15 maggio 2012

Oggi sconfitte elettorali e domani "morire" di spread

Ha ripetuto anche troppe volte, come se lo avesse imparato a memoria, che la sconfitta è sua, "personale". E "fa veramente male", ha pure aggiunto Norbert Roettgen, candidato della Cdu visibilmente rintronato dalla batosta presa oggi in Nordreno-Westfalia. Nessun proclama può evitare però ad Angela Merkel di leggere a chiare lettere, nel crollo di dimensioni storiche del suo partito un segnale pesante e pericoloso per il governo tedesco e per la sua linea europea suo rigore dei conti. Alle prossime elezioni anche lei subirà la stessa sorte dei leader europei che hanno dovuto abdicare a causa di politiche sbagliate come è capitato a Zapatero in Spagna a Berlusconi in Italia e a Sarkozy in Francia, senza dimenticare la Grecia sull'orlo del baratro dopo una votazione che ha reso il paese ingovernabile. La serie "morire di spread" era stata avviata tempo fa dall'Irlanda che è stata la prima ad entrare nell'occhio del ciclone. A Dublino il premier del partito repubblicano «Fianna Fail» Brian Cowen non è riuscito ad arginare la crisi che nel 2009 ha condotto il Paese ad una recessione del 10%. Alla fine, un intervento dell'Unione Europea da 85 miliardi di euro ha messo fine alle speculazioni su un possibile default ma non ha salvato Cowen dalle elezioni anticipate dalle quali nel marzo scorso è uscito trionfante Enda Kenny.Tre mesi più tardi, e cioè a giugno quando la crisi dei debiti sovrani era solo un esercizio di stile sui tavoli degli economisti, è toccato al Portogallo affrontare il voto anticipato, anche in questo caso provocato e segnato dalla crisi economica del Paese. Il leader socialista Josè Socrates infatti si era dimesso in marzo di fronte all'impossibilità di attuare pienamente riforme lacrime sangue chieste dagli organismi finanziari internazionali per fermare la corsa degli spread. A giugno il voto anticipato, con la vittoria del centrodestra di Pedro Passos Coelho sullo stesso Socrates. Scelte obbligate, dettate dai mercati. La democrazia forse è già un residuato del vecchio millennio.

nonnoenio

10 commenti:

  1. Mi ricordo quando la Merkel faceva i risolini alle spalle di Silvio, insieme al nano Sarkozi. Ora ridiamo noi. Sarkozi è finito e la Merkel oramai agli sgoccioli. E Silvio che piano piano ritorna a galla. E io godooooo !!!!

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  2. Merkel in difficoltà? Sì, ma non datela per finita

    @Adolfo
    Il livello di analisi politica del tuo commento la dice lunga sul perche' a Silvio non occorrevano particolari doti per apparire un grande davanti ai suoi fans..lasciamolo ad arcore a godersi il suo Milan

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  3. Purtroppo non credo finisca qui per colpa di 'sto cavolo di spread.

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  4. questo continuano a non ascoltare i popoli

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  5. @ernest

    questi più che non ascoltare i popoli tentano di salvare le banche prima di ogni cosa fregandosene dell'impatto che simili misure ha sulla popolazione (disoccupazione, recessione e mancata crescita per tutti)pertanto andrebbero ridiscussi i termini dell'accordo per il "rientro" con l'Europa, allungandolo.

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  6. Una volta c'era hitler che diceva " la Germania sopra tutti" e mandava i suoi eserciti alla conquista del mondo. Oggi in Germania la Merkel pare dire la stessa cosa e invece degli eserciti manda avanti l'economia tedesca. Lei non tiene conto che l'economia tedesca non può fare a meno della "piccola" UE perchè tutto si basa sulle esportazioni e, se è vero che la Merkel guarda ai mercati dell'est, queste esportazioni sono assorbite per la quasi totalità dalla stessa UE e se il rigore economico impostoci della Merkel porta a scatafascio l'intera economiaeuropea, loro a chi potranno poi più esportare? Se prima la Grecia, poi la Spagna, in seguito l'Italia e la Francia dovessero crollare, li seguirebbe immediatamente anche la grande Germania del rigore!!! Questo voto contrario alla cancelliera significa che molti tedeschi hanno capito questo rischio che sta correndo la Germania. In fondo, a pensarci bene, è più la Germania ad avere bisogno dell'UE che l'UE ad avere bisogno della Germania!!!

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  7. Le borse vanno a picco, persi ieri 120 miliardi di euro, una catastrofe, fra un pò discutere del calo di voti della Merkel o di un'uscita della Grecia dall'euro non sarà più un tabù per le autorità europee... certo è che questi fatti hanno gettato scompiglio sui mercati finanziari di mezzo mondo: le borse europee hanno bruciato 120 miliardi, l'euro va a picco sulla soglia di 1,28 dollari e gli spread tornano a far paura, con l'Italia sopra 430 nonostante il buon esito di un'asta di Btp e la Spagna sopra i 490 punti, pericolosamente vicina ai massimi storici... non vedo soluzioni a breve, intanto Monti rallenta soltanto la nostra agonia...

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  8. Ciao Enio e buon pomeriggio. Come più volte affermato dopo il 6 maggio, giorno in cui ci sono stati importanti appuntamenti elettorali di cui, anche tu, ne ricordi uno, ho l'impressione che i popoli europei abbiano cominciato a capire il livello scientifico delle menzogne che fino ad oggi ci hanno propinato, per far passare operazioni di politica economica da veri criminali. La martellante retorica dei conti in ordine, subito seguita dallo spauracchio minaccia di una "fine" uguale alla Grecia, hanno consentito a questa gentaglia di far passate provvedimenti iperliberisti di cui, oggi, noi tutti paghiamo le conseguenze. Hollande, nel recente incontro con la Merkel, ha messo finalmente le carte in tavola, chiedendo di porre un freno a tutto questo, ridiscutendo il fiscal compact ed il sistema di sostegno economico ai Paesi che hanno aderito all'Unione. Speriamo che Robotmonti segua ed appoggi il presidente francese. Oggi, ne sta discutendo con quei tre indegni di ABC. Forse, e sottolineo forse, potremmo avere la fortuna di veder finire questa guerra di spread, un giorno.

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  9. ... e quello che è più interessante è che mentre noi comuni mortali ci lambicchiamo il cervello per capire cosa potrebbe accadere un domani alle nostre vite, mentre in Europa i capi di stato stanno cercando il modo di evitare il crollo definitivo, in Italia i nostri politicanti che fanno?

    In Italia, i nostri parlamentari (leggi Pdl) stanno facendo ostruzionismo alla legge anticorruzione, al fine di evitare le patrie galere al Cainano ed a molti dei suoi amici!

    Politici insuperabili i nostri!!! Infatti, non ce li invidia nessuno.

    Ciao Enio, buon pomeriggio.

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