20 ottobre 2011

Ministeri al Nord, Cancellati


Una sentenza del Tribunale di Roma ha annullato il provvedimento che istitutiva le sedi distaccate dei Ministeri a Monza. Inaugurate qualche mese fa in pieno stile padano con fazzoletti verdi e la censura della bandiera italiana, adesso queste sedi fiore all’occhiello di Bossi e Calderoli, dovranno chiudere. Infatti il giudice Anna Baroncini ha dato ragione ai sindacati della presidenza del Consiglio che avevano fatto ricorso perché avevano appreso “dell’istituzione delle sedi a Monza dai giornali e dai Tg”. ”La decisione era stata adottata e portata avanti senza coinvolgere le organizzazioni sindacali o attivando, come previsto dalla legge, informazione preventiva e concertazione prima di procedere” spiega il presidente del consiglio direttivo del Sipre -Sindacato indipendente della presidenza del Consiglio dei ministri – Alfredo Macrì. Adesso il giudice ha, non solo stabilito la chiusura di queste sedi periferiche, ma anche condannato la presidenza del consiglio al pagamento di un terzo delle spese legali.

7 commenti:

  1. ecco ora si dovrebbero pagare tutto.

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  2. Mi chiedo perche' ancora esista in Italia ma peggio ancora in Abruzzo gente che ha votato, disperdendo il suo voto, per questa sorta di fenomeni da baraccone. Gente che continua a fare feste con carne di orso, a versare l'acqua del Po raccolta alla sorgente nel mare, gente che dice a squarciagola: " Roma Ladrona" e sistemano "il trota" il figliolo prediletto di Bossi alla regione Lombardia a 14.000 euro al mese! Ministeri al Nord che ovviamente si sono rivelate delle autentiche stupidaggini e sperpero di denaro pubblico. La Lega e' SOLO folclore che purtroppo ci costra milioni di euro all'anno

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  3. @Ernest

    Quello dei ministeri al nord è stata una delle solite stupidate del famoso duo Bossi-Calderoli:
    due "ministri" del nulla. O meglio del rutto a dito medio alzato, e dei soldi, tanti, incassati da Roma ladrona!

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  4. Ooooh!Questa è una buonissima notizia. Una porcata stroncata sul nascere, com'è giusto.

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  5. Io in questa decisione del giudice, non ci vedo niente da ridere. Questi due personaggi, dalle dubbie capacità politiche, per fare queste porcate, sono pagati con soldi pubblici. I leghisti ormai hanno fatto il loro tempo è bastato guardare la reazione di alcuni di loro, nove su tredici, alle imposizioni dall'alto (altro che partito democratico) stracciando le tessere del pazrtito. La reazione dei vertici, per bocca del Trota, chi non gli sta bene se ne può pure andare...

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  6. Oramai non ha più neanche senso commentare certe notizie. La rabbia purtroppo è che i loro giochi di stupidità, li fanno con i nostri soldi. Avessero almeno il coraggio di chiederli a coloro che si proclamano cittadini del paese del nulla, i padani, come risposta ne sentiremmo delle belle.

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  7. Io rispetto la Lega nella misura in cui ha mosso e muove critiche all'autoreferenzialità e agli sprechi della politica. Proporre e blindare la candidatura del Trota è un insulto agli elettori della Lega. Aprire costose e inutili sedi periferiche per fare lo show-off pure.

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