Venerdi 16 dicembre a Chieti il vento era forte. I bidoni di raccolta della spazzatura rovesciati, rami spezzati, insegne divelte. Sabato 17 dicembre il mattino presto esco per rendermi conto dei probabili danni che le raffiche di vento della notte avevano procurato.
Mi giunge all'orecchio che a Palazzo Martinetti Bianchi, sede del museo d'arte Costantino Barbella, l'imponente cedro del libano visibile al centro del cortile, era stato abbattuto dal vento.
Tutto vero...! A metà altezza il tronco era spezzato. Questo Cedro aveva una bellezza particolare per l'altezza, circa 25 metri, per il diametro del tronco, per i rami . Quindi un albero in buona salute!? Non è così, perché l'interno del tronco è marcio. Per questo motivo non esisteva più la forza per sostenere tutto il peso e reagire alla forza del vento. Il cortile dove questo cedro faceva la sua bella presenza, è molto frequentato dalle persone durante la giornata per gli uffici , per il museo, per il teatro e viene utilizzato anche come parcheggio per le vetture che trovano un posto gratis. La fortuna è stata che questo tronco si è spezzato la notte e solo una vettura parcheggiata ha subito i danni. Meno male! La parte superiore del cedro si è appoggiata sul tetto dell'ala del museo Barbella e dell'ex ristorante Venturini. Il resto dei rami e del tronco hanno occupato una vasta superficie del cortile. Ora cosa si deciderà? Abbatterlo del tutto o meglio curarlo? Speriamo che la forestale e gli esperti agronomi decidano la migliore soluzione, ma se dovesse essere abbattuto bisognerà piantarne un altro! Intanto mi sono recato alla villa comunale per controllare un altro cedro della stessa altezza e diametro. Il vento non ha procurato danni, ma...è sicuro o anche esso è vuoto all'interno?
La villa comunale è molto più frequentata del cortile del palazzo Martinetti Bianchi sia dalle persone adulte che bambini. Quindi è meglio prevenire e controllare per evitare pericoli.
le foto su questo link
https://picasaweb.google.com/110720412816253523394/CedroSpezzato#
Mi giunge all'orecchio che a Palazzo Martinetti Bianchi, sede del museo d'arte Costantino Barbella, l'imponente cedro del libano visibile al centro del cortile, era stato abbattuto dal vento.
Tutto vero...! A metà altezza il tronco era spezzato. Questo Cedro aveva una bellezza particolare per l'altezza, circa 25 metri, per il diametro del tronco, per i rami . Quindi un albero in buona salute!? Non è così, perché l'interno del tronco è marcio. Per questo motivo non esisteva più la forza per sostenere tutto il peso e reagire alla forza del vento. Il cortile dove questo cedro faceva la sua bella presenza, è molto frequentato dalle persone durante la giornata per gli uffici , per il museo, per il teatro e viene utilizzato anche come parcheggio per le vetture che trovano un posto gratis. La fortuna è stata che questo tronco si è spezzato la notte e solo una vettura parcheggiata ha subito i danni. Meno male! La parte superiore del cedro si è appoggiata sul tetto dell'ala del museo Barbella e dell'ex ristorante Venturini. Il resto dei rami e del tronco hanno occupato una vasta superficie del cortile. Ora cosa si deciderà? Abbatterlo del tutto o meglio curarlo? Speriamo che la forestale e gli esperti agronomi decidano la migliore soluzione, ma se dovesse essere abbattuto bisognerà piantarne un altro! Intanto mi sono recato alla villa comunale per controllare un altro cedro della stessa altezza e diametro. Il vento non ha procurato danni, ma...è sicuro o anche esso è vuoto all'interno?
La villa comunale è molto più frequentata del cortile del palazzo Martinetti Bianchi sia dalle persone adulte che bambini. Quindi è meglio prevenire e controllare per evitare pericoli.
Scritto da: Luciano Pellegrini
le foto su questo link
https://picasaweb.google.com/110720412816253523394/CedroSpezzato#
per quanto riguarda la Villa Comunale, io anni fa, ho vidsto un tecnico incaricato dal comune che controllava, tramite carotaggi, lo stato di salute degli alberi secolari che vi dimorano. Il problema caro Luciano e che questi non vengono potati regolarmente e se lo fanno lo fanno sempre in maniera approssimativa. Ci vuole personale qualificato e non quello raccattato dal gruppo adibito al "personale dei lavori socialmente utili". Io il pino nal giardino davanti casa mia, alto quasi una ventina di metri, ho dovuto farlo segare a spese mie perchè era talmente alto che costituiva pericolo per i fili della luce e l'incolumità dei passanti.Il rischio che queste piante sollecitate da un vento fortissimo (quello di sabato ha fatto andare via la luce per un paio d'ore in via Maiella)crollimo è realee pertanto andrebbe prevenuto con una attenta potatura. Se poi l'albero è marcio, va abbattuto e sostituito con una pianta analoga, si evitano rogne e incidenti qualche volta abbastanza gravi.
RispondiEliminasi è sfiorata davvero una tragedia.
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