14 luglio 2014

Chieti - Un italiano su dieci in povertà assoluta


Un italiano su dieci è  in povertà assoluta. In Italia ci sono 10.048.000 di persone che vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 16,6% della popolazione. Tra questi 6.020.000 sono poveri assoluti, cioè non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa (9,9%). È quanto rileva l'Istat nel report sulla Povertà in Italia. La provincia di Bolzano, l’Emilia Romagna (4,5%), la Toscana (4,8%) e la provincia di Trento (4,9%), presentano i valori più bassi dell’incidenza di povertà, inferiori al 5%. A Trento, tuttavia, si è passati dal 4,4% del 2012 al 4,9% del 2013. Alle nostre frontiere continuano ad arrivare migliaia e migliaia di disperati in cerca di una vita migliore. Spese pazze per tenere in vita la mission "mare nostrum" e non si trovano i soldi per sfamare i nostri poveri. Il sindaco dell' Aquila è indagato per non aver costretto 800 famiglie morose, senza nessun reddito a pagare l'affitto delle case opolari e quindi a sfrattarle, mettendole in mezzo ad una strada o sotto una tenda. Interrogazioni di quà, interrogazini di la e nessuno che fa concretamente niente. L'Austria ieri ha respinto 94 immigrati  Siriani, che  nonostante avessero il permesso di soggiorno in Italia, sono stati rimandati indietro. In Italia invece ci preoccupiamo di trovargli un albergo, una tessera telefonica e un pasto caldo che magari non è neanche di loro gradimento. Matteo Renzi e Angelino Alfano la smettano di frignare invocando l'aiuto dell'Ue. Allora non è tutto "oro quello che luccica" come vorrebbe farci credere Renzi.

nonnoenio

23 commenti:

  1. tranquilli.. questione ormai di ore... risolve tutto Renzi, per fine mese questi dati saranno solo un triste ricordo.

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  2. l'austria ha ragione, non possiamo farci carico della miseria di tutto il mondo. Consinderato che la loro miseria viene dal loro modo arcaico di pensare, quindi noi non solo importiamo poveri da mantenere, ma anche idee medioevali.

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    1. Ti consiglio di andarti a leggere la relazione diffusa dall'Istat, sul sito della stessa. Allora scoprirai con tua grande sorpresa che si parla di FAMIGLIE ITALIANE e non di "miseria di tutto il mondo"!

      E siccome oggi sono buono, non aggiungo altro sulle scempiaggini che hai concentrato in sole 4 righe!

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  3. la povertà è un problema complesso: ci sono i poveri dignitosi,che più soffrono la crisi attuale, ci sono i poveri di mestiere, quelli a cui tutto gli è dovuto, poi ci sono i finti poveri, ogni tanto il fisco ne scopre qualcuno e c'è da ridere.

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  4. il ritorno alla povertà ci riporta indietro di sessanta anni, quando la popolazione italiana era formata da poveri cafoni e signori col cappello e le braghe bianche. I signori erano proprietari di terre e i poveri che lavoravano quella terra a mezzadria, per mangiare, restando sempre miseramente poveri. Poi ci fu la grande emigrazione e la popolazione si spostò nel '60 al nord in cerca di lavoro ( i terroni ) si riversarono a Milano (edilizia e fabbriche) o a Torino alla Fiat. Adesso non c'è più neanche quella possibilità, le fabbriche chiudono e scaraventano gli operai in cassa integrazione... trasferiscono la produzone in altri paese dove la manodopera è enormemente più economica e il costo della vita bassissima... il gatto che si morde la coda...

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  5. ma non è mica finita..
    Tra poco i soldi per gli 80 euro ed altre amenità, li preleveranno direttamente dai conti correnti. Scommettiamo?

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  6. tutto questo bisogno mentre non abbiamo nemmeno argini decenti nei fiumi, le città scoppiano per la monnezza e le scuole crollano addosso ai nostri figli, ma allora assicuriamo un pasto caldo ed una doccia a tutti questi bisognosi di buona volontà e mettiamoli a far qualcosa-
    i famosi CAMPI LAVORO previsti nel programma del partito degli under 70.000

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  7. I problemi sono molti ma chi li può risolvere non esistono.

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  8. È vero Enio, i poveri aumentano, ma non sono solo emigranti.
    Il popolo italiano è in povertà, italiani che non hanno lavoro e non riescono ad averlo perché oltre i 50 anni non si viene più assunti (se per questo neanche oltre i 40). L'esperienza lavorativa quanto conta al giorno d'oggi? Meno di zero.
    Questo è grave molto grave.
    Ciao .

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  9. Quando qualcuno si mette contro gli immigrati o gli stranieri in generale viene accusato di razzismo (a volte giustamente, a volte no, l'argomento è complesso).. Ma i nostri governanti, che oggi si schierano contro il popolo italiano infischiandosene dei problemi, non sono forse anche loro razzisti nei nostri confronti?

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  10. forse è più corretto dire che raddoppiano gli italiani poveri visto che agli extracomunitari appena arrivano vengono garantiti 30-40 euro a testa al giorno, che in un mese sono più di una pensione minima di chi è nato e ha lavorato nel proprio paese. Se arrivano in Italia, arrivano in paradiso visti tutti i sussidi che ricevono.

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  11. Ho capito, va! Visto che si insiste con gli "stranieri", il che vuol dire che i contenuti di quanto si sta discutendo non li ha letti nessuno, provo a darvi una mano per fare chiarezza. Vi accorgerete che non si parla di clandestini, immigrati e amenità sul genere ma di FAMIGLIE ITALIANE, COPPIE CON FIGLI, ANZIANI!!!!

    Questo, dal sito dell'ISTAT

    Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28 mila). Le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9% (6 milioni 20 mila).

    Tra il 2012 e il 2013, l'incidenza di povertà relativa tra le famiglie è stabile (dal 12,7 al 12,6%) in tutte le ripartizioni territoriali; la soglia di povertà relativa, pari a 972,52 euro per una famiglia di due componenti, è di circa 18 euro inferiore (-1,9%) al valore della soglia del 2012.

    L'incidenza di povertà assoluta è aumentata dal 6,8% al 7,9% (per effetto dell'aumento nel Mezzogiorno, dal 9,8 al 12,6%), coinvolgendo circa 303 mila famiglie e 1 milione 206 mila persone in più rispetto all'anno precedente.

    La povertà assoluta aumenta tra le famiglie con tre (dal 6,6 all'8,3%), quattro (dall'8,3 all'11,8%) e cinque o più componenti (dal 17,2 al 22,1%). Peggiora la condizione delle coppie con figli: dal 5,9 al 7,5% se il figlio è uno solo, dal 7,8 al 10,9% se sono due e dal 16,2 al 21,3% se i figli sono tre o più, soprattutto se almeno un figlio è minore. Nel 2013, 1 milione 434 mila minori sono poveri in termini assoluti (erano 1 milione 58 mila nel 2012).

    L'incidenza della povertà assoluta cresce tra le famiglie con persona di riferimento con titolo di studio medio-basso (dal 9,3 all'11,1% se con licenza media inferiore, dal 10 al 12,1% se con al massimo la licenza elementare), operaia (dal 9,4 all'11,8%) o in cerca di occupazione (dal 23,6 al 28%); aumenta anche tra le coppie di anziani (dal 4 al 6,1%) e tra le famiglie con almeno due anziani (dal 5,1 al 7,4%): i poveri assoluti tra gli ultrasessantacinquenni sono 888 mila (erano 728 mila nel 2012).

    Nel Mezzogiorno, all'aumento dell'incidenza della povertà assoluta (circa 725 mila poveri in più, arrivando a 3 milioni 72 mila persone), si accompagna un aumento dell'intensità della povertà relativa, dal 21,4 al 23,5%.

    Le dinamiche della povertà relativa confermano alcuni dei peggioramenti osservati per la povertà assoluta: peggiora la condizione delle famiglie con quattro (dal 18,1 al 21,7%) e cinque o più componenti (dal 30,2 al 34,6%), in particolare quella delle coppie con due figli (dal 17,4 al 20,4%), soprattutto se minori (dal 20,1 al 23,1%).

    Ai suddetti peggioramenti, in termini di povertà relativa si contrappone il miglioramento della condizione dei single non anziani nel Nord (l'incidenza passa dal 2,6 all'1,1%, in particolare se con meno di 35 anni), seppur a seguito del ritorno nella famiglia di origine o della mancata formazione di una nuova famiglia da parte dei giovani in condizioni economiche meno buone. Nel Mezzogiorno, invece, migliora la condizione delle coppie con un solo figlio (dal 31,3 al 26,9%), con a capo un dirigente o un impiegato (dal 16,4 al 13,6%), che tuttavia rimangono su livelli di incidenza superiori a quelli osservati nel 2011.

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    1. conosco il problema , meglio dell'ISTAT purtroppo. Quì nella mia regione all'Aquila 800 famiglie rischiano lo sfratto forzato. Sono famiglie senza lavoro ridotte alla miseria più assoluta, quella che le rende incapaci di mangiare almeno una volta al giorno, con canoni di affitto arretrati di 3 o 4 mila euro. Famiglie a cui da tempo è stata tagliata la corrente elettrica e il gas, costrette a cucinare con fornelletti da campo. Un sindaco (cialtrone) che non fa niente per la sua città. Se ne stà spaparanzato al mare e manda lettere a destra e a manca chiedendo un aiuto a Roma o che che queste persone vengano sfrattate dalla forza pubblica e messe nelle tende,rischiando una sommossa popolare. Lui insieme ad altri amministratori è accusato dalla corte dei conti per non aver ritirato l'affitto in tutti questi anni. Un casino immane, con parlamentari locali che parlano senza fare niente e queste povere persone che soffrono la FAME nera. Intervistate alcune di esse, dal Messaggero, hanno ribadito la loro situazione tragica, chiedendo un LAVORO, anche di poche ore per poter mangiare. Alcuni si sono rivolti anche alla CARITAS, sentendosi rispondere che loro non possono più aiutarli perchè debbono sfamare 87 extracomunitari arrivati nei giorni scorsi da Lampedusa. Queste sono le cose che mi fanno INCAZZARE caro Carlo , del resto non me ne frega niente, di Renzi della sinistra , della destra, di Grillo, non me ne frega un emerito cazzo.

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    2. Enio, considerato che la politica non ne vuol proprio sapere di uscire dal "sistema", credo che andrà sempre peggio. Il sistema, come anche tu saprai, è che i comuni hanno lo stesso obbligo che ha assunto lo Stato con il fiscal compact, ovvero non possono in alcun modo sforare il bilancio. Non ricordo quale sia il limite percentuale ma tant'è! Ne consegue che le nostre città, io guardo alla condizione di Roma, stanno cadendo a pezzi, sono sporche lercie, i servizi non funzionano e l'assistenza è ai minimi termini, compresa quella della Caritas o di altre organizzazioni che vivendo di "offerte", se le vedono contrarre con la crisi. Lo sapevi che a Roma opera da parecchi mesi anche un piccolo nucleo di Medici Senza Frontiere? E non fa assistenza solo agli "stranieri" ma anche ai nostri connazionali che non si possono più permettere assistenza sanitaria decente. Le file alla Caritas a Roma, la sede è vicina alla Stazione Termini, sono piene di persone, non solo anziani, non solo stranieri ma anche individui che ti immagineresti in tutt'altra condizione che la fame! Italiani, per giunta!

      Tutto questo l'abbiamo voluto noi (per noi intendo il popolo) e per tre ordini di motivi:

      1) Non abbiamo mosso un dito per impedire tutto questo anzi abbiamo votato quella politica che non solo è incapace e ladra ma è anche serva di certi poteri finanziari;

      2) l'abbiamo voluto noi quando non ci siamo ribellati all'idea che la spesa pubblica dovesse essere "produttiva" e abbiamo sblaterato contro il debito pubblico, facendo il gioco di chi sul debito ci specula e vuole privatizzare anche l'aria che respiriamo. L'assistenza agli anziani, ai portatori di handicap, all'infanzia, ai bisognosi, ai poveri, agli stranieri non può essere sottoposta alle leggi di un bilancio finanziario. Il passo successivo è lo sterminio;

      3) l'abbiamo voluto noi mandando al parlamento europeo un partito che nulla farà per modificare le regole. E ti assicuro che è così perché mi sono letto il programma del semestre di presidenza italiana. Concetti vuoti come le chiacchiere che ha propinato Renzi ai parlamentari a Strasburgo, con la barzelletta della generazione Telemaco.

      Per ultimo, io mi incazzo assistendo alla guerra tra poveri. Puntare il dito su 87 extracomunitari assistiti è guerra tra poveri perché significa voler privare loro di un aiuto, per usufruirne noi.

      Questo è assurdo, il passo successivo è la legge della giungla ed a quello ci stanno portando. Non lottiamo per i diritti di tutti, lottiamo per sopravvivere noi. A questo ci siamo ridotti!!

      Ciao e buona serata.

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    3. La cosa che fa incazzare il cittadino normale e che c'è troppa corruzione, quì ad Aquila, non si riescono a spendere neanche i soldi per la ricostruzione Quì dopo la corruzione (scoperto dalla magistratura e non dai politici) è arrivata anche la camorra. La camorra ha approfittato del metodo della corruzione. nelle indagini della magistratura, ricorrono sempre li stessi nomi, gli stessi delle tangenti del 1992. La camorra si è infiltrata acquisendo i lavori di ricostruzione. Ditte pulite che vincono gli appalti e poi hanno fatto lavorare imprese mafiose, le quali ai propri dipendenti, hanno chiesto indietro il 60% del salario. Tutto questo è accaduto perchè mancano gli strumenti adeguati di controllo, tutti se ne fregano . Bisognerebbe rivedere la normativa, occorrerebbero nuovi strumenti di controllo, accesso ai cantieri e verifica dei subappalti. Ci vuole tempo, controllori, controlli e intanto Aquila è seme lì e la sua gente muore di fame. Il sindaco stravaccato al sole rimanda la palla nel campo della politica romana, tranquillo col suo mega stipendi, urla dicendo: " pensateci voi " rivolto ai politici.

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  13. mi piace questa tua riflessione sui poveri, sono poveri anche perchè nessuno li rappresenta e politicamente se non sei rappresentato non esisti.
    Fosse ora che ci sia una politica sociale in Italia che dia un minimo di garanzia di sostentamento a chi ne ha bisogno, bisogna anche dire chi sono i poveri però cioè nella maggior parte dei casi sono le persone sole monoreddito dai single ai vedovi o divorziati o per caso della vita, persone sole con uno o più figli a carico, pensionati-
    Italia spende troppo per tutti i disperati che attraversano il mediterraneo per una volta pensiamo ai nostri poveri.
    Non conosco il caso dell'aquila ma sospendere l'affito qualche mese aiuterebbe tutti di più e sarebbe un bel gesto

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    1. Povera e maltrattata razza lombarda! Costretta a pagare mentre il resto d'Italia gozzoviglia!

      Quest'ultima su quale libro l'hai letta, sulla "Piccola vedetta lombarda"?

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  14. [...]Il succo del discorso è che non esiste nessuna contrapposizione ricco-povero per cui se esiste il ricco necessariamente esiste il povero e tanto più ricco tanto più povero. In realtà se esiste il ricco significa che ci sono meno poveri, tanto più ricco tanto meno povero [...]

    Un consiglio fraté, cambia spacciatore damme retta!! Te spari in vena robbaccia brutta assai e vai completamente fori de testa!!!!!

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  15. Cui prodest un par de maroni! Si, quello che raccomandava le amichette per lavoretti ben pagati dal contribuente!! Vai cianciando della "sinistra" ma i leghisti che bivaccavano a Roma ed erano delle tue parti, insieme ai berlusconiani dell'ultimo ventennio, cosa hanno fatto per quelli che dovevano imparare a "pescare" e per i migranti?

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    1. Ho capito che libro leggi ma dovevo immaginarlo, sono stato proprio uno sciocco! Tu fai spesso ricorso a quelle pagine per trovare supporto ai tuoi voli pindarici! Wikipedia!!!!

      Damme retta fraté, vai in una libreria, cerca lo scaffale della saggistica e della storia, scegli a caso una decina di libri veri e comincia a leggerli. Poi ne riparliamo e, magari, ti suggerisco qualche altro titolo.

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  16. Sei sicuro di leggerli per il verso giusto sti libri? Si scorre la riga da sinistra verso destra e per "lettura" non si intende "guardare le figure"!! Comunque, meglio Lando che la robaccia che leggi te!!!

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  17. C'è di bello, nel frequentare questo blog, che quando sono un tantino depresso riesco a farmi due risate ed a risollevare il morale se a commentare e il nostro amicone! I vecchi e saggi nonni lo dicevano sempre che "il riso fa buon sangue"!! No, non il "riso" che coltivano i comunisti cinesi, intendo "risate", sganasciamento di mascelle,

    A beneficio di chi si "accultura" con quella, da Wikipedia, "La risata o riso è una reazione di carattere nervoso che si manifesta, nel comportamento umano, in più contesti. In genere, si tratta di una risposta emotiva di fronte all'esperienza del comico, o a sensazioni intense di allegria, piacere, benessere, ottimismo..."

    Ecco, appunto, il comico!!

    Ciao Enio, ti saluto ridendo!

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