Se uno va in un giorno qualsiasi, nonostante da mesi la Scala Mobile sia ferma, in Piazza San Giustino a Chieti, oltre allo scempio della Piazza più rappresentativa della città trasformata in un enorme garages di macchine a cielo aperto, avrà notato queste due sculture poste all'ingresso della Cripta della Cattedrale, una a destra e l'altra a sinistra. Una caratteristica contraddistingue queste statue, l'incuria in cui versano e nè la Curia, nè il Comune se ne occupano da decenni e pertanto un loro restauro e oggi alquanto inprobabile. La statua di sinistra ormai è bicolore, bianco sporco sul corpo, con la parte superiore annerita dalla intemperie. E' bella imponente e sorridente, guarda verso il cielo felice, forse perchè nonostante tutto conserva tutte le sue parti.
La statua a destra di chi guarda, ha un'aspetto e un atteggiamento triste, ha gli occhi chiusi, sembra che dorma con un'espressione del volto contrita, come se patisse qualche malessere oscuro; ha anch'essa il corpo bianco sporco e la parte superiore annerita da anni e anni di intemperie, ma a differenza dell'altra ha tranciate ambedue le mani, (vedi foto sopra) Vuoi vedere che oltre al mancato restauro è per questo che ha quell'aspetto triste ?
l'incuria per le cose belle della nostra città è tale che non ci si può credere ed è già tanto che queste due statue non siano state ricoperte, per sfregio, con scritte blasfeme o disegni osceni. Ci lamentiamo che i turisti non vengono a visitare la nostra città, ma noi cosa facciamo per invogliare le loro visite. C'è una statua di legno che rappresenta la TRINITA' confinata nella chiesa di San Domenico, cosa si aspetta a riportarla nella sua sede naturale la chiesa della TRINITA' ? Che qualcuno la "bonifichi", essendo lei di legno, dai tarli che albergherebbero al suo interno... c'è solo da augurarsi, mi diceva il curato, di non vederla dissolversi in un "mucchio" di segatura...
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