19 febbraio 2015

Chieti - Carnevale Tradizionale Teatino VI edizione 2015



La VI edizione del Carnevale Tradizionale Teatino, si è svolto martedì 17 febbraio a Chieti, percorrendo le strade cittadine con una bella cornice di persone e bambini che ha seguito e partecipato al corteo. Il carnevale tradizionale teatino è una grande festa che consacra il ritorno della primavera processando e bruciando l’anno vecchio. Promotore dell’evento è l’associazione cittadina Onlus Camminando Insieme con la presenza di altre associazioni cittadine e in collaborazione con il professore Francesco Stoppa, studioso di tradizioni popolari e direttore del Cata (Centro di Antropologia per il Turismo). Gli studenti dell’Istituto Scolastico Superiore “U. Pomilio” di Chieti Scalo, che già da alcuni anni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con l’associazione Camminando Insieme, hanno contribuito alla realizzazione degli abiti tradizionali. I carri che hanno movimentato la sfilata, hanno portato il Fantoccio di Re Carnevale, i protagonisti della Pantomima, " Lu Cumplimente", (sono dolci tradizionali di carnevale e Vin brulé, molto graditi) e il fantoccio di re carnevale disteso, morto!


Gli abiti tradizionali indossati dai partecipanti delle varie associazioni, si distinguono per gli ornamenti fastosi e primeggiano i caratteristici pulcinelli abruzzesi, anima del Carnevale, che indossano un enorme copricapo conico, coperto di pon pon , campanacci e bastone fiorito con nastri. Il programma è stato condiviso con il "Ballo del palo intrecciato", fatto avvolgendo e svolgendo nastri colorati, dal "Canto dei mesi" e la Pantomima del processo, con la condanna e il funerale di Re Carnevale. Il Fantoccio che si brucia alla fine, dopo il processo a Re Carnevale, è associato alla dispersione delle ceneri, alla purificazione, alla fecondazione e al risveglio della primavera. E’ il profano che preannuncia il sacro. Il Carnevale, infatti, è una festa di transizione e purificazione.

Scritto da: Luciano Pellegrini

4 commenti:

  1. bella festa e bella iniziativa, che và tenuta in vita ad ogni costo. E' un'occasione per festeggiare allegramente il carnevale anche nella nostra città senza dover prendere la macchina e fare chilometri. Una festa magica, complimenti alla professoressa Anna Vaccarella presidente dell’associazione «Camminando insieme» che ha riportato in auge l’antico rito propiziatorio tra mille sacrifici. Perfetto l’intreccio dei nastri al palo segno che il raccolto sarà buono...

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  2. Ciao Enio!
    Molto interessante la vostra tradizione. Mi piace soprattutto l'idea della purificazione, bruciando il fantoccio Re Carnevale, che rappresenta l'inverno (se non ho capito male).
    Bravo Luciano e grazie a te.
    Baci.

    P.s. c'è anche il vin brulé, fantastico!

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    1. si di carnevali in regione se ne festeggiano tanti, più famoso è quello di Francavilla col suo carro simbolo e le sfilate interminabili, ma il nostro si contraddistingue dagli altri perche come hai centratu tu il problema è UN RITO PROPIZIATORIO per l'anno nuovo, e tu sai quanto se ne ha bisogno quì al SUD.

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  3. è sempre interessante conoscere usi e costumi locali nel carnevale è possibile trovare delle similitudini in più carnevali, c'è sempre qualcuno che muore e un nuovo inizio

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