12 ottobre 2011

IL CENSIMENTO


Il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni iniziata il 9 ottobre fornirà i dati all' ISTAT per conoscere quanti italiani siamo, in quale realtà viviamo,gli interessi, ed altro. Il censimento è stato sempre difficoltoso, in condizioni normali, figuriamoci all'Aquila. Quanti sono i residenti? Gli sfollati alloggiano nei MAP, nei progetti CASE, in autonoma sistemazione, negli alberghi. Il postino deve consegnare la busta con il questionario, ma al numero civico chi ci abita?
Per conoscere la verità di questa mia ipotesi mi sono recato ad intervistare persone alloggiate fuori la città. La conferma mi ha dato ragione. E' impossibile censire una popolazione terremotata. Come scrive Paolo Viana sull'Avvenire, ” l'Istat ha introdotto il concetto - paradossale in una rilevazione censuaria - di "temporaneità" della dimora e questa non è l'unica deroga accordata a chi, non avendo più la propria casa, è chiamato a decidere quale alloggio dichiarare e a descriverlo”. A Pozza di Preturo mi sono recato a visitare un MAP. Ogni fabbricato ospita quattro famiglie. Due al piano inferiore e due a quello superiore. Lo spazio è di trenta metri quadri. Queste persone abitavano in città, nel centro storico. Vivevano normalmente insieme alla gente, ai figli, frequentando i negozi, la chiesa, gli amici, figli. Dal Giorno del terremoto si ritrovano in un posto isolato dove per acquistare i generi alimentari devono recarsi in paese, Preturo. Non c'è aggregazione, c'è solo sofferenza. Si vive da diseredati, soli, aspettando la sera e poi il mattino. Non hanno più interesse e non hanno ricevuto la busta con il questionario per il censimento. Altro colloquio nelle palazzine del Progetto C.A.S.E. dove a prima vista la situazione può mostrarsi più vivibile. Sono case vere, sicure, con tanto verde, parco giochi. Ma analogamente si è soli. Ho incontrato un ex giocatore , Antonio Ciminà. Viveva in via Amiternum 22. Il palazzo è distrutto, lui ha scelto l'autonoma sistemazione. All'Aquila gli affitti sono altissimi ed è costretto a vivere fuori città. Anche lui risulta essere residente nella abitazione pre sisma. Il dirigente dell'ufficio anagrafe Gianfranco Ciccozzi con la sua calma serafica sta organizzando il lavoro. Non è preoccupato, conosce la legge, le direttive, è anche convinto che non tutti risponderanno. Ci penseranno i rilevatori. Dal 21 novembre 2011 al 29 febbraio 2012 i Comuni metteranno in campo i rilevatori, incaricati di recuperare i questionari non ancora restituiti e rilevare le famiglie non presenti nelle liste anagrafiche. Dovranno rilevare anche: le convivenze (ospedali, alberghi, conventi, ecc.), le abitazioni non occupate e gli edifici. Ma le persone che non hanno il posto, dove sono? Il tutto con un compenso di cinque euro promessi dall'Istat per ogni modulo consegnato. L'assessore all'anagrafe, l'avvocato Pierluigi Pezzopane (Idv) e i componenti dell'amministrazione comunale della città temono che il numero dei residenti possa essere molto inferiore a quello che pensano. Questo risultato potrebbe mettere in discussione il ruolo del capoluogo di regione. Solo la ricostruzione potrebbe dare fiducia al rientro degli sfollati, ma io temo che per questo, obiettivamente, bisogna essere realisti. E' ancora tutto fermo!

Luciano Pellegrini

3 commenti:

  1. Ho la busta delle domande ancora sigillata, probabilmente la farò online. Leggendo il post, mi si arrovellano le budella, direi la solita rabbia, quella che devi digerire senza proferir parola. Non posso immaginare neanche le condizioni di molte delle attuali vite che sono costrette a girovagare per...lasciamo perdere sarebbero i soliti discorsi. Il resto dell'Italia sembra aver dimenticato o pensa che tutto si sia sistemato, forse nelle buste ci sarebbe dovuto esser un vadevecum con le idicazioni da seguire per non prendere sul serio il complesso dei Media e pensare con le proprie teste.
    La speranza è l'ultima a morirere...cosa risponderebbero gli sfollati?

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  2. @mark
    il problema Aquila è secondo me un problema insolubile per mancanza di soldi vista la grave crisi italiana e visto che le amministrazioni locali non riescono ad utilizzare neanche quei soldi che sono stati da tempo stanziati...

    per quanto riguarda gli affitti ad Aquila è un problema legato agli studenti universitari e alla speculazione che i residenti fanno al riguardo....

    io ho già compilato il mio plico (manualmente) e oggi alle 16 lo vado a consegnare... via web è praticamente impossibile in questi giorni a causa del sovraccarico o dell'nefficienza della linea informatica dell'ISTAT...

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  3. ieri alle ore sedici ho consegnato il mio questionario sul censimente (c'è voluta una bella mezzoretta per compilarlo ben)...non è semplice semplice credetemi!

    Al termine della terza giornata dall'avvio delle operazioni di raccolta, sono stati piu' di 553 mila i questionari del Censimento 2011 compilati e consegnati nei 14 mila uffici postali. Lo rendo noto l'Istat, spiegando che oggi le operazioni di acquisizione dei plichi si sono svolte in maniera regolare, nonostante il significativo afflusso di persone negli uffici postali. Poste Italiane curera' direttamente l'invio dei questionari compilati all'Istat.

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