08 giugno 2010

Roberto Saviano

Guardatelo bene, quest’uomo. E diffidate di chi tenta di denigrarlo o, peggio, di farlo tacere: con il piombo delle pallottole o con quello della censura. C’è chi vuole togliergli la voce. Chi lo chiama eroe di carta. Ma Roberto Saviano è, suo malgrado, un eroe e basta. Ha un’unica arma: la parola. La parola che ha permesso a molti di noi di entrare nel mondo intriso di sangue, di silenzi e di misteri della Camorra: dentro un Sud che da tempo non è più governato dallo Stato. La parola ha dato a Saviano anche popolarità e ricchezza. Ma gli ha tolto la vita: perché essere minacciati di morte e vivere sotto scorta 365 giorni su 365 non ha nulla a che fare con la vita. I libri di Saviano (tradotti in 53 Paesi del mondo) hanno reso i cittadini più informati, più consapevoli. Ma lui ha pagato il prezzo più alto: ha rinunciato alla giovinezza, alla spensieratezza, agli affetti. Nella sua esistenza, nulla somiglia a ciò che riempie di normalità le nostre giornate. “Spesso - dice - mi si chiede come sia possibile che delle parole possano mettere in crisi organizzazioni criminali potenti. In verità ciò che spaventa è che tutti possano d’improvviso avere la possibilità di capire come vanno le cose. Avere gli strumenti che svelino quel che sta dietro”. E’ in questo “tutti” e in questo “dietro”, la chiave del suo più grande successo, che è dolorosa missione quotidiana, testimonianza dal fronte della verità indicibile, maieutica per un’Italia cloroformizzata da una Tv che rappresenta troppe volte uno scenario inesistente, lontano dal Paese reale

4 commenti:

  1. Solo l'Italia riesce a creare miti su persone e cose che semplicemente grazie a una grande, grossa, enorme pubblicità diventano, appunto, delle icone pop da autografi, lacrime e quant'altro. Ma vi rendete conto di quante persone/libri ci sono da anni in commercio su questi argomenti? Uno scrittore può piacere, ma rendergli omaggio come eroe nazionale, questo NO. Chi pensa che Saviano abbia fatto qualcosa, forse non si rende conto che ci sono persone che hanno agito, veramente, per fare qualcosa. Falcone e Borsellino per citarne due. La mafia esiste, lo sappiamo . Non creiamo idoli per nulla.

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  2. Saviano eroe? Non lo so... Se la mafia vuole ammazzarti LO FA, anche se hai la scorta . Non condivido assolutamente il manto profetico che questo ragazzo ha deciso di indossare e non capisco la scelta di portarlo in giro per l'Italia. Non è questione di non voler parlare di certe cose, come dice Berlusconi, è che non possiamo continuare ad andare in giro a dire al mondo di quanto siamo mafiosi e di quanto fa, solo schifo questo Paese.Lo sapevamo anche prima di Saviano. L'Italia ha bisogno soprattutto di dignità e rispetto.

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  3. Gran giornalista, che ha scavato in un ambiente rischioso, riportandocelo fedelmente nel suo libro... Mi ricordo poi alcune frasi dette da Saviano recentemente, che sono esemplificative di cosa è diventata la mafia oggi. «Il boss - avverte rivolto a chi ha solo una vaga idea di cosa sia la mafia - è un IMPRENDITORE che usa il crimine, non è un CRIMINALE che diventa imprenditore».

    «Dalla crisi le organizzazioni criminali ricavano un enorme potere perché questa ha messo in ginocchio molte istituzioni finanziarie e i soldi del narcotraffico sono entrati in molti istituti di credito che avevano bisogno di liquidità. Questa cosa può non creare problemi nel breve termine, ma quando ci sarà la ripresa, quei soldi determineranno le scelte che queste banche dovranno prendere, ad esempio quali imprenditori finanziare e quali no». Dopo aver visto Gomorra, io non mi fermo più per strada ad acquistare quella frutta che ti viene venduta a cassette...

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  4. rischierà anche per le sue idee ? Ma sapete almeno chi è Saviano ? Che idee ha ? Ha solamente scritto un libro raccontando qualche malaffare della camorra, inventandosi la metà delle cose poichè non ne ha mai rilevate le fonti e usando leggende metropolitane, ormai è ovunque , la prossima volte lo inviteranno anche alla comunione del figlio del mio verduraro di quartiere.

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