27 maggio 2011

CHIETI SCALO provincia di CHIETI o provincia di PESCARA?

Dovete sapere che ai cittadini della mia città, da sempre ha poco importato se Chieti colle venisse diversificata da Chieti Scalo, pur essendo parte della stessa città e molti di essi ci passano soltanto, se non ne possono fare a meno, andando a Pescara la sera a passeggiare sul lungomare (che a loro invidiano) o a prendersi addirittura il gelato in piazza Salotto o a fare la spesa, che si guardano bene dal fare in centro città, accampando le scuse più banali: il parcheggio che non c'è, o se c'è che costa caro, la poca scelta o i prezzi alti degli stessi. Il Teatino (abitante di Chieti Colle) per natura è sempre stato AUTARCHICO e questo forse è stato il suo limite, il non volersi immischiare con nessuno dei confinanti e sopratutto con l' "odiata" Pescara. Guardate cosa succede però se qualcuno, su un manifesto, per semplice IGNORANZA, sbaglia la provincia e ti appioppa Chieti Scalo a Pescara......

"... Edoardo de Gregorio studente presso L’I.T.I.S. "Luigi di Savoia" di Chieti è un ragazzo attento e che ama la sua città. Ha notato un manifesto “ benvenuti” (cliccarci sopra ndr), esposto al quartiere tricalle , mercoledì 25 maggio. E’ un manifesto di propaganda di un concessionario auto della RENAULT che indica la nuova sede a CHIETI SCALO 66100 MA PROVINCIA DI PESCARA. Il fatto assurdo è che questo concessionario sulle pagine gialle ha come indirizzo:


VIA VELLA 24 66100 - CHIETI (CH) , ma sul manifesto:

VIA VELLA 24 66100 ma CHIETI SCALO ( PE) ?????????????

Perbacco, ci stiamo battendo come cittadini affinché ci sia un solo linguaggio - amore - tradizione-storia-rispetto - gioia - cultura-passeggio – commercio fra le due identità, e c’è un rivenditore che cambia “ipso facto” l’appartenenza di una città attribuendola ad un’altra provincia! Il sindaco ha risposto, ma io avrei usato altro tono.

Umberto Di Primio Sono proprio degli asini quelli che fanno i manifesti e ancora più asino quelli che li dovrebbero rivedere. Non facciamo di ogni cosa un problema di campanile. Io Pescara non me la filo più di tanto...

No signor sindaco, lei deve immediatamente, tramite i vigili urbani, far rimuovere questo manifesto e vedere se c’è qualche forma per far pagare una multa. Io ed i cittadini indignati non acquisteremo MAI PIU’ questa vettura. Ma anche la confcommercio deve, ripeto il deve IMPERATIVO, fare la sua parte. Esiste una loro convenzione con questo concessionario. Non so se lei Signor Colanero è un residente della nostra città, Chieti, ma dal cognome lo escludo.

Si renderà conto della pacchianata che ha commesso? Chieda scusa ai cittadini di Chieti Scalo, teatini, ed offra da bere a tutti . Fare lo scarica barile sulle colpe non serve a niente!

Peccato che non ha una email dove poter indirizzare il mio articolo , ma glielo farò pervenire per fax.

Scritto da: Luciano Pellegrini

4 commenti:

  1. queste cose solitamente capitano una volta all'anno. Mi ricordo la cagnara che si fece per l'uscita dell'autostrada che indicava Pescara, la provinci a a cui veniva attribuito il Megalò e via discorrendo... tutte "sbavature" dovute a sedmplice IGNORANZA perchè io sono certo che i pescaresi a simili boutade non ci pensano nemmeno... loro sono molto pesanti nelle "cattiverie" e prime fra tutte quello di chiamarci chietini !

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  2. il fatto è che mia moglie ha una "modus" Renault e si trova molto bene...

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  3. Quello che voglio evidenziare è che IL SINDACO doveva ,aveva l'obbligo di RINGRAZIARE LO STUDENTE per l'attaccamento alla città.
    Invece LO HA IRRETITO.
    Il " venditore di auto" dovrebbe chiedere scusa per LA SUA IGNORANZA.
    Se poi vogliamo rinunciare alla nostra TRADIZIONE-IDENTITA', abbassiamoci A 90 GRADI E FACCIAMO GODERE I PESCARESI!
    Può essere la Renault una buona vettura, ma la mia è solo una proposta provocatoria contro L'IGNORANZA.

    Luciano Pellegrini

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  4. sono daccordo con quanto tu dici nel tuo scritto, mai abbassare la "guardia" perchè con l'area metropolitana di paure se ne erano instillate parecchie nei teatini "sensibili", ma in questo caso si può parlare solo di IGNORANZA da parte del concessionario e la Renault non c'entra niente. Ti ricordo, visto che anche tu hai lavorato a lungo a MI che molti abruzzesi alla domanda: " da dove vieni?", rispondevano (considerando forse l'interlocutore ignorante in geografia): vengo da Pescara...

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