17 febbraio 2011

Par Condicio ?

Venerdì 11 Febbraio i quotidiani hanno riportato la notizia di una lapide danneggiata a Torino posata in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo Giuliano- Dalmata. A Chieti il 3 Novembre 2009 stessa sorte subì una lapide posata in memoria dei caduti nei campi di concentramento, creati anche nella città. Shoah (in lingua ebraica שואה), significa "desolazione, catastrofe, disastro". Questo termine venne adottato per la prima volta, nel 1938, dalla comunità ebraica in Palestina, in riferimento alla Notte dei cristalli (9-10 novembre 1938). Da allora definisce nella sua interezza il genocidio della popolazione ebraica d'Europa. Ciò spiega come la parola Shoah non sarebbe sinonimo di Olocausto, in quanto la seconda si riferisce allo sterminio compiuto dai tedeschi nei confronti di ebrei, comunisti, Rom, testimoni di Geova, dissidenti tedeschi e pentecostali, mentre la prima definisce solamente il genocidio degli ebrei. (da Wikipedia). Foiba è il termine con cui, in Venezia Giulia, si indicano i grandi inghiottitoi (o caverne verticali, o pozzi), tipici della regione. Il termine "foibe" (al plurale) è oggi comunemente associato agli eccidi commessi dai partigiani jugoslavi comunisti durante e subito dopo la seconda guerra mondiale .( da Wikipedia) Le FOIBE sono state dimenticate per circa 60 anni e solo nel marzo del 2004 fu istituito il



giorno del ricordo per ricordare questo eccidio. Dal 2005 la giornata del 10 febbraio è dedicata alla commemorazione dei morti e dei profughi italiani. La data del 10 febbraio ricorda il trattato di Parigi siglato nel 1947 che assegnò alla Jugoslavia il territorio occupato nel corso della guerra dall'armata di Tito. Un po'’ di storia Terminato il conflitto, molti militanti comunisti italiani collaborarono con il governo jugoslavo e molti ebbero un ruolo attivo nelle repressioni. Va detto che le scelte dei comunisti italiani (spesso tacciati di "tradimento") furono coerenti al loro internazionalismo, secondo il quale l'affermarsi del comunismo era un valore moralmente superiore a quello di patria e di nazione. Vi fu inoltre il silenzio del PCI che non aveva interesse a evidenziare le proprie contraddizioni sulla vicenda e le proprie subordinazioni alla volontà del comunismo internazionale. Tutto ciò non è successo nel ricordare lo shoa Il "GIORNO DELLA MEMORIA" che viene celebrato ogni 27 gennaio, dal 2010. Il 27 gennaio del 1945 furono aperti i cancelli di Auschwitz, il campo di concentramento e di sterminio costruito dai nazisti nella Polonia occupata, dove persero la vita oltre un milione di ebrei, tra cui molte migliaia di ebrei italiani. Purtroppo la nostra bella Italia è afflitta da persone che a livello delinquenziale devono distruggere, e così si divertono. A Chieti se la sono presi con gli ebrei, a Torino con gli italiani nelle foibe. Queste due ricorrenze fanno parte della storia. Non dobbiamo dimenticare e dovremmo partecipare uniti, senza faziosità, senza rancori, senza tessere partitiche, ad ambedue le cerimonie. Così non è…purtroppo!

Scritto da: Luciano Pellegrini

3 commenti:

  1. c'è solo d'augurarsi che simili atrocità non debbano più verificarsi in futuro. Gli slavi purtroppo sono recidivi, prima hammo ammazzato tanti italiani gettandoli vivi nelle foibe per terrorizzare la popolazione e costringerla a scappare. Ultimamente hanno commesso atrocità simili contro chiunque avesse una razza e ciultura diversa dalla loro, in una guerra durata diversi anni... i comunisti e i fascisti differiscono solo per quantità di morti, la qualità è la stessa purtroppo...

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  2. Molti non sanno neppure cosa sono le foibe.
    Io non sopporto proprio questi atti di inciviltà.

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