


La testardaggine , la voglia di andare contro corrente, il far vedere che si è forti, spinge le persone a non accettare ciò che l’amministrazione ha deciso. La zona pedonale stabilita di realizzare in Via Toppi e via degli Agostiniani, il 01 ottobre in una riunione pubblica presso l’Auditorium Sant’Agostino, non va giù ai commercianti e residenti. Si seguita a giocare con i birilli, ( i contenitori che delimitano lo spazio riempiti di acqua),…come la tela di Penelope.
Di giorno vengono posizionati, la sera vengono spostati. Eppure sono pesanti…!
Il vice sindaco Bruno di Paolo conferma la realizzazione del programma stabilito.
“Stiamo aspettando che la ditta ci consegni le fiorerie.
Per le telecamere stiamo in attesa dei soldi promessi dalla comunità europea”.
I negozianti minacciano di riconsegnare le licenze. Non fanno affari, per colpa delle vetture? Sicuramente NO, ma non vogliono capirlo. La soluzione sarebbe quella di far parcheggiare gratis a chi acquista, e per un tempo stabilito, al parcheggio Pierantoni. Ma ci vuole la vigilanza. La Ecoesse fa orecchie da mercante, l’amministrazione non si pronuncia. Quindi, i commercianti sono arrabbiati per gli affari, i residenti incazzati per il non parcheggio, le soluzioni alternative non si vogliono sperimentarle, i pedoni, quando possono camminare, sono quelli che hanno avuto dei vantaggi.
Luciano Pellegrini
Qual è la parola più usata in questi giorni. Facile, BUNGA… Noo! E’ BUNGA BUNGA.
Se poi iniziamo a pronunciare questa parola e ritmiamo con le mani, ecco che viene fuori una danza, forse tribale, o qualche altra cosa di simile. Provare per credere!
Ma cosa significa BUNGA BUNGA?
Newnotizie, quotidiano di informazione on line, riferisce che “Secondo Repubblica, la parola è nata per uno scherzo organizzato da un gruppo di ragazzi inglesi, tra cui la grande scrittrice Virginia Woolf (allora era ancora conosciuta col nome di Virginia Stephen). Questi baldi giovani nel 1910 si travestirono da nobili abissini e si fecero ricevere con un cerimoniale a bordo della H.M.S. Dreadnought, la più potente delle navi da guerra della già temibilissima marina dell'impero britannico”. Ogni volta che una meraviglia veniva mostrata dai militari inglesi, i giovani rispondevano semplicemente: "bunga bunga".
Oggi il vocabolo, stando a quanto afferma l'Urban Dictionary (che è il dizionario digitale dei termini slang), vuol dire testualmente: "brutale stupro anale, inflitto come forma di punizione a chi oltrepassa i territori delle tribù". Insomma, dovessimo prenderlo alla lettera, ci sarebbe poco da scherzare.
I mass media e l’informazione non parlano d’altro… In prima pagina, in ogni occasione, in ogni articolo. I TG la danno come prima notizia! Barzellette, vignette, doppi sensi, umoristi, attori, ormai è inarrestabile questo fenomeno. Certamente si penserà ad una nuova ricetta sulla pizza “bunga bunga”, utilizzando per esempio paprika e spezie eccitanti. Già hanno composto una canzone, altre ne scriveranno! E già che ci troviamo facciamo qualche film sexi… ed inventiamo pure qualche gioco. Evviva l’inventiva. La pietra è stata buttata nel pantano, le onde iniziano a diffondersi. Chi ci fermerà? La cosa certa che i cittadini ci rimetteranno.
C’è da vergognarsi come siamo caduti in basso. Ma è possibile che in Italia non ci sono cose più urgenti e gravi di cui interessarsi e risolvere? Giornali e riviste cattoliche sono stati contagiati. Eppure, troppi scandali nel mondo cattolico avrebbero dovuto non farli pronunciare. La pedofilia nel clero, le banche, Propaganda Fide, L'Istituto per le Opere di Religione (meglio noto con l'acronimo IOR e comunemente conosciuto come Banca Vaticana). Sono d’accordo sulla moralità per chi rappresenta un incarico pubblico, ma le inchieste dei giornali e non della magistratura, in un paese come l’Italia di navigatori, santi, poeti e risparmiatori, di fessi e furbi dove i fessi pagano anche per i furbi, anche se in politica viene fatto qualcosa di buono, il tutto è oscurato dallo stile di vita rubato dal buco della serratura. Ma smettiamola di cercare come vilipendere chi ci da fastidio!
Luciano Pellegrini