Finalmente la casta si dà un taglio. L’ufficio di presidenza di Montecitorio ha messo a punto un piano di risparmi e riduzioni.
Ma ieri, mentre uno dei questori della Camera illustrava la proposta di bilancio, in Aula c’erano soltanto 11 deputati.
Evidentemente gli altri 619 inquilini di Montecitorio non erano granché interessati. Oggi si voterà il documento.
Secondo le previsioni il bilancio di Montecitorio sarà approvato all’unanimità. Eppure ieri a discutere dei costi della politica e, soprattutto, del modo di battere l’antipolitica, avvicinando gli onorevoli alla società civile, sono stati quattro rappresentanti dell’opposizione, quattro della maggioranza, due questori (Colucci e Mazzocchi) e il vicepresidente Leone.
I tagli ci sono, per carità, e questo è il risultato principale ma chi si illudeva che la manovra anticasta potesse catalizzare l’interesse dei deputati è rimasto deluso.
In ogni caso nel triennio 2011-2013 il bilancio dello Stato potrà beneficiare di una minore richiesta di dotazione da parte della Camera pari a 75 milioni di euro e di restituzioni di somme pari a 76 milioni di euro. In totale, più di 150 milioni.
Adesso, dopo l'esempio datoci da Napolitano, quando i nostri assessori, il sindaco e i rappresentanti della Provincia e della regione Sbruzzo seguiranno l'esempio ?
A Chieti son sicuro non se ne parlerà mai, mancando la trsparenza necessaria (stipendi netti o lordi degli amministratori della città), nessuno ha mai pensato di pubblicarli sul sito del comune o su Internet.
Questo nuovo mezzo di comunicazione di cui potrebbero far tesoro, interpellando in tempo reale i cittadini per conoscere se il loro operare viene apprezzato o no e far loro risparmiare, in caso di parere negativo, i soldi per la prossima campagna elettorale. E' tempo che questi signori , se non possono dialogare tramite il sito del Comune, si dotino di un "blog" personale e mediante questo dialoghino col prossimo.
Ma ieri, mentre uno dei questori della Camera illustrava la proposta di bilancio, in Aula c’erano soltanto 11 deputati.
Evidentemente gli altri 619 inquilini di Montecitorio non erano granché interessati. Oggi si voterà il documento.
Secondo le previsioni il bilancio di Montecitorio sarà approvato all’unanimità. Eppure ieri a discutere dei costi della politica e, soprattutto, del modo di battere l’antipolitica, avvicinando gli onorevoli alla società civile, sono stati quattro rappresentanti dell’opposizione, quattro della maggioranza, due questori (Colucci e Mazzocchi) e il vicepresidente Leone.
I tagli ci sono, per carità, e questo è il risultato principale ma chi si illudeva che la manovra anticasta potesse catalizzare l’interesse dei deputati è rimasto deluso.
In ogni caso nel triennio 2011-2013 il bilancio dello Stato potrà beneficiare di una minore richiesta di dotazione da parte della Camera pari a 75 milioni di euro e di restituzioni di somme pari a 76 milioni di euro. In totale, più di 150 milioni.
Adesso, dopo l'esempio datoci da Napolitano, quando i nostri assessori, il sindaco e i rappresentanti della Provincia e della regione Sbruzzo seguiranno l'esempio ?
A Chieti son sicuro non se ne parlerà mai, mancando la trsparenza necessaria (stipendi netti o lordi degli amministratori della città), nessuno ha mai pensato di pubblicarli sul sito del comune o su Internet.
Questo nuovo mezzo di comunicazione di cui potrebbero far tesoro, interpellando in tempo reale i cittadini per conoscere se il loro operare viene apprezzato o no e far loro risparmiare, in caso di parere negativo, i soldi per la prossima campagna elettorale. E' tempo che questi signori , se non possono dialogare tramite il sito del Comune, si dotino di un "blog" personale e mediante questo dialoghino col prossimo.
nonno enio
Fini blocca il taglio dei vitalizi dei deputati.... «No a quelli acquisiti, sì per il futuro». Semplicemente schifoso !
RispondiEliminaSon sicuro che se lo dici tu che sei di Chieti credo proprio che gli amministratori della tua città non lo faranno.
RispondiEliminaAlla faccia della chiarezza e della trasparenza.
Sono pessimista in tal senso.
RispondiElimina@Lorenzo
RispondiEliminaquante volte son passato dietro alla Falk per andare a prendere il metrò a Sesto e quante volte ho visto gli operai volantinare al mattino ! Si apsettava la ristrutturazione dell'area dismessa, ma se si fosse saputo allora di quante tangenti giravano ci si sarebbe sicuramente augurato un prato al suo posto... e dire che mani pulite avrebbe dovuto fare piazza pulita di questi "ladri" di partito...
Sacrifici da parte di tutti e subito poi servono nuovi interventi urgenti per la crescita.Siccome crescita significa più lavoro bisogna incentivarloperchè non si può pensare di crescere se non c'è lavoro. Vado a comperare anche la più piccola cosa e leggi Made in China, oppure "prodotto in Cina o India o Brasile o altri Paesi" Anche le grandi aziende italiane (vedi FIAT)producono all^estero.
RispondiEliminaPer cui se si vuole crescere, oltre che ad "uncentivare" si dovrebbe per forza anche "penalizzare" coloro(almeno le aziende italiane) che producono all'estero e commercializzano in Italia, altrimenti non se ne esce mai.
...toccateci tutto ma non le ferie lunghe e le auto blu. Deputati e senatori risparmieranno in tre anni 270 milioni. Ma non su tutto. Alcuni privilegi resteranno: oltre alle macchine con autista, agli assegni mensili e alle vacanze da record, anche eventi, mostre e segreterie particolari.
RispondiEliminadalle difficoltà il P.D.L. partorisce un nuovo leader che ha fatto ieri, dopo il discorso di Berlusconi, un'intervento puntuale e onesto.
RispondiEliminaAlfano ha annichilito le opposizioni.Ha ragione quando dice che un governo tecnico metterebbe solo nuove tasse...
Ottimo il discorso di Berlusconi e delll'esordiente Alfano. Spero finisca la litania della richiesta del "dimissionamento" del Presidnete del Consiglio eletto dagli italiani. Arriveranno le propposte serie ed efficaci delle Opposizioni ?
RispondiEliminada destra mi sembrano i soliti discorsi rassicuranti di sempre, nessuna nerbata all'economia un piccolo aiuto alle imprese del sud per il resto si torna a campare sperando che ci vada bene almeno fino al 2013, senza altri durissimi interventi sulla spesa pubblica..
RispondiEliminale opposizioni invece fanno paura per quanto siano inconsistenti e pressappochisti, sembrano un disco rotto cher ripete sempre la solita litania, noi siamo bravi e gli altri sono degli emeriti coglioni che debbono fare un passo indietro e noi faremo un passo avanti... elezioni subito e via berlusconi... da anni ormai ce li hanno sfasciati i maroni...
il discorso di bersani era di una pochezza ed inesattezza inquietante, è arrivato a dire che il debito pubblico non è un problema...è lui l'abitatnte di Marte a tutti gli effetti
temo che chi dice malignamente che la sua improvvisa fretta di andare al voto sia per evitare le conseguenze del caso penati, soprattutto perche scoperta durante la sua leadership nel partito d'opposizione, abbia ragione...
Buoni a nulla e indecisi a tutto. Questa è l’immagine che i partiti di opposizione hanno dato finora nelle tappe di una crisi che non è italiana ma globale. Di fronte a una tempesta che sta mettendo in pericolo la stessa Fortezza America, i leader del centrosinistra non hanno perso occasione per provincializzare la situazione e fare ogni giorno quell’esercizio che i latinisti definiscono “reductio ad unum”, dove quell’unum sta ovviamente per Silvio Berlusconi. A sentir loro, pare che se Berlusconi sparisse per incantesimo da Palazzo Chigi, tutti i problemi italiani sarebbero risolti. Cosa assurda cui non crede nessuno seriamente. Adesso si è aggiunto al coro anche Marchionne (calo delle vendite della fiat preoccupante senza incentivi statali)l'AD della Fiat, abituato a reinvestire altrove gli utili e a sfruttare la crisi per far pagare allo STATO le casse Integrazioni degli operai... lui si che dovrebbe stare zitto.
RispondiEliminaSituazione a tutt'oggi giovedì 4 agosto 2011: Crollano le Borse, Piazza Affari caos: - 5% la peggiore di tutte le altre borse europee(anch'esse tutte in forte perdita). L'Europa solo oggi, brucia 170 miliardi, la Bce scende in campo. A Milano tutti gli indici in tilt e la Consob avvia indagine sulle speculazioni. Affonda anche Wall Street facendo un bel regalo di compleanno ad Obama. Vola intanto il differenziale Btp-Bund che si attesta a 390. Trichet avverte: l'Italia anticipi il risanamento! Se continua così ci sarà bisogno di un'altra manovra...
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