Andiamo tutti a firmare sui banchetti messi a disposizione, in Piazza G. Vico da noi e in tannte altre città d'Italia, della cittadinanza, in favore dei referendum di giugno. L'IDV e i verdi cercheranno di spiegare e sensibilizzare le persone per l'ottenimento del quorum necessario, perchè questi "furboni" della II Repubblica sperano proprio che non ci sia e che la gente "quel giorno se ne vada al mare". Parlo naturalmente del nucleare, privatizzazione dell'acqua e «legittimo impedimento»: su queste tre questioni gli italiani sono invitati ad esprimersi attraverso i referendum che i promotori speravano potessero essere fissati assieme alle elezioni amministrative, in maggio, e che invece si svolgeranno, anche se non è ancora ufficiale, probabilmente il 12 giugno a scuole ormai chiuse.
Il Parlamento, infatti, per un voto, quello di un deputato radicale, che ha votato in difformità rispetto al suo gruppo, quello del Pd, la settimana scorsa ha negato l'«election day», su indicazione del Governo, rendendo dunque di fatto più difficile per i referendari riuscire a raggiungere il quorum minimo di votanti per rendere valida la consultazione, vista la disaffezione verso i referendum dimostrata dagli italiani negli ultimi anni e considerato il periodo estivo in cui i cittadini saranno chiamati alle urne. No al nucleare e al legittimo impedimento. L'Italia dei valori è stata la promotrice sia del referendum che dice no al nucleare, a 24 anni di distanza da quello nel quale già l'80% degli italiani si espresse contro lo sfruttamento di questa fonte di energia, sia a quello per abolire la norma sul legittimo impedimento, che permette al presidente del consiglio di non presentarsi ai processi. Quest'ultimo referendum è stato però depotenziato dalla decisione della Corte costituzionale che ha già parzialmente cancellato la norma sul legittimo impedimento rendendolo meno esteso.
Il Parlamento, infatti, per un voto, quello di un deputato radicale, che ha votato in difformità rispetto al suo gruppo, quello del Pd, la settimana scorsa ha negato l'«election day», su indicazione del Governo, rendendo dunque di fatto più difficile per i referendari riuscire a raggiungere il quorum minimo di votanti per rendere valida la consultazione, vista la disaffezione verso i referendum dimostrata dagli italiani negli ultimi anni e considerato il periodo estivo in cui i cittadini saranno chiamati alle urne. No al nucleare e al legittimo impedimento. L'Italia dei valori è stata la promotrice sia del referendum che dice no al nucleare, a 24 anni di distanza da quello nel quale già l'80% degli italiani si espresse contro lo sfruttamento di questa fonte di energia, sia a quello per abolire la norma sul legittimo impedimento, che permette al presidente del consiglio di non presentarsi ai processi. Quest'ultimo referendum è stato però depotenziato dalla decisione della Corte costituzionale che ha già parzialmente cancellato la norma sul legittimo impedimento rendendolo meno esteso.
SI a tutto senza se e senza ma...
RispondiEliminaProvate a informarvi con un minimo di testa su cos'è la DECRESCITA FELICE poi potremo discutere su come risolvere i problemi!!!
Se il serbatoio della tua macchina ha un buco e perde il carburante, tu cosa fai? Aggiusti il serbatoio o vai più spesso dal benzinaio?!
Abbiamo già detto NO una volta e lo diremo ancora! NO AL NUCLEARE!!!!
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