21 marzo 2012

Chieti - Il gioco che crea dipendenza


Voi ditemi se si può arrivare a tanto o se il fenomeno è limitato solo alla stupidità umana in questo particolare periodo di crisi economica e e sistenziale degli italiani costretti a subire aumenti indiscriminati di benzina Iva e quant'altro necessario a far cassa ed a evitare che l'italietta vada in malora. Un lavoratore si era giocato 200 euro alle slot machine e non sapendo come giustificarsi con la moglie, ha tentato la carta della disperazione: ha simulato la rapina, denunciando ai carabinieri di essere stato derubato da tre magrebini che lo avevano minacciato con un coltello. Ma i militari non gli hanno creduto. Messo alle strette, ha confessato. Oggigiorno, purtroppo, casalinghe, pensionati, studenti, sono sempre di più le persone a rischio dipendenza dal gioco d'azzardo. Frutto della continua diffusione delle slot machine che non si trovano più solo nei casinò, ma anche nei tabacchini e nei bar. Non solo. Non si possono sottovalutare i giochi on line, dai social network ai giochi specializzati e crescono a dismisura le opportunità per giocare sul web. Ci sono donne che passano interi pomeriggi a giocare su internet dimenticandosi anche i mestieri di casa. Sempre di più e senza barriere né limitazioni i giochi proliferano. Per mettere un freno a questo fenomeno andrebbero messi dei "paletti", toglierle dalla circolazione o metterle al bando in alcune zone non è la soluzione migliore, servono iniziative più incisive. Meno ce ne sarebbero oggi in giro più bassa sarebbe la probabilità che la gente ci giochi e bisognerebbe cercare di migliorare innanzitutto i locali: attualmente con le luci soffuse e i suoni accentuati favoriscono l'isolamento dei giocatori, mentre dovrebbero essere dei luoghi maggiormente riconoscibili. Con la continua diffusione di macchinette e sale da gioco sono sempre di più le persone che rischiano di cadere nella trappola del gioco d'azzardo. C'è da dire che più sono le possibilità di giocare più alta è la probabilità che le persone a rischio dipendenza incappino nel problema. Oltretutto in questo periodo così delicato dal punto di vista economico, le persone cercano di trovare guadagni facili giocando alle macchinette. I giocatori appartengono a tutti gli stati sociali e si va dalla casalinga con problemi economici, che prova a guadagnare qualche soldino prima di andare a fare la spesa, al pensionato che spera di migliorare la sua situazione e arrivare tranquillamente a fine mese, al lavoratore che sperava di andare in pensione e, deluso, si ritrova a giocare al bar sotto casa. Non dimentichiamo poi i ragazzini soli , che finiscono a giocare on line. Un fenomeno trasversale, che si diffonde a macchia d'olio e se non ci si mette rimedio a livello comunale non potrà che creare grossi problemi. Il gioco d'azzardo legalizzato rappresenta il 4% del PIL nazionale. Un fiume di denaro immenso che entra nelle tasche dello stato, in questo caso, ladrone, rimpinguandone le casse sempre vuote, ma che al lungo termine le conseguenze sociali saranno devastanti. Il fenomeno, basta guardare, al mattino quando si sta prendendo il caffé, l'affollamento e l'accanimento che c'è intorno a queste macchinette, per giustificare il meritato conio della definizione ad esso dato ad hoc: ludopatia.

nonnoenio


17 commenti:

  1. ma VIETARLE DEL TUTTO ste cavolo di slot machines no eh?

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  2. Chi c'è ancora che ha il coraggio di dire che le slot-machines e i vari giochi d'azzardo non sono un problema sociale? Come mai nonostante ciò c'e chi si adopera per far aprire sale-gioco mangiasoldi? Smettiamola di difendere la finta libertà individuale! Essa è una banale scusa per lavarsene le mani! Amministrazioni: battetevi per il bene dei cittadini voi che rappresentate! Il benessere, non solo economico, di noi tutti, vostri "datori di lavoro", cio' dovrebbe starvi a cuore quasi quanto quello dei vostri figli.Fregatevene dello stato, dichiaratele fuorilegge dappertutto.

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  3. Con tutte le rinunce che ognuno di noi, perlomeno molti, devono fare, come si può pensare a spendere soldi in quei luoghi e giochi infernali?

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  4. che lo stato ne lucri pesantemente é davvero scandaloso

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  5. che fesso desso dovrà spiegare pure la denuncia alla moglie, oltre che i soldi persi alle slot... che testa ?

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  6. @Luana

    ormai è una società priva di valori e orgoglio è piu' semplice incolpare gli altri , soprattutto gli extracomunitari piuttosto che affrontare da uomo la realtà... è una vergogna...

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  7. Ho un cugino con questo problema. Un disastro davvero.

    Un bacione e buon giovedì!

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  8. Ma vi rendete conto che c'è gente debole che rovina se stessa e la propria famiglia? Questo tizio, debole e codardo, va assistito e curato, così come tutti quelli che frequentano questi posti RUBA-SOLDI. E voi che giocate in queste sale: SVEGLIATEVI!!! ma la volete smettere di farvi fregare?

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  9. Ciao Enio e buona giornata. Personalmente, sono propenso a pensare che il fenomeno, non nego drammatico, sia da imputare alla stupidità umana. Il perché, è presto detto: se è pur vero che la "crisi" fa fare di tutto, è anche vero che tentare la fortuna sfidando milioni di combinazioni e probabilità, è da stupidi. Penso che "giocare" per tentare la fortuna, sapendo che le probabilità di vincere siano prossime allo zero, sia umanamente comprensibile. Chi, per esempio, non tenterebbe di investire un paio di euro per quella schedina del superenalotto, sperando nella vincita milionaria? Lo farei anche io ma sapendo bene che i miei problemi economici non posso pensare di risolverli in quel modo! Chi, invece, punta su quel sistema, sulla "fortuna" come mezzo per cambiare il proprio destino, magari giocandosi l'intero stipendio, è uno stupido, un folle.

    Il destino, semmai, dovrebbe essere cambiato ribellandosi a questo "sistema" che ci sta trasformando in tanti miseri schiavi, succubi di un potere oscuro e sempre più devastante. Invece, assistiamo senza muovere un dito allo stravolgimento delle nostre vite, nel presente e per il futuro.

    E' stupido anche confidare nel "sistema" per mettere un freno a questo fenomeno. Come hai giustamente segnalato... il sistema ci "guadagna" un fiume di soldi. Ci facciamo dissanguare dallo Stato con tasse sempre più alte e, in più, diamo quei pochi spiccioli che ci rimangono sempre a quello Stato, attraverso le macchinette in questione.

    Come tutto quello che sta avvenendo in questo momento, non è da altri che può arrivare la soluzione ma dal nostro impegno a ribellarci, in maniera attiva, a tutto questo.

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  10. @Carlo

    giocare qualche schedina una volta ogni tanto non è che sia un male, ma buttare lo stipendio dentro una macchinetta è un dramma. Siccome il numero delle persone che gioca, sopratutto in questo "triste" periodo è in continuo aumento, chi è preposto a preoccuparsi di questo fenomeno sta cercando qualche piccolo rimedio.Cancellarle dalla faccia della terra non si può, si ridurrebbe lo "sporco" incasso allo Stato.Si cerca in alcuni casi di sensibilizzare il bar (qualcuno che non vuole casino c'è o le ha levate), di farle mettere nei bar che non risiedono in centro storico(scarsi risultati)oppure eliminarle nei pressi di una scuola(in questo caso la motivazione ha spinto qualche bar a toglierle), ma il fenomeno è talmente esteso che fatti pochi chilometri le macchinette riconpaiono più voraci che mai.Come ti dicevo è diventato un fenomeno sociale e come tale (malattia) andrebbe trattato magari agendo sulle vittime(i giocatori)

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  11. E'surreale quella storia di Verbania, che il sindaco ha vietato i videopocker di mattina e il tar l'ha multato! un paradosso all'italiana!

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  12. toglieva introiti allo Stato... te ne vuoi fregare se i poveracci si giocano in una giornata magari lo stipendio...

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  13. E' un fenomeno davvero preoccupante.
    Ci sono famiglie rovinate da questa piaga sociale.
    E lo stato reclemizza questa dipendenza mettendo in fondo l'avvertenza "giocate in modo responsabile".
    Sarebbe come dire a un drogato: "Qui c'è una montagna di droga a tua disposizione ma prendine poca"
    Il vero problema è che davanti ai soldi il problema sociale diventa insignificante.
    A presto.

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  14. @Holyriver

    Ho fatto un test sul campo tra slot e bingo, dove la dipendenza regna sovrana. Cinquanta euro: a un impiegato serve un giorno di lavoro per guadagnarli. A me ieri è bastata meno di un’ora per “bruciarli” al gioco. Non certo un record: se mi fossi fermato alle slot, avrei potuto chiudere la partita in 5 minuti, visto che le più avide digeriscono fino a 200 euro in un colpo. Così ho “differenziato” con Win for life e Bingo il mio investimento. Fallimentare. Credetemi se si elimina il controllo della ragione uno viene preso da un'euforia suicida e continua a giocare fino a quando mettendo la mano in tasca non trova più un soldo... è come una droga e pertanto io consiglerei il loro ostracismo...

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  15. Gioco e scommesse, cresce la dipendenza
    mezzo milione di malati oggi in Italia e 6mila sono già in cura Il ministro annuncia terapie gratuite, ma da oltre un anno i Serd pubblici seguono migliaia di giocatori compulsivi, soprattutto casalinghe e giovanissimi. Il nostro è l'unico paese dove la crisi economica ha fatto lievitare il fenomeno...

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  16. @Kylie

    I sindaci alleati contro le slot machine. Mentre aumenta il numero dei Comuni che decidono di limitare la diffusione delle sale giochi, chi lo ha già fatto non si sente minacciato dalla sentenza del Tar che ha "multato" il Comune di Verbania con 1,5 milioni di euro di risarcimento, dopo che l'amministrazione aveva bandito l'uso dei videopoker al mattino.Interferire in una normativa di competenza dello Stato espone a richieste di risarcimento.I sindaci stanno combattendo una guerra impari contro uno Stato che fa', in questo modo, 60 miliardi di incassi l'anno, il doppio della manovra Monti. Piace l'idea di un sistema premiale per i bar liberi da slot. Una cosa intelligente, da fare con le associazioni di categoria perché nel valore sociale d'impresa dev'esserci la salvaguardia della salute pubblica. Vedere persone disperate presentarsi ai servizi sociali e al Sert è un campanelllo d'allarme molto forte.

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  17. La piaga del gioco é devastante e....alimentata dallo stato

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