30 maggio 2014

Chieti - PINI E CIPRESSI ABBATTUTI A CHIETI SCALO


Da alcuni giorni nella città di Chieti si è progettato “un raptus” per tagliare gli alberi. Sette cipressi alla scuola media Mezzanotte e cinque pini su viale Abruzzo, ambedue i tagli a Chieti scalo. Il WWF teatino e il Co.N.Al.Pa - Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio hanno diffuso un comunicato stampa, sul quotidiano “Il Centro” del 29 Giugno,meno male. Per il resto la notizia è rimbalzata solo sul social network. Da notizie che ho raccolto, sembra che alla scuola media Mezzanotte gli alberi sono stati tagliati,tutti in buona salute, perché un cipresso si era inclinato e poteva procurare pericolo, ma ci sono altre motivazioni, anche per gli insetti… Un residente che abita a pochi metri dalla scuola, mi ha risposto che saranno tagliati tutti gli alberi, perché pericolosi. E’ anche vero che gli alberi devono essere curati, altrimenti si ammalano, come gli umani. Purtroppo i pini hanno le radici poco profonde che si ingrossano, si riproducono e in superficie rialzano la pavimentazione. Inoltre raggiungono altezze anche elevate, quindi bisogna tagliare i rami più pesanti per alleggerirli e applicare dei tiranti per evitare che cadano, ma tagliare il tronco è davvero l’estrema ratio che non andrebbe mai applicata, per il benessere di tutti.



Tagliando il tronco, automaticamente le radici muoiono. Stessa sorte per i cipressi che sono meno invasivi. Alberto Colazilli presidente del Co.N.Al.Pa - Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio - ha lanciato questo allarme: "Ci sono nuovi nemici dell'Umanità, quelli che eliminano gli alberi ,impedendoci di respirare", sono i Distruttori di Ossigeno. Il taglio di alberi sani e in ottimo stato di salute è solo un danno per la città e per i suoi abitanti. L’amministrazione comunale ha giustificato il taglio perché gli alberi erano malati. C’è una relazione da parte di un agronomo iscritto all’albo o dei tecnici comunali addetti in cui si attesti nei minimi dettagli che c’era una pericolosità sicura di caduta degli alberi? Le foto testimoniano lo stato di salute degli alberi. La forestale dovrebbe intervenire se reputa che l’abbattimento degli alberi aveva un interesse storico, culturale, naturalistico, come previsto dalla legge del 14 gennaio 2013 , n. 10 all’’articolo 7, (Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi). La Repubblica Italiana riconosce il 21 novembre come “Giornata nazionale degli alberi”. Nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, si realizzano iniziative per promuovere la conoscenza dell'ecosistema boschivo, il rispetto delle specie arboree, ai fini dell'equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale. Si studia l'educazione civica ed ambientale sulla legislazione vigente e inoltre si stimolano gli studenti ad un comportamento quotidiano sostenibile, al fine della conservazione delle biodiversità. Con questa iniziativa,ne va di mezzo la salvaguardia del pianeta. La speranza è che si provveda al più presto a piantare altri alberi, affinché si possa ripristinare un ecosistema per gli insetti, i volatili, l’uomo.

Scritto da Luciano Pellegrini
Le foto le trovate ib : ALBERI TAGLIATI

4 commenti:

  1. l'assessore ai lavori pubblici ha emesso un comunicato dicendo che le piante sono state tagliate perchè costituivano un pericolo per il pubblico. Io npn ho msentito mai una fregnaccia peggiore di questa e come me sono in tanti a protestare per un taglio così repentino (al quanto sospetto) di così tante piante nello stesso viale e nello stesso tempo. Il problema è che purtroppo dopo i tagli non si è mai vista una ripiantumazione con alberi più adeguati, accampando la cronica mancanza di soldi per effettuarla.

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  2. Si fa presto a protestare, a criticare che non si curano gli alberi quando il debito galoppa a 100 miliardi di crescita l'anno e non ci sono soldi per una refezione gratuita ai figli dei lavoratori che vanno a scuola.
    In thaja è tutto improvvisazione, estemporaneità, l'ultimo che arriva eletto a caporione vuol lascaire la sua impronta ai posteri.
    Per quanto riguarda le alberature cittadine, andrebbe fatto un regolamento in base al quale mettere a dimora in ogni strada la pianta adatta e più tollerata da tutte le persone allergiche (come me che in questo periodo devo evitare i platani). Ad esempio piante alte 30 metri NON SI DEVONO piantare ai bordi delle strade, ma ad una distanza minima di 30 metri in modo che poi quando per un evento climatico eccezionale, sempre pù frequenti ormai, crollano, non ammazzino poveri automobilisti su cui poi la stampa piagne per 3 giorni.
    Questo perchè la stupidità ha superato col passare degli anni qualsiasi buon senso

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  3. Io soffro ogni volta che vedo alberi abbattuti... Anche nel viale dove abito io ne hanno tagliati tanti perchè erano malati (e molti erano davvero pericolanti). Per fortuna li ripiantano subito così almeno, anche se ci sarà da aspettare qualche anno che crescano, il viale resta un viale alberato...

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  4. in linea di massima le conifere dovrebbero stare lontane dagli edifici, ma alla storia degli alberi malati ci credo poco, è una scusa!

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