07 gennaio 2012

Chieti - L'acqua è poca e la papera non galleggia...

Il 6 Gennaio si è effettuato la 17 edizione della rappresentazione del presepe vivente a Chieti gestito dall'associazione culturale Teate Nostra. Sino alla conferenza stampa di mercoledì 4 gennaio era in forse l'edizione per questo anno con la motivazione che: i minori finanziamenti da parte dell'amministrazione comunale non garantivano la partecipazione dei figuranti per le scene. Non farlo significava annullare un evento che ha sempre attirato migliaia di persone, specialmente i turisti che hanno potuto godere delle bellezze del centro storico della nostra città. Lo spirito di volontariato, di attaccamento alla tradizione , di servizio devono essere la forza alla facile conclusione del... NON FACCIAMO NIENTE, ventilato dai “volontari non convinti”. Purtroppo questa voce girava per le vie della città e sembra che qualche consigliere ha alimentato questa protesta. La proposta dell'assessore al turismo Russo di creare da subito una sinergia fra le associazioni culturali cittadine, (ce ne sono sessanta quelle iscritte alla consulta delle associazioni, troppe... ndr), per non arrivare all'ultimo giorno senza che ci siano idee chiare per gli eventi più significativi della città, non la condivido appieno. Grave non aver coinvolto l'associazione dei disabili ”diritti diretti” nella realizzazione del percorso. Le vie, gli scalini, sono stati un ostacolo, la protezione civile ha assicurato a loro l'aiuto!? E' impensabile gestire gli eventi come è stato fatto sino ad oggi. Non può essere solo una associazione di volontari che organizza il: presepe-l'infiorata-il carnevale-le sfilate medioevali-incontri culturali. Cari amministratori se volete che a Chieti questi eventi di prestigio seguitino ad esistere dovete pensare ad un professionista che gestisce i volontari. Non è detto che il professionista pretenda “ lo stipendio...”! Si può trovare una persona onesta che conosce il suo mestiere e per la sua città lo fa gratuitamente. Si risolverebbero tanti problemi ad iniziare dagli sponsor. A tal proposito, da fastidio che i bar, le pizzerie, le gelaterie, i ristoranti fanno affari d'oro grazie a queste manifestazioni per la moltitudine di persone che arrivano in città e consumano e quindi spendono, e non versano un centesimo per aiutare le poche finanze pubbliche per la realizzazione. Non parliamo delle altre categorie di commercianti che non accendono neanche le luci alle vetrine. Nel quartiere di Santa Maria, in via degli Agostiniani, un solo negozio aperto. Anche con la liberalizzazione per l'apertura dei negozi, solo qualche negozio aperto in Corso Marrucino. Chissà cosa ne pensano Confcommercio - Confartigianato - Confesercenti? In questa edizione per i motivi su esposti del “ dimagrimento delle finanze”, è stata eliminata la scena di Erode con le odalische, i re magi, i soldati e le danzatrici del ventre nella ex pescheria . Questa scena aveva un costo di un paio di migliaia di euro per l'affitto degli abiti dei soldati, delle odalische e le danzatrici. L'idea è quella di confezionare in proprio questi abiti in quanto resterebbero in giacenza per il patrimonio culturale della città. Acquistare la materia prima avrà un costo che verrebbe presto ammortizzato! Un' altra scena che è stata abolita è quella dell'accampamento romano con cavalli pecore ed altri animali. Un ridimensionamento anche per gli antichi mestieri, solo alcuni ma nel complesso con diecimila euro stanziati e con cinquemila in prestito dalle finanze del 2012, quindi con 15 mila euro invece dei 27 mila euro dell'anno scorso, si è realizzato ugualmente il presepe. E' un bel risparmio che può essere ancora ridotto con opportune risoluzioni. Per gli amanti della storia voglio ricordare che la prima edizione del presepe vivente è costato un milione... 500 euro di oggi! Conosciamo nei successivi anni, (sedici n.d.r.) le vicissitudini con l'entrata dell'euro, la svalutazione, altri problemi..., ma, quindici mila euro di oggi... 30 milioni di lire, in 17 anni, penso che sia, cari amministratori, da correre ai ripari. Nel frattempo, mentre visitavo le scene del presepe, ho voluto fare una somma iniziando dall'ingresso che non ha nessuna spesa dove c'erano un paio di soci dell'associazione Teate Nostra sino agli zampognari. In totale sono venti scene organizzate da associazioni di volontari con abiti semplici e calcolando la frutta, la verdura, la farina, l'olio, il lievito, il vino, le pecore, l'asino ed altro, pur facendo lievitare il risultato finale della somma in eccesso, non sono riuscito ad arrivare a 15mila euro...! Ecco la figura del professionista a cosa servirebbe! Brutta immagine proposta alle persone e lo ritengo strumentale, è stata la raccolta dei soldi all'ingresso, fatta dai soci di Teate Nostra e a Largo Cremonesi nella scena della pizza fritta. In conclusione non sono mancati i panini offerti dalla Confartigianato e la porchetta offerti da Ginoble. Questo dimostra che se si bussa qualcosa si ottiene...!

Scritto da: Luciano Pellegrini

8 commenti:

  1. Certe manifestazioni sono di vitale importanza per la nostra città, venendo a mancare anche questa, tra le più classiche e seguite,dopo la Processione del Venerdì Santo, non ci sarà più nessun motivo, per i turisti di salire sul colle. Mi meraviglio dei negozianti e delle associazioni, sempre pronte a sfruttare le situazioni durante l'anno, che non si facciano sentire con l'amministrazione di questa città, partecipando fattivamente facendo pressione sugli assessori incaricati dell'evento. Non oso pensare a cosa succederà a Pasqua in occasione della processione...

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  2. quando il grasso cola tutti corrono a pucciare, adesso che c'è la crisi nera bisogna accontentarsi anche di una fetta di pane con una bella frittata...

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  3. Nelle prime edizioni eravamo in tanti a prestare collaborazione a Teate Nostra, anche Luciano Pellegrini..... ed a dirigere Aurelio Bigi.
    Intelligenti pauca!
    Buon Anno a tutti.
    Nonno G.

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  4. il problema di queste manifestazioni tipo il Presepe Vivente che hanno una certa periodicità è che la gente le aspetta come aspetta la Befana, il Natale e il primo dell'anno e pertanto chi è preposto (il sindaco o l'assessore incaricato di foraggiare il tutto, pefchè oggi niente si fa più GRATIS, neanche il nonno vigile davanti alle scuole purtroppo...)deve prestare la massima attenzione alla loro riuscita perchè la GENTE POI TE LA FA' PAGARE IN TERMINI DI VOTI ALLE PROSSIME ELEZIONI. E non mi venite a dire che ci sono cose più importanti che sono solo favole per i poveri allocchi... come si era criticato prima la giunta Ricci adesso io critico la DI Primio per la sua incapacità di realizzare e addirittura di portare a compimento le cose che si erano già preventivate e incominciate con l'altra....

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  5. @nonno G

    non riuscendo a postare i suoi commenti ti riporto cosa dice Luciano pellegrini a proposito del tuo, firmato nonno G:

    "Non so perchè, caro Nonno G. non ti fai conoscere firmandoti per esteso! Di cosa hai paura? Non ti offenderò e non ti tratterò male.

    Io e la mia famiglia, sin dall'inizio, abbiamo collaborato con questa associazione e sino all'anno scorso ho rinnovato il bollino.

    Mi sono permesso di dare notizie operative a Vanni di Gregorio, ma le ha sempre rifiutate.

    Per te, se sei residente a Chieti e per tutti i cittadini, ho chiesto all'amministrazione di rendersi conto delle spese fatte, ma questo l'ho chiesto anche all'ex sindaco Ricci,a Cucullo ed ora a Di Primio.

    Perchè, considerato che mi conosci, non inviti Vanni di Gregorio a vederci e mostrarci le spese sostenute? Anzi, immaginando che hai una certa età, perchè non fai tu questa somma come ho fatto io? E' facile...considerando che ci sono stati 20 quadri, tutti realizzati da volontari, perchè ad ognuno non indichi quanto è potuto costare realizzarlo?

    10 mila euro chiesti al Comune per il rimborso delle spese, caro Nonno G. fanno 20milioni di lire.

    Ciò significa che ogni quadro dovrebbe avere un rimborso di 500 euro= un milione, tanto quanto costo però il primo presepe.

    Perchè non chiedi per esempio all'arrotino se ha avuto questa somma?

    Non so se le pecore,i volontari della protezione civile, i carabinieri in congedo, la misericordia hanno avuto dei rimborsi!

    Io non ci sono riuscito ad arrivare a 10mila euro.

    L'anno scorso lo sai quanto è costato alla comunità teatina realizzare il presepe?

    27mila euro...54 milioni di vecchie lire...

    Mi si dirà che ci sono state le danzatrici del ventre-gli abiti dei militari affittati- gli abiti delle odalische...altro?

    Lo sai che a Chieti ci sono una decina di scuole di ballo e se inviti una decina di “ giovan fanciulle” e per le due ore che devono ballare ad ognuna di loro dai 50 euro, imagina che felicità faresti a queste belle ragazze teatine? Con 500 euro faresti una bellissima figura.

    Non parliamo degli abiti dei militari...che si potevano realizzare da tanti anni....

    Ti saluto con un “ buon divertimento” considerato chel'anno nuovo è già passato e solo oggi , per impegni, ho letto questo blog del caro amico Nonno Enio. "

    Luciano Pellegrini

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  6. Non c'è nulla che possa far divertire.
    Non mi firmo perchè voglio evitare polemiche, che in passato ho voluto evitare "uscendo" da T.N. Proprio nel momento in cui si incominciò a parlare di soldi.sentii puzzo di bruciato e predissi tutto ciò che oggi, giustamente,metti in risalto e contesti. In quei tempi si lavorava, e non soltanto per il presepe, per cercare di smuovere la tipica apatia dei nostri concittadini : per rientrae nelle spese vendevamo i libri del mai dimenticato prof. Antonio Iezzi,o chiedevamo contributi. Altre persone ed altri tempi, dovresti saperlo.
    Comunque seguo tutte le tue "battaglie", con stima e plauso. Avanti così. Nonno G.

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  7. Risposte
    1. ho dimenticato di firmarmi...

      LUCIANO PELLEGRINI

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