una serie di imposte e balzelli, tra cui l'imu che, però, paghi tu ma non il Vaticano e neanche le fondazioni bancarie. Imu che, tra le altre cose, stroncherà la vita a migliaia di aziende che ancora resistevano perché la pressione fiscale, per loro, è aumentata come per noi.
Le risposte le trovi nello sbandierato "decreto liberalizzazioni" che, alla fine, si è tradotto in un nulla di fatto. Nemmeno le "province" hanno abolito anzi! Non sarai più tu a votare i tuoi rappresentanti provinciali ma i consiglieri comunali.
Le risposte le trovi in una "patrimoniale" seria che non è stata fatta e perfino la sbandierata nuova tassazione all'1,5% sui capitali scudati e rientrati al 5% (mentre tu sei tassato quasi al 50% dei tuoi redditi) non avrà alcun seguito, perché hanno sbagliato il decreto (lo ha affermato il Governo e non i soliti comunistelli).
Chiediti se più o meno 500mila baby pensionati e pensionati di anzianità circolanti in Italia (lo dice l'Inps e non i soliti comunistelli e, per la precisione, sono 531.752), possano creare questo gran danno alla nostra spesa pubblica con la loro pensione di circa 1500 euro lordi. Chiediti se andare in pensione a 60 anni sia quest'ingiustizia insopportabile. Chiediti perché hanno fatto una riforma del sistema pensionistico senza la copertura finanziaria adeguata (lo ha detto la Ragioneria Generale dello Stato e non i soliti comunistelli) e perché si sono scordati quasi 350mila lavoratori esodati. Chiediti se 7 milioni in tutto di dipendenti pubblici possano costituire "dissesto" per il nostro bilancio.
Chiediti se modificare l'articolo 18 come vuol fare la ministra che piange, può creare nuovi posti di lavoro. C'è un blocco di lavoratori, diciamo A, che è tutelato e, come dicono alcuni, privilegiato. Poi, c'è un blocco di individui B, giovani e soprattutto donne, che difficilmente entra nel mondo del lavoro o lavora sfruttato e senza tutele. Se togliamo le tutele ad A, perché B dovrebbe trovare lavoro? Forse, possiamo licenziare più facilmente A e sostituirlo con B? E di A, che ne facciamo? Ed i nuovi posti di lavoro, quali sarebbero?
Chiediti perché se il problema è "pagare ogni mese gli stipendi e le pensioni" non si fa una bella legge anticorruzione, soprattutto per frenare quell'ingordigia quotidiana dei partiti, vedi il nuovo scandalo della Lega nord oppure le mani della criminalità sugli appalti pubblici. Perché non si reintroduce il penale nel "falso in bilancio". Perché non hanno adeguato da subito il sistema pensionistico dei parlamentari come hanno fatto con il nostro. Perché non hanno tagliato alcuna delle loro "spese". Perché, se veramente stiamo crollando, non imponiamo alla Svizzera di dirci quali conti italiani sono nascosti nelle sue banche? Perché continuiamo ad elargire soldi allo Stato Vaticano? Perché continuiamo a foraggiare missioni militari all'estero che ci restituiscono solo morti?
Ricorda, poi, a chi pontifica, che in Italia non esistono solamente le pensioni lavorative ma vengono erogate anche quelle sociali, di invalidità e di reversibilità. Aboliamo pure quelle?
Magari, scoprirai che vogliono toglierci la dignità e, pertanto, è necessaria quella rivoluzione che "qualcuno" dichiara di voler guardare da lontano! Tipico dell'italiota!
Il resto, Enio, è bla bla bla bla bla rumoroso e incomprensibile!