05 agosto 2012

Chieti - Dopo Monti ce la faremo?


A guardare i telegiornali, oggi, sembra che nulla sia successo in questo 2012 e appena la morsa della crisi economica e finanziaria è parsa allentarsi un pò, in Italia sono ricominciate le scaramucce dei partiti, quasi che la «ricetta Monti» sia stata una piccola parentesi per tornare poi a fare tutte le porcate fatte fino ad adesso e con la stessa intensità di prima. Una specie di purga che abbiamo dovuto assumere controvoglia, per poterci ributtare a capofitto nella festa e sollazzarci a più non posso candidando e facendo eleggere magari gli amici degli amici o gente incapace di governare. Subito si è rivisto sulla scena Berlusconi, mandato via da Palazzo Chigi tra i fischi e le pernacchie di tutto il mondo, responsabile del malgoverno di 15 degli ultimi 20 anni, che hanno portato al dissesto attuale e all'incremento del gigantesco debito pubblico senza che abbia tentato mai di fare qualcosa per ridurlo. A sinistra s'è ripresentato Nichi Vendola,l'uomo con l'orecchino, dichiaratamente gay, che un minuto dopo l'accordo con Bersani l'ha subito negato, annacquandolo e ridestando gli angosciosi spettri del secondo governo Prodi e delle suicide divisioni quotidiane dell'Unione. Per non parlare poi di Alfano, Casini o la Bindi intenti a cincischiarsi sulla legge elettorale, badando solo al possibile tornaconto personale più che a coniugare nella riforma rappresentanza e governo del Paese. Senza guardare alle opposizioni antisistema, dalla Lega a Grillo e a Di Pietro, tifare ogni giorno il tanto peggio tanto meglio, sperando così di speculare qualche manciata di voti sullo sfascio dell'Italia e dell'Europa intera, fottendosene dei nostri risparmi. Purtroppo le altalene dello spread e della borsa sono lì a testimoniare che la speculazione internazionale non è finita affatto e non molla la presa, e punta ancora pesantemente le sue carte sul crollo dell'euro per spartirsene le spoglie, specie quelle dei paesi mediterranei come Spagna e Italia. Di tutto c'è bisogno tranne che abbassare la guardia, o deragliare dalla via tracciata in questi mesi. Per rimettere in carreggiata il paese, però, non basta un governo Monti, un premier autorevole e stimato nel mondo, alcuni mesi di serietà svolgendo i compiti a casa, per poi tornare a «pizza e mandolino», al fanfaronismo cialtronesco di una classe politica (in gran parte responsabile del disastro attuale), alle demagogie populiste di chi attizza lo scontento sociale per pescare meglio nel torbido e nel qualunquismo e ottenerne poi voti in sede elettorale. Occorrerebbe una classe politica seria, credibile, autorevole, che non dispensa sogni o illusioni, ma prepara responsabilmente il Paese alle scelte che andranno fatte nei mesi prossimi e negli anni futuri. Una classe politica profondamente europeista, che s'impegna con decisione a completare il progetto di De Gasperi, Schuman e Adenauer, unico che può evitare la deflagrazione economica e sociale del continente, e il ritorno dei venti di odio e di divisione che per secoli hanno insanguinato l'Europa. Occorre una classe politica che s'impegni, fin da ora, a portare avanti con convinzione e determinazione l'«agenda Monti», fatta di fermezza nel gestire la crisi e far tornare a crescere l'economia, di riforme che ridiano efficienza, competitività e prestigio al Paese e alle istituzioni, di protagonismo europeo per vincere le potenti resistenze nazionaliste e realizzare l'unità e l'integrazione politica, le sole che possono darci futuro. Alle prossime elezioni del 2013 ce l'avremo questa classe politica seria o si ritornerà a fare le cose come prima, fregandosene di tutto e di tutti?







nonnoenio


13 commenti:

  1. Ho il sospetto che nulla cambierà...

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  2. @Kylie

    Tutto deve cambiare invece a livello politico. Sono altresì speranzoso per quel che concerne la capacità degli italiani di restare nel solco tracciato da Monti. So anche di esere un ottimista al riguardo però spero tanto nell'avvento di novi homines che, abbandonate le fallimentari dinamiche politiche del recente passato, sappiano riscoprire una politica vera e onesta, priva di ricatti e di equilibri basati sullo scambio dei favori e dei voti.

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  3. Buona e purtroppo reale la vignetta dei "cincischiatori", ma, se mi permette, spezzerei una lancia in favore del cosidetto "antisistema". Non sarei cosi preoccupato della presunta demagogia che i nostri dell'antisistema ogni giorno ci propinano. L'importante è mettere in piazza il marcio dei cincischiatori, non credi?

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    1. Visione parziale dell'antisistema... ma condivido. Però, attento, l'antisistema dice anche che le tasse le paga di più chi è più ricco! Dice anche "basta" ai privilegi delle varie caste, soprattutto quella politica. Dice anche che il "sistema" europeo è da riformare e che è arrivato il momento di mettere più di un freno alla finanza speculativa, per rilanciare l'economia reale. Per questo e molto altro ancora è anche definita "antipolitica"!!

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  4. seguire anche dopo la linea Monti ? Quella della conferma degli f35? Quella della incapacità di imporre la legge anticorruzione e il taglio dei costi della politica? Quella del rifiuto di fare un accordo fiscale con la Svizzera? Quella dell'Imu sugli immobili ecclesiastici ? Ragazzi, meno fuffa, per favore... costui ci ha rovinato per msalvare le sue banche.

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    1. Condivido! Perché, in sostanza, Monti ha salvato le banche attraverso i soldi forniti all'1% dalla BCE e scaricando i costi sulla spesa pubblica, ossia quella che paghiamo noi! Spesa pubblica che in futuro dobbiamo comprimere per far posto ad ulteriori e necessari "salvataggi", tagliando servizi pubblici e welfare. Tutta qua l'agenda Monti!!

      Si, condivido totalmente!

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  5. Si, se ci rendiamo conto che nulla oggi minaccia l'Italia come l'incertezza politica a cui investitori, mercati, risparmiatori, cittadini, governi europei e mondiali guardano; al 2013 e al dopo elezioni, temendo che si ritorni come prima o peggio di prima con un giullare al posto del Primo Ministro. Si teme l'inconcludenza dei partiti, i teatrini romani, i settarismi ideologici e le miserie personali, culturali e politiche della nostra classe dirigente. L'unico modo, insieme alla battaglia europea, sugli egoismi nazionali, in nome della solidarietà e sovranità comunitaria, per fermare gli spread e gli assalti speculativi internazionali, è DARE CERTEZZE. Certezze che il governo politico che sarà eletto nel 2013, al di là di chi lo guiderà e dei partiti di cui sarà composto, continui la «linea Monti» perchè è l'unica ancora di salvezza che ancora ci resta.

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  6. Ciao Enio e buona giornata. Finalmente, io e te dissentiamo sensibilmente su una questione politica e, ancor più, dissento da quei commenti che auspicano un "proseguimento" della linea Monti. Così, almeno stavolta, il nostro amico Lorenzo non potrà dire che siamo un consesso di poveri sfigati comunisti. Certamente, lui non sarà d'accordo neanche con me... ma lui non è d'accordo, a prescindere! Lui diffonde il verbo, noi proviamo a capirci! C'è l'abisso tra noi poveri sfigatelli, e lui!

    Secondo il mio modesto parere, quelle che hai definito "scaramucce" tra i vari partiti, non si sono mai interrotte. Semmai, eravamo noi ad essere distratti da ben altri problemi e ad aver perso di vista il quadro generale in cui le cose accadevano. Il Cainano, fin dal giorno dell'insediamento dei sobri, attraverso i suoi sgherri ha condizionato l'attività di governo, dicendo quali riforme dovevano essere fatte e quali no: A B e C hanno eseguito, firmando di tutto. Se, però, pensi un momento a quel "tutto" che hanno firmato, ti renderai conto che è un" tutto" che ha massacrato solo una parte della società. Gli amici del Cainano, imprenditori, liberi professionisti, farabutti, faccendieri, evasori, tassinari, farmacisti, preti e cardinali, parlamentari e politici di bassa lega, amministratori legati alla casta politica e tutte le fottute caste di questo fottuto Paese, non sono stati toccati e se la ridono alla grande!! (segue)

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  7. O meglio, se la ridono quasi tutti perché, per esempio, oggi anche i piccoli e medi imprenditori, i commercianti stanno piangendo. Ma non per le "manovre lacrime e sangue" sulla loro pelle! Quelle riguardano solamente noi, lavoratori dipendenti e pensionati. Noi che, però, non "spendendo" più... abbiamo trascinato anche loro nella crisi! Loro che, invece, ridevano quando toglievano a noi lavoratori garanzie, diritti e benessere. Si fottessero, ora! Creperanno di recessione!

    ABC, mentre con una mano firmavano, con l'altra inciuciavano tra di loro per la riforma costituzionale e quella elettorale. Per il bavaglio alla magistratura e quello alla stampa. Per mantenere i loro privilegi (che hanno parzialmente ridotto ma solamente dalla prossima legislatura) e per salvaguardare le loro poltrone.... guarda, per farti l'ultimo esempio, a quello che hanno fatto pochi giorni fa: mentre con una mano firmavano la spending rewiev che, sostanzialmente, significa che noi da domani ci pagheremo molte più medicine, molte più cure mediche, avremo meno servizi e meno assistenza... loro, nello stesso provvedimento, si regalavamo 10 milioni di euro per i fondi della così detta "Legge Mancia"!

    E poi, Lorenzo che diffonde il verbo, mi viene a dire che le spese della politica non sono un problema! Deve avere qualche parente in politica!

    Su Monti, io non credo ci sarà un "dopo" ma un prosieguo di quanto fatto fino ad oggi, con Monti che probabilmente rivestirà un qualche ruolo nel prossimo governo. Basta leggersi la "carta d'intenti" che ha diffuso il PD, non i primi articoli, quelli sono per gli allocchi che poi voteranno. Devono essere letti gli ultimi, quelli in cui si dice, per esempio, che il PD ed i partiti che aderiranno al patto devono "...assicurare il pieno sostegno, fino alla loro eventuale rinegoziazione, degli impegni internazionali già assunti dal nostro Paese o che dovranno esserlo in un prossimo futuro..."

    Il che significa piena adesione al fiscal compact (che infatti abbiamo già inserito in Costituzione) e al sistema del fondo salva stati (ESM) con le implicazioni che comporta. Che, a leggere alcuni commenti, credo che in molti non hanno capito cosa significa, soprattutto in soldoni, per il prossimo 20ennio. Si, Enio, hai letto bene: 20 anni... e non qualche anno, ancora, di sacrifici.


    Evito, per il momento, di parlare di ciò che hai definito "antisistema", considerando lo stesso come qualcosa di negativo. Come evito, sempre per il momento, di affrontare il capitolo "ricatti" dei vari FMI-BCE-speculatori finanziari. Ripeto, ho la sensazione che in molti stiano confondendo lucciole per lanterne e, conseguentemente, vedono in ciò che sta accadendo, l'unica "via di salvezza". In pratica.... quello che vogliono farci credere LORO!!!

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  8. Ciao Enio. Ora che ho un po più di tempo a disposizione, credo sia necessario che spieghi perché ho affermato che qua, probabilmente, in molti non hanno ancora capito cosa ci attende in futuro, visto che si spera in forze politiche capaci di tenere fede all'agenda montiana.

    Un futuro che, come ho detto, durerà decenni... diciamo che ciò che ci rimane da vivere, se permane l'attuale sistema, è una vita fottuta. Per le generazioni a venire... non li invidio affatto.

    Sai cosa significa "...Occorre una classe politica che s'impegni, fin da ora, a portare avanti con convinzione e determinazione l'agenda Monti, fatta di fermezza nel gestire la crisi..."????

    Significa che dal 2013 il Paese, ossia noi, dovrà tirar fuori oltre ai 100 miliardi all’anno per gli interessi sul debito pregresso, unico modo per tenere "buoni" gli speculatori, altri 50 miliardi all’anno per assolvere gli impegni del Fiscal Compact che ci siamo infilati in Costituzione (rientro nel 60% del debito totale in 20 anni), altri 15 miliardi e qualche spicciolo per il varo dell’ESM ed un altro tot di miliardi di euro per le altre ed evemntuali manovre congiunturali che si dovessero rendere necessarie.

    Ora, qualcuno di noi sa dove andranno a prendere questi soldini? Chi confida nel centrodestra, sa bene dove andranno a parare perché lo hanno già fatto... anche se il Cainano già promette di togliere l'Imu e qualche tassa, come fece in passato!! Promesse da venditore di fumo, oggi vecchio e rincoglionito dalla gnocca, per giunta! Un vecchio ricattato che mantiene puttane e faccendieri di mezza Italia. Si stanno già organizzando in liste civiche "civetta" dietro le quali, tuttavia, girano i soliti beceri e incapaci della destra italiana.

    Il centrosinistra, quello della "carta d'intenti", ho già detto cosa si è ripromesso. Se qualcuno vuol togliersi la curiosità, si vada a leggere la "carta" nel sito del PD. Sono 13 paginette insulse... però, non dicono "dove ed a chi" andranno a chiedere i soldoni che dovremo sborsare per tener fede all'agenda Monti.

    Rimangono le "opposizioni antisistema". Enio, qua non si tratta più del "tanto peggio, tanto meglio". Si tratta, invece, di decidere se un giorno, non molto lontano per la verità, siamo disposti a fare una rivoluzione classica, quella fatte di sangue e morti oppure decidere di farne una, democraticamente e nel chiuso di una cabina elettorale.

    Tutta qua la scelta che dobbiamo fare! Altro che "agenda Monti"!

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  9. Alle prossime elezioni del 2013 forse non ci sarà candidato Mario Monti, né forse ci sarà una «lista Monti», ci sarà certamente «un'agenda Monti», a cui tutti i partiti che si propongono di governare l'Italia, restando nell'Europa che conta, devranno impegnarsi. Di destra e di sinistra perchè oggi non è più tempo di parlare solo alla propria fetta di elettorato, a questa o quella lobby condizionante del partito, a questi o quei portatori di interessi, a questo o quel blocco sociale. Occorre parlare a tutto il Paese, spiegando le motivazioni dei tagli, rendendo questi il più equi possibili (facendo pagare in percentuale di più, non linearmente tutti e sempre gli stessi) assumendosi la responsabilità di governare, non soltanto di lanciare slogan acchiappavoti o antisistema come fa Alfano e i leader dei partiti populisti. Perchè noi non siamo ancora fuori dall'emergenza, e anzi i prossimi cinque anni dovranno recuperare e pagare per i trent'anni di vuoto precedente eliminando lo sperpero delle risorse, fare le mancate, frenare lo sfascio delle istituzioni e stoppare il magna-magna infinito che ci ha portato tutti sulla soglia della "povertà"... Auguriamoci che Monti non si metta a dire idiozie inimicandosi una fetta di maggioranza politico, il PDL, che a malincuore è costretto a votare, con la bava alla bocca, riforme che secondo il suo credo sono sbagliate. Speriamo che lo spread diminuisca su valori accettabili (intorno ai 200 punti entro l'anno) altrimenti i sacrifici fatti e quelli che faremo saranno appena sufficienti per pagare gli interessi. Auguriamoci una ripresa produttiva e una maggiore esportazione verso l'estero altrimenti l'occupazione subirà altri salassi e il lavoro per i giovani diventerà una chimera.

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  10. spero in Monti Presidente della repubblica

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    1. Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. (Sandro Pertini)

      Si rivolterebbe nella tomba.

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