05 gennaio 2017

Chieti - Giovani più poveri dei vecchi


Il vecchio modello italiano di povertà, che vedeva gli anziani più indigenti, non è più valido: oggi la povertà assoluta risulta inversamente proporzionale all’età, cioè diminuisce all’aumentare di quest’ultima. Lo rivela il Rapporto 2016 della Caritas su povertà ed esclusione sociale.La persistente crisi del lavoro ha infatti penalizzato e sta ancora penalizzando soprattutto i giovani e giovanissimi in cerca di di occupazione e gli adulti rimasti senza impiego. Secondo il rapporto, inoltre, sono soprattutto gli stranieri a chiedere aiuto ai Centri di Ascolto della Caritas, ma per la prima volta, nel 2015, al Sud la percentuale degli italiani ha superato di gran lunga quella degli immigrati. Se a livello nazionale il peso degli stranieri continua a essere maggioritario (57,2%), nel Mezzogiorno gli italiani hanno fatto il «sorpasso» e sono al 66,6%. I centri Caritas sono 1.649, dislocati su 173 diocesi.

@nonnoenio

12 commenti:

  1. Questi numeri fanno impressione. Ma la nostra classe dirigente e politica, li legge?

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  2. molto brobabilmente, visto che in natura ogni processo non può avere una crescita costante ed infinita, molto brobabilmente dicevo, l'immaginifico bobbolo thajathano ha toccato il suo limite massimo ed ha rivolto la sua prua verso il basso, al contrario di tutti i suoi degni caporioni che lui si sceglie ogni 5 anni, per i quali invece la crescita si è triplicata basta guardare gli introiti di un caporione al tempo della lira e quelli attuali. Comunque, anche se i caporioni che sono un 15% della bobbolazione avessero limitato la loro cupidigia, la decrescita ci sarebbe stata magari meno violenta per i mortidifame, che tra l'altro sono arrivati impreparati all'evento (vuoi mettere la fame della nostra infanzia nel dopoguerra) e da ciusi o bamboccioni si accontentano che i loro cari gli paghino l'abbonamento allo smartfon, perchè i vecchi cellulari li hanno regalati ai loro genitori

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  3. I nostri politici sono degli inetti ed egoisti...continuano a litigare tra loro, quando i giovani vanno a morire all'estero per lavorare V E R G O G N A !
    Un caro saluto, Enio, silvia

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    1. Silvia un carissimo saluto pure a te e grazie per questa tua visita

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  4. Mi chiedo se a questa fascia di potenziali elettori interessa il tormentone mediatico del Gentiloni SU e del Renzi in panchina o a loro interessa trovare un'accupazione a breve

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    1. credo di no, il loro problema e portare a casa il pranzo e la cena e cercare di pagare le bollette.

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  5. dati drammaticamente veri, tutte le mattin apasso davanti a Pane quotidiano un associazione di beneficenza che distribuisce viveri di prima necessità e vedere a elemosinare tanti giovani ma anche quarantenni fa venire un colpo allo stomaco

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  6. come si vede che non abbiamo statisti ma solo politicastri che pensano all'immediato loro vantaggio

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    1. sono del tuo stesso parere, questi signori non possono che fare danni, ne è ad esempio l'aumento del debito pubblico e la disoccupazione incontrollata.

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  7. Purtroppo però gli anziani sono più vulnerabili.

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  8. E considerato che oggi la vita di tanti "anziani" è difficile e, spesso, drammatica, figuriamoci cosa può essere oggi e cosa sarà in futuro, quella dei giovani.

    Ciò che non mi spiego, tuttavia, è perché non ci si ribelli a questo stato di cose, perché non si reagisca e perché non si faccia nulla per modificare questo stato di fatto. Nulla... e non me lo spiego.

    Ciao Enio

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  9. Non è giusto, è il frutto di errori di decenni, pensioni baby,burocrazie, ecc.ecc.

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