13 gennaio 2014

Chieti - LA FRANA IN VIA CARLO MADONNA

E’ trascorso più di un mese dalle grandi piogge di inizio dicembre 2013. A Chieti, via Carlo Madonna, è una traversa di Via Asinio Herio, distante pochi metri dalla cattedrale di San Giustino, è ancora bloccata per uno scivolamento della terra dal ripido pendio. Su questo ripido pendio sono stati piantati anni fa, tanti alberi, i pini. Il pino è un albero di grosse dimensioni che cresce molto in altezza.  Anche il tronco ha un diametro considerevole e le radici non affondano nel terreno, ma escono fuori, quindi non è affatto adatto da piantare in pendii scoscesi. Ho notato che nel piantare questi alberi, si era cercato di usare una tecnica di bioingegneria che però non ha portato benefici quando doveva servire, la frana. Infatti, nel terreno sono riconoscibili tronchi di albero e travi. Per prevenire le frane da scivolamento, ci vogliono alberi con radici lunghe che mantengono compatto il terreno. Le radici degli alberi e la vegetazione, infatti, trattengono e ancorano il suolo. Ora, l’amministrazione comunale deve risolvere il problema con un investimento di pochi euro, anche per dare sicurezza ai cittadini. Il suggerimento è quello di rimuovere i pini e ripiantarli, per esempio, in un vivaio. Però, se la spesa non vale l’impresa, questi pini si potrebbero vendere, perché è un legno richiesto per realizzare mobili per arredi rustici. Sono soldi che entrano nelle casse comunali e che in questo periodo non fa male. L’ambiente non ne soffrirà, perché saranno ripiantati altri tipi di alberi e gli ambientalisti non se ne facciano una ragione, per polemizzare. Per prevenire le frane, gli smottamenti e consolidare pendii e scarpate, affinché non devastino il territorio, ci sono alberi e piante le cui radici si sviluppano considerevolmente in profondità e che forniscono un contributo diretto e gratuito alla difesa del suolo contro l’erosione, che continua a distruggere. Si possono piantare: IL BAMBU’che fra le altre cose non appesantisce il terreno. Il suo carico è contenuto. LA GINESTRA, una pianta che viene amata da tutti. Con la bellezza di un’infinità di fiori gialli e con il delicato profumo, accoglierebbe i cittadini e turisti creando un bellissimo quadro. L’ACACIA è un albero di rapida crescita, con fiori bianchi a grappolo e profumatissimo. L’EUCALIPTO - LA ROBINIA IL VETIVER è una pianta erbacea che bonifica rapidamente i terreni. La Banca Mondiale la definisce come “la più promettente tecnologia verde contro l'erosione”. Le radici del Vetiver sono profonde fino a 5 metri e rinforzano qualsiasi terreno. Via Carlo Madonna è una strada poco frequentata, viene utilizzata come una opportunità per parcheggiare le auto, ma c’è anche l’ingresso dell’Area Attrezzata per lo sgambamento dei cani, inaugurato due anni fa e che ora ho trovato chiuso, non conosco il motivo. Penso che questa strada resterà chiusa per lungo tempo.

Scritto da Luciano Pellegrini
Le foto sono al link: LA FRANA

4 commenti:

  1. sempre le stesse storie a Chieti. Di frane se ne vedono spesso quando ci sono pioggie un pò fuori dalla norma in quanto la città è a grave rischio idrogeologico.In alcuni punti, i più pericolosi (vedi Via Maiella)sono stati fatti dei muraglioni di tenuta in cemento armato per prevenire gli smottamenti, ma io sono talmente convinto della loro inutilità che c'è sempre il rischio che crolli giù la collina e trascini a valle la parte denominata "Civitella". Il discorso delle piante sbagliate lo si dovrebbe fare all'assessore interessato, quello che ci ricorda cosa il comune fa (quando ripara una buca in una strada o quando cambia le lampadine in un'altra, spesso sul blog Chieytiscalo.it - per avere visibilità) ma si dimentica spesso di dirci cosa il comune non fa o dovrebbe fare.

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  2. Ricordatevi cosa ha detto l'assessore dopo aver quantificato tutti i danni: "E’ chiaro che, senza un dovuto riconoscimento, tutti i Comuni, compreso il nostro, avranno grandissime difficoltà per ripristinare e sistemare tutto il necessario considerando, altresì, che i danni potrebbero anche aggravarsi”............. questi vogliono i contributi "calamità" da non credersi, tutto gratis senza spendere neanche un soldo di tasca del comune... Aspettiamoci di vedere questa strada interrotta per sempre!!!!! magari in attesa dei militari del Genio mandati da Roma...

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  3. ma insomma, per qualche metro cubo de terra da portà via!
    Con tutte le ore de cassa integrazione che paghiamo a lavoratori le cui fabbriche non riapriranno mai più, ma ve pare una cosa logica?
    Speriamo che all'estero non leggano, altrimenti non ci prestano più un euro

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  4. Sull'ambiente si parla tanto ma alla fine si fanno sempre scelte sbagliate. Forse perchè è troppo semplice piantare le giuste piante: meglio spendere un sacco di soldi in consolidamenti con muraglioni di cemento dove è più facile intascare mazzette...

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