Il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, rilancia sullo ius soli (il diritto di cittadinanza basato sul suolo, cioè sul luogo dove si nasce di cui si prende automaticamente la cittadinanza) e preannuncia un decreto legge nelle prime settimane di governo. Come testimonial del diritto alla cittadinanza per chi nasce in Italia, non vedrebbe male la stella del calcio Mario Balotelli, che subito si dice disponibile. Il primo ministro nero della storia italiana ribadisce poi che il reato di immigrazione clandestina va abolito. E subito le sue parole provocano la levata di scudi del Pdl, che attraverso Renato Schifani chiede al premier Letta di invitare i suoi ministri a una «maggiore cautela» e invita i membri del governo a «evitare proclami solitari». Le sortite del neoministro non piacciono al capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani. La difende invece il Pd: «il ministro non fa proclami solitari. Quanto esprime è da tempo sentito dalla popolazione italiana» dice il deputato Patriarca. E' proprio vero che ogni giorno che passa, questi "poco onorevoli" hanno di che discutere, contrapponendosi anche su problemi minimi, riducendo inesorabilmente la vita di questo strano Governo a guida PD.
nonnoenio
RispondiEliminaChe senso ha abolire il reato di immigrazione clandestina? A che pro farlo?
RispondiEliminaLa Kyenge sostiene che l'immigrazione clandestina non è un reato... ah bene, ha capito tutto. Ma perché tutta questa smania di prendere l'ambita nazionalità italiana?!?! (sono ironico per chi non lo capisse)
Sinceramente mi dicessero S. Marino o Svizzera potrei anche pensarci... L'unica ragione forse è che noi siamo quelli dei contributi e dello stato assitenziale, delle case gratis, ecc. ecc.
E'un atto di civiltà concedere la cittadinanza. Circa i reati sarebbe meglio rafforzare e punire quelli che si commettono al volante.
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RispondiEliminaMi sa tanto che la ministra Kyenge si e' montata la testa e ora spara richieste a raffica: cittadinanza per i figli degli immigrati e abolizione del reato di immigrazione clandestina... Ma siamo matti? Gia' abbiamo in abbondanza reati commessi da immigrati per rischiare di essere inondati da personaggi poco raccomandabili allettati dalla nostra legislazione cosi' favorevole per loro...Per me questo ministro e' proprio da mettere in riga..
Onorevoli? Deputai, Senatori sì ma onorevoli quando ci si comporta con onore il che molte volte quei signori non lo fanno.
RispondiEliminaIo non sono mai stato contrario all'immigrazione ma non capisco perchè togliere il reato di immigrazione clandestina. Vogliamo che possa entrare senza problemi anche chi ha qualcosa da nascondere o problemi con la legge? Non ci bastano i malviventi nostrani? Che poi questa iniziativa secondo me danneggerebbe maggiormente proprio gli immigrati regolari...
RispondiEliminaCiao Enio. Certo che se non si comprende quale sia la differenza tra una sanzione amministrativa ed una penale, può anche capitare di esprimere perplessita verso chi esprime un parere tipo quello di abolire il reato di clandestinità.
RispondiEliminaOvviamente, non sto parlando dei beceri fascisti che sono tornati a governare il Paese e che non si sono fatti mancare l'occasione di offendere il ministro da te citato con volgarità razziste.
Parlo di certi commenti che mi sono deliziato a leggere.
Allora vediamo fin dove arriva la stupidità italiota, limitatamente ai nostri politici ovviamente. Gli esimi tuoi commentatori più sopra, invece, semplicemente ignorano.
In Italia è stato introdotto il reato di clandestinità nel 2009 e non siamo gli unici in Europa ad averlo. Tuttavia, mentre in alcuni paesi europei è previsto il carcere, da noi, pusillanimi, è prevista una multa da 5mila a 10mila euro e l'espulsione. Incredibile vero? Andiamo a chiedere soldi ad un'individuo che emigra per fame!
Ma veniamo a bumba: per espellerli, visto che il reato oggi è "penale", bisogna fare un processo, tenerli in carcere, affidare loro un avvocato difensore ed attendere i tempi della giustizia. Tradotto significa spendere soldi per fare un processo, mentre si rallentano i processi veri, quelli ai delinquenti veri tipo il Cainano.
Prima, invece, una volta accertata la clandestinità, venivano semplicemente espulsi con un semplicissimo atto amministrativo della questura o della prefettura. Oggi no, prima va fatto un processo!
Capite, ora, la differenza?
Inoltre non dobbiamo dimenticare che, principalmente, il clandestino è un individuo mosso dalla ricerca di condizioni di vita migliori perché spesso i Paesi di provenienza sono poveri oppure in quei Paesi non vengono rispettati i diritti civili.
Quindi, trattarlo da delinquente, mettendolo in galera con i delinquenti veri, non è... vogliamo definirlo civile?
Inoltre, non dimentichiamo che reato o no, il difficile, sembra, nel nostro Paese è perseguire chi li sfrutta, criminalità compresa! Invece, ce li siamo completamente dimenticati! Paese civilissimo il nostro!
Ciao Enio e buona serata.
si basta essere sinceri per perdergli gli amici
RispondiEliminala cittadinanza italiana e di altro qualunque stato essa sia è una cosa che divrebbe essere più complessa che vivere per un po' in qualche posto io ho vissuto dieci anni in germania ma non mi sento tedesco.
Reato di clandestinità è ridicolo, tutti sanno che l'italia è piena di clandestini non possiamo tenere gli occhi chiusi o qualcuno fanno comodo che ci sia popolazione di seria A, serie B e serie C
Mi auguro anch'io che il reato di clandestinità venga abrogato.
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