11 febbraio 2012

Chieti - Consegna attestati CAI



Il CAI, Club Alpino Italiano, è una associazione che celebrerà i 150 anni dalla fondazione il prossimo anno, 2013. Infatti si è costituito il 23 ottobre 1863 a Torino - anche se si può affermare che la sua fondazione ideale sia avvenuta il 12 agosto dello stesso anno, durante la celeberrima salita al Monviso ad opera di Quintino Sella. Annovera 320mila soci ed ha una struttura capillare in tutta Italia con le sezioni. Fra le varie funzioni elencate nello statuto, in particolare una è rivolta alla organizzazione ed alla gestione di corsi d’addestramento per le attività alpinistiche, sci-alpinistiche, escursionistiche, speleologiche e naturalistiche destinate a promuovere una sicura frequentazione e conoscenza della montagna. Per arrivare a questo traguardo, il CAI organizza corsi per la formazione di 22 diverse figure di titolati (istruttori, accompagnatori ed operatori), necessarie allo svolgimento delle attività in ambiente montano ed in assoluta sicurezza. Per avere questo supporto nelle attività che le sezioni svolgono, si è pensato di creare un altro personaggio, l'accompagnatore sezionale e per questo motivo il CAI Regione Abruzzo ha realizzato questa personalità, dopo che i soci hanno seguito lezioni teoriche e pratiche ed hanno superato l'esame finale. Per dare risalto a questo evento, nella assemblea regionale dei delegati che ha avuto luogo a Lanciano alla fine dell'anno 2011, presso il Polo Museale Santo Spirito con la presenza del presidente generale del CAI Umberto Martini, sono stati consegnati gli attestati ad una cinquantina di accompagnatori sezionali di escursionismo-istruttori sezionali di speleologia-istruttori sezionali di alpinismo giovanile-e centri di educazione ambientale. Tanta soddisfazione da parte di questi soci e delle sezioni anche per il successo che ha riscontrato questa promozione. Sono sicuro che questi amici nelle escursioni creeranno maggiore familiarità fra i partecipanti e saranno un punto fermo nella scelta dei sentieri e nel risolvere eventuali difficoltà.

Scritto da: Luciano Pellegrini

1 commento:

  1. Mi chiedo come fa a guadagnarsi da vivere tutta quella gente che va a protestare in quella maniera che vadino a lavorare e a fare qualcosa di utile invece che andare ad attaccare briga con quei poveri poliziotti che sono li a fare il loro dovere... solo perchè siamo in Italia fossimo in Iran non farebbero mica tanto i galletti!!!

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