21 novembre 2010

2° Choco Festival a Chieti

Questa mattina sono salito a Chieti, maledicendo in mente mia il sindaco e tutta la giunta, perchè mi sono dovuto fare la scala mobile, ormai ferma da mesi tutta a piedi.Comunque ne è valsa la pena in corso Marrucino c'erano tantissime persone fin dalle 10:30, che erano quì convenute per ammirare le casette di legno dove si vendeva no tanti articoli tutti rigorosamente di cioccolato. Creazioni di cioccolato realizzate da abili maestri cioccolatieri, laboratori didattici sono gli ingredienti della seconda edizione del "Choco Fstival," evento organizzato da Confartigianato per rivitalizzare il nostro centro storico. La manifestazione scatta ieri con l'allestimento di ben 15 stand lungo corso Marrucino. Davanti ai comodi chioschi di legno che accoglievano virtuosi maestri cioccolatieri arrivati a Chieti da ogni parte d'Italia, c'erano diverse decine di osservatori e quindi probabili acquirenti. L'obiettivo di bissare il successo della scorsa stagione sembra perfettamente riuscito e penso che si riuscirà a battere l'edizione "zero" del Choco Festival che riversò in centro oltre 10 mila persone. Note dolenti sono i parcheggi che mancano in città e la mancanza di collegamento tra il Terminal e il centro, di domenica, pur restando ferma la scala mobile. Stamattina all'uscita della messa delle 9:30, alla Madonna degli Angeli, discutendo di questo problema con le persone presenti, ho potuto constatare che come mè i delusi erano parecchi e se fossi io, nei panni del sindaco, incomincerei a preoccuparmi... di chiacchiere ne ha fatte tante prima che venisse eletto, ma di fatti pochi fino adesso e ricordo a lui e alla sua maggioranza che il Teatino ha la memoria lunga.

2 commenti:

  1. Queste sì che sono feste di successo!

    Bacio e buon lunedì!

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  2. @kylie
    Si queste sono delle bellissime manifestazioni che raccolgono in città molte famiglie perchè oltre ad essere una festa dei "grandi" lo è sopratutto dei piccini che oltre ad approfittare delle delizie messe a loro disposizione potevano giocare con lo strumento che generava bolle di sapone gigantesche muovendo un grosso anello di plastica immerso in una soluzione saponosa.

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