31 ottobre 2010

Un paese senza governo


E' una settimana particolarmente nera per il nostro premier, che si trova di nuovo "accerchiato" da accuse e critiche provenienti dal mondo della politica, dalla chiesa carttolica, dal fronte della giustizia, dall'imprenditoria, dal suo alleato Umberto di "Giussano" e da un fedelissimo come Miccichè. Mentre il caso "Ruby" tiene banco l'Italia se ne va a rotoli. Questa settimana l'Unione europea ha tagliato i finanziamenti all'Italia per la Torino-­Lione e per il tunnel del Brennero, perché a Bruxelles ci ritengono incapaci di realizzare le grandi opere del trasporto ferroviario. Quei fondi saranno trasferiti molto probabilmente ad altre nazioni europee in grado di decidere, di progettare opere con un'ottica di medio - lungo periodo, e di sostituire alle chiacchiere interminabili i fatti concreti. Da anni l'Italia è infatti nella più totale paralisi decisionale. Le grandi opere infrastrutturali di cui il Paese ha bisogno sono ferme, e vengono rispolverate solo nei disegni tracciati a pennarello da Vespa a «Porta a Porta» durante le campagne elettorali. Poi più niente, per altri cinque anni. A Napoli e a Palermo l'immondizia selvaggia è riesplosa per le strade e la gente è tornata a strillare per la puzza con le istituzioni locali paralizzate per la mancanza di soldi per pagare la raccolta e lo smaltimento della "munnezza". Nei mesi scorsi la Corte europea ha condannato l'Italia per inadempienza nel risolvere l'emergenza rifiuti in Campania. Il Commissario UE per l'Ambiente ha giudicato insufficienti le misure messe in atto dall'Italia (il cosiddetto «miracolo» e Bertolaso gli ha risposto di farsi gli "affari suoi") per risolvere il problema rifiuti, e si profila una nuova condanna che comporterebbe oltre al taglio dei fondi europei per i rifiuti (già effettuato) anche pesantissime sanzioni pecuniarie. In Italia la pressione fiscale ha raggiunto oggi il livello più alto mai riscontrato nel Paese, il 43,2% del Prodotto interno lordo. Se si calcolano anche i 120 miliardi di euro di Pil sommerso (e quindi non tassato), le tasse che gravano sugli italiani sono oltre il 50% di quanto viene oggi prodotto. Siamo cioè i più tassati in Europa. Le promesse di nuove aliquote e di una riduzione delle imposte sono rimaste tali, e il governo non ha mai mosso un dito per realizzarle. La pesantissima tassazione si traduce pertanto in un depauperamento degli stipendi, contrazione dei consumi, blocco delle imprese e aumento della povertà del paese. Noi cosa facciamo ? Ci preoccupiamo delle "ciulatine" del Premier invece di spingerlo, come si dovrebbe fare, se fossimo in un paese civile, a FARE invece di chiacchierare inutilmente. Oggi si chiacchiera a destra, si chiacchiera a sinistra e i poveracci stanno sempre peggio. In una sola cosa pare vadano daccordo i nostri parlamentari nel confermarsi la pensione dopo aver esaurito una sola legislatura.

6 commenti:

  1. Quando una persona è succube della propria idea non sente ragione e non ha più senso critico... Come potrebbe una persona di buon senso non accorgersi delle figuracce che fa all'estero, delle bandane, del conflitto d'interesse in ogni campo, delle barzellette, delle corna, del processo breve, delle leggi ad personam, della difesa della famiglia (dopo tre matrimoni), della mancata lotta all'evasione fiscale, dell'invito al lavoro nero, delle escort.........senz'altro dimentico tantissime altre cose.

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  2. Credo che questo personaggio sia la nostra vergogna più ingiustificabile. Delle sue discutibili scelte di vita non potrebbe fregarmene di meno se non fosse che tal signore mi rappresenta, mio malgrado, agli occhi del mondo. Questa cosa mi fa incazzare di brutto, non puoi sapere quanto. Troverei corretto che si dimettesse, così,lui potrebbe fare la vita che gli aggrada(e nessuno avrebbe niente da dire sul privato), e noi stare più concentrati sui veri problemi del Paese.

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  3. Ma purtroppo, di sua iniziativa non si può dimettere, visto che andrebbe direttamente in galera. Non dimentichiamo un'altro fatto emblematico, portato alla luce da Annozero: le dimissioni forzate di quel sindaco di un paese campano che, per aver saputo rendere virtuoso i l suo comune, è stato rimosso senza indugi. Bel governo che, come moltissimi altri, non mi sento di aver meritato.

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  4. Che dici, si stanno risvegliando quelli che lo hanno votato per anni e magari lo adorano pure - spero per loro a pagamento?
    Dal 1994 si è rivelato per quello che è ed è sempre stato: un venditore di padelle porta a porta.

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  5. il paese sprofonda e lui ride, fa festini e ci prende in giro...

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