18 maggio 2014

Chieti - Votazioni europee del 25 maggio

Ci stiamo avviando verso una brutta campagna elettorale per il Parlamento europèo. All'euroretorica di un tempo, di acritica adesione a tutto ciò che veniva da Bruxelles, si sostituisce oggi una retorica di segno opposto: tutto il male viene dall'Ue. In effetti assistiamo a un rovesciamento della logica europeista dell'Italia. Un tempo si benediva il «vincolo esterno» europeo, convinti che in mancanza di un buon governo a Roma l'unica nostra risorsa positiva arrivava dall'Europa. Oggi Bruxelles rappresenta l'alibi per attribuire tutti i nostri guai nazionali a chi ci «governa» da fuori. Lo slOgan dei grillini e della lega, ma non solo, è l'uscita dall'Euro, non rendendosi conto che bbandonare l'Euro ignifica uscire dall'Ue, l'unico modo giuridicamente ammesso per lasciare la moneta comune. Ma a parte gli Aspetti giuridici, non si dice la verità sulle conseguenze di una cosi radicale decisione di ritorno alla lira: aumento del debito pubblico, fuga dei capitali, alti tassi d'interesse, inflazione e perdita di valore dei risparmi, tanto per citare solo alcune questioni sul tappeto. In altre parole, è necessario rispondere con fatti concreti alla retorica euroscettica.Ciò non significa che nell'Unione europea tutto vada bene e tutto sia da accettare a scatola chiusa. Per rimanere al parlamento europeo, che andiamo a rieleggere, è giusto chiedersi quale sia il suo ruolo e in quale misura ci protegga, dalle decisioni di un Consiglio europeo di capi di governo, che in gran parte sfuggono al suo controllo democratico. O del perché la Commissione, che in teoria dovrebbe essere il «governo» comune, non riesca a scrollarsi di dosso una vocazione eccessivamente burocratica. O ancora perché al di là dei numeri che ci governano, 3% di deficit o 60% di debito, non ci sia anche una più chiara volontà a lanciare politiche di crescita e investimenti, che pure fanno parte degli impegni comunitari. Ma per «cambiare verso» all'Ue ci vuole un paese credibile e capace di essere di esempio agli altri partner in difficoltà. Non dobbiamo infatti mai dimenticarci di essere un paese «fondatore», non per retorica, ma per convinzione. Dobbiamo però riuscire a cogliete questa opportunità di crisi per mettere mano a problemi antichi e a trasformarci finalmente in un paese autenticamente europeo.

nonnoenio

8 commenti:

  1. di questa europa, non ce ne facciamo nulla! deve giungere ad una fine il più presto possibile. Una fine che lasci il posto ad un nuovo inizio di solidarietà tra popoli, di autodeterminazioni di indipendenza, di libertà, di possibilità uguali per tutti, di uguaglianza, di partecipazione, di voglia di unità, di fratellanza, di onestà, di buona volontà. Esattamente il contrario di quello che è oggi.

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    1. purtroppo l'Europa di oggi non è sicuramente quella pensata da De Gasperi , Schuman , Adenauer! questa è un' Europa sprecona , supercostosa, dalla burocrazia elefantiaca, lontana dalla gente, dalle mille e mille leggi spesso inutili e dannose, dominata dalla finanza dei banchieri e speculatori, governata da personaggi che mettono in crisi gli Stati piu'deboli a favore dei piu'forti ecc. L'Europa deve recuperare il ruolo politico, gli obbiettivi per cui era nata e la sobrieta' agognata da De Gasperi.

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  2. Le elezioni europee sono un imbroglio. Servono solo a verificare e a leggittimare l’appartenenza degli euroschiavi. Fate i conti. Da quando siamo in Europa sono peggiorate le condizioni nei posti di lavoro, moltissimi sono andati perduti, le paghe sono state ridimensionate, la disoccupazione è aumentata, il potere di acquisto diminuito, si sono aggiunte tasse alle tasse, l’ immigrazione clandestina e selvaggia è stata favorita, la sanità pubblica è ormai inesistente, le pensioni sono diventate un miraggio e non basteranno per sopravvivere. Siamo noi che abbiamo permesso questo. Siamo noi che abbiamo lasciato entrare il mostro Europa con tutti i suoi demoni servitori. Ora ci viene chiesto, ancora una volta, di incensare i nostri carnefici recandoci a votare, e noi come pecore mansuete destinate al macello ci apprestiamo a farlo. E’ tutto un imbroglio, non cambierà nulla in meglio !! Chi ha il Potere nelle mani vuole farci solamente fuori tutti, questo è l’ unico vero progetto delle Caste. Il progetto è allevare il bestiame umano e mantenerlo il più ignorante e degradato possibile, per poterlo ridimensionare e poi sfruttare a piacimento.

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    1. però devi anche convenire che siccome nulla si crea e nulla si distrugge, se a tanti è andata decisamente male a molti altri invece è andata assai meglio, Vai a vedere quanto quatambiavano i caporioni sia pubblici che privati al tempo della lira e guarda invece quanto quatambiano oggi.
      I padroni amano avere caporioni belli e grassi per poter circonvenzionare meglio tutti gli altri sudditi.
      Insomma per farla breve un 10% di persone che si fotte un buon 90% di bobbolo contento

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  3. Le tue argomentazioni sono troppo per la massa cerebrale dell'immaginifico ed infatti i bravi circonvenzionatori di incapaci affrontano la campagna parlando di 80 euri in più o di mille euro a tutti i pensionati ed ora anche alle casalinghe, mentre gente un po' più matematica come noi del partito degli under 70.000 prima si preoccupa di reperire le risorse dichiarando anche come.
    Però visto lo scarso successo riscontarto siamo giunti alla conclusione che il bobbolo ama i nani e le ballerine che li circondano e poi decisamente vuole avere dei caporioni ricchi, che quatambiano almeno 240.000 euri annui, per far vedere a tutto il mondo che razza di signori che siamo

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  4. Temo che con i capoccia nazionali che abbiamo non possiamo altro che finire male, sia che restiamo nell'Euro (e nell'Europa) sia che ne usciamo... Purtroppo finora nessuno è uscito dall'Euro e quindi disponiamo solo di teorie su cosa succederebbe se lo facessimo. Quelli favorevoli all'uscita dicono che con la Lira staremmo meglio, quelli che vogliono che restiamo dentro paventano disastri in caso di uscita.
    Io sinceramente non so come schierarmi e farlo solo sull'onda emotiva lo trovo stupido.
    Alla fine mi chiedo se sia poi davvero colpa dell'Euro se oggi stiamo peggio o se sia colpa di chi ci governa unito al non saper contare quanto dovremmo all'interno dell'Europa (pensiamo solo all'effetto di avere Grillo all'europarlamento dopo le cazzate che sta dicendo in campagna elettorale, preceduto dalle barzellette e gaffe del Berlusca e dal cieco servilismo di Monti)

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    1. Beppe Grillo ci crede: il sorpasso del Movimento 5 stelle sul Pd è a portata di mano. Così, dopo 20 anni di assenza, il leader del M5s ha rotto gli indugi ed è tornato in Rai per andare ospite di «Porta a Porta» da Bruno Vespa. Ci è andato, ieri sera, per fare l'ultimo appello tv prima delle Europee; per convincere indecisi e moderati che lui non è «Hitler e neppure Stalin» (gli appellativi che in questi giorni gli ha riservato Berlusconi, mentre Renzi lo ha definito pagliaccio e buffone) e rosicchiare altri voti ai partiti. «Noi stiamo costruendo un sogno per tutti i cittadini onesti, vogliamo mandare via chi ruba, la nostra è rabbia buona e pacifica». L'apparizione in tv ha registrato oltre il 28% di share e quattro milioni di spettatori

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    2. Si continua a confondere l'euro, in quanto moneta, con l'unione europea. Le due cose possono benissimo andare in parallelo e l'Italia, contrariamente a quando scrive qualcuno, non morirebbe ma anzi, ne sarebbe avvantaggiata. Far parte di un progetto europeo (perché è ancora un progetto ed è sperabile che così sia. Se questa fosse davvero l'Europa sarebbe il più grande bidone venduto agli europei) può essere possibile anche con la propria moneta. Non si capisce perché alcuni Stati abbiano optato o abbiano potuto optare per tenersi la propria moneta mentre altri hanno dovuto o devono tenersi un euro che li sta distruggendo. Non è che chi ha tenuto la propria moneta stia morendo. Si è solo salvaguardato ed ha fatto bene, qualora le cose si mettessero davvero male per poterne uscire senza complicazioni; complicazioni che avremmo noi dovendo ristampare nuovamente la lira. Penso siano stati più intelligenti, preparati e cauti di quanto non abbiamo fatto noi. Per il resto, l'uscita dall'euro è possibililissima pur rimanendo, se si vuole, nell'Unione, senza danni. Chi spinge a rimanere, drammatizzando lo scenario, lo fa solo perché cointeressato e pagato per spargere terrore.

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