11 marzo 2012

Chieti - I mutui agevolati e la Casta dei politici


Certo che ne hanno di faccia tosta, oggi, questi politici, a volte credono di vivere sull'Olimpo! Ora s'inventano anche la mozione di sfiducia, per intelligenza stoppata dal loro segretario, nei confronti di un ministro, un tecnico, che definisce, fuori onda, la politica uno schifo. Ma scusate, sapete quanti cittadini la pensano allo stesso modo? E quanti giovani si disinteressano oggi della politica proprio perché la credono uno schifo? A volte penso che un governo tecnico ogni tot di anni servirebbe proprio (anche per fare venire allo scoperto i tanti privilegi accumulati dai "poco onorevoli" che dovrebbero governarci). Forse imparerebbero ad agire veramente (pur con gli errori, dovuti in parte al risultato di anni di malgoverno), nel bene comune. Direi che un governo tecnico potrebbe starci bene ogni tanto anche nella nostra Regione. Si finirebbe forse di sprecare denaro pubblico in maniera inutile e con gli appalti pubblici dove si gioca sempre al massimo ribasso. Signori miei, tanto rumore per nulla. Lusi ammette candidamente di aver sottratto soldi al suo partito, la Margherita, e che non può e vuole fare nomi dei suoi "complici" altrimenti salterebbe tutto il Centro Sinistra. Noi siamo ancora qui a sperare che la Casta venga sconfitta e che un minimo di legalità e onestà venga ripristinato nei "piani alti" del potere. Si sono scritti libri, articoli che descrivevano l'indignazione del "popolino bue" per la casta e i suoi privilegi, ma questa al pari di quella indiana è intoccabile, tetragona, inamovibile, qualche sforbiciatina qui e là e niente più. Intanto mentre gli imprenditori continuano a suicidarsi, solo ieri due, perché non riescono ad ottenere un prestito bancario, si scopre che gli onorevoli accedono a mutui con tassi irrisori, dell' 1,57%. E fa impressione vedere l'ex presidente del Senato Franco Marini che, con la giornalista che lo interroga in proposito, perde il suo aplomb istituzionale e risponde con lo sgarbato classico dei potenti: «si faccia gli affari suoi!». Nell'Italia delle più assurde sperequazioni retributive, le sorprese non finiscono mai. Risulta così difficile spiegare perché un commesso del Senato percepisca uno stipendio quattro volte superiore ai miseri 1.780 euro netti del direttore generale della Galleria degli Uffizi di Firenze, responsabile dei maggiori tesori dell'arte italiana.

nonnoenio

8 commenti:

  1. Tutti i partiti della maggioranza perdono voti. Consensi che non vanno all'opposizione, ma che si traducono nel non voto, nell'astensione, nello stare a casa non per scelta ma per delusione. E intanto le piazze si riempiono, i toni si accendono, si implora il salvatore, colui che farà piazza pulita e rigenererà tutto. Certo, l'irresponsabilità dei politici che non si accorgono di ballare sul Titanic che affonda, non aiuta a dare risposte. Né il vuoto di contenuti della politica che si dibatte nel Paese, tutta autoreferenziale, incomprensibile alla gente, presa a fronteggiare ogni giorno la concretezza della vita.

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  2. abbiamo lasciato correre per troppo tempo

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  3. Io non ho parole... Spesso mi domando se ci sia rimasto qualcuno di onesto e temo che la risposta sia negativa. :(
    La questione mutui mi ha lasciato piuttosto basìto... Come se non ne avessero già abbastanza di privilegi.
    Altra dimostrazione che in Italia a pagare sono sempre i soliti...

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  4. oggi la casta é molto scoperta ma...si può fare l'assalto al palazzo d'inverno?? temo di no.

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  5. ...e chi li ha votati questi campioni? Per questo sono davvero preoccupata.

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  6. Ciao Enio e buona giornaa. Questi, non credono di vivere sull'Olimpo... ci vivono e come! Sfido chiunque ad affermare che i politici, da sempre ma soprattutto oggi, vivono lo stesso pianeta abitato da noi! Personalmente, più che auspicare un governo tecnico, apprezzerei un maggiore coinvolgimento del singolo cittadino nella gestione della cosa pubblica, una partecipazone più attiva alla politica, una scelta dei "rappresentanti" del popolo, non dimentichiamo che sono nostri rappresentanti, più attenta e meno soggetta al personale tornaconto!

    Lo so, anche io vivo su un'altro pianeta... ma se non riportiamo la politica a questo, lamentarci di quello che abbiamo comincia a diventare inutile. Loro, da lì, non schioderanno mai!

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  7. @Carlo

    Noi siamo veramente al ridicolo. Un nutrìto gruppo di senatori, circa 50, del Pdl si son sentiti offesi da una frase, il cui contenuto corrisponde a quello che in realtà pensa la grande maggioranza degli italiani, con la quale il ministro Riccardi esprimeva il suo «schifo» per la strumentalizzazione che spesso purtroppo accompagna l'attività politica. L'usata aggettivazione non era di certo una novità nell'agone politico, perché è stato ricordato che lo «schifo», dal 1994 a oggi, è entrato per ben 97 volte nei titoli politici, avendone, tra l'altro, fatto uso i vari Calderoli, D'Alema, Speroni, Storace, La Russa, Rutelli, Brunetta (Questa sinistra mi fa leggermente schifo); e ovviamente, non poteva mancare, tra coloro che si possono vantare di simil florilegio, il nostro cavaliere che, travolto dal ciclone Ruby, parlò di uno «schifo» con finalità eversive, da parte dei suoi nemici dichiarati: i giudici. E chissà dov'era la suscettibilità di tal signori, e il loro, si fa per dire, amor di patria, quando il Senatur Bossi faceva le sue note, talvolta deliranti esternazioni, come quella, più becera, dell'uso cui dovrebbe essere destinata la nostra bandiera o quella ultima, con la quale, nel ribadire la sua estrema avversità a questo Governo, che ha perlomeno il merito di aver recuperato un po' di dignità per questo nostro maltrattato Paese, ha prospettato add­rittura un pericolo di vita per il Presidente Monti! E lo sbotto del Riccardi aveva anche una ragion d'essere in quanto era avvenuto poche ore prima, quando il segretario del Pdl Alfano aveva fatto sapere che non sarebbe andato all'incontro fissato con Monti Bersani e Casini, per parlare dei vari problemi sul tappeto, tra cui anche quelli della TV e della Giustizia, motivando nel senso che il Governo non doveva occuparsi di tali due ultime questioni.

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    1. Ed infatti, noi siamo un Paese ridicolo! Lo ha confermato l'angelino nazionale proprio ieri quando ha detto che il loro appoggio (Pdl) al Monti non è in discussione e che è totale in "opere e omissioni". Le opere, sono i provvedimenti approvati e condivisi che si traducono in un mazzo tanto che stanno facendo a noi. Le omissioni sono i rifiuti al confronto sugli argomenti che riguardano i loro interessi, che non si possono toccare!

      E noi, pensiamo ancora che non ci sia una maggioranza italiota capace di votarli, sti signori, magari dopo aver trasformato logo e nome del Pdl?

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