Vent'anni fa, il 4 dicembre 1993, moriva Frank Zappa, ucciso da un cancro pochi giorni prima del suo 53/o compleanno, che sarebbe caduto il 21 dicembre. Frank era nato a Baltimora, nel Maryland, il padre era un emigrato siciliano. La sua vicenda è uno straordinario mix di cultura, umorismo, furia iconoclasta, maniacale precisione (i suoi vertiginosi unisono erano un incubo per i musicisti), virtuosismo strumentale, genio compositivo, fiuto infallibile nello scegliere i componenti della sua band
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Uno dei più grandi musicisti del 900, musicista in assoluto non del rock. Boulez lo definì "una colonna portante del tempio della musica". In un suo pezzo di tre minuti trovi spunti e idee musicali che non trovi in una carriera intera di chiunque altro. Grazie Frank.
RispondiEliminaAveva una memoria e un orecchio prodigiosi: a fine concerto convocava la band e faceva notare ai musicisti, uno per uno, ogni singolo errore commesso in concerti complicatissimi costruiti su partiture di migliaia di note (la più celebre partitura di batteria si chiama "Black Pages", perchè le note sono talmente tante da rendere lo spartito nero). Un genio che ha attraversato i generi musicali con una disinvoltura impressionante, seguendo un tragitto che ingloba tutto ciò che passa tra il rock delle origini fino alla musica contemporanea di Edgar Varese, una vocazione, per dir così, accademica (termine che gli avrebbe scatenato un attacco allergico), rappresentata dalla composizione "Yellow Shark".
EliminaZappa un gigante, un grandissimo talento il cui unico grande limite è stato solo quello di non vivere più a lungo. Chissà quante straordinarie cose avrebbe avuto ancora da dire ...
RispondiEliminaVeramente un grande... non so perchè ma riguardando questo video mi è venuto in mente che nel look sia stato un po' imitato dal nostro Piero Pelù... naturalmente solo nel look perchè Zappa è di un altro pianeta.
RispondiElimina...come chitarrista è stato unico, inconfondibile e, come sempre, molto consapevole del suo talento: basta pensare al cofanetto dedicato alla sua arte chitarristica e intitolato, in puro stile zappiano, "Shut Up And Play Yer Guitar" (sta zitto e suona la tua chitarra). Al di là di capolavori come "Freak Out", "Hot Rats", "The Grand Wazoo" (il più bel disco per big band non squisitamente jazzistico mai registrato), "Over Night Sensation", "Sheik Yerbouti", Frank Zappa aveva concepito uno strano universo parallelo dove con un rigore geometrico veniva creato un mondo all'apparenza folle (anche attraverso avventure cinematografiche ai limiti del comprensibile tipo "200 Hundred Motels" o "Baby Snakes") che continua a rappresentare un ineguagliabile monumento all'intelligenza creatrice.
EliminaGrande Frank! Incredibile che sono già passati vent'anni...
RispondiEliminaGrande Frank, Ho visto il suo concerto a Bolzano il 3 luglio 1982
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