Pochi giorni
fa si sono conclusi i lavori di ristrutturazione del marciapiede lato destro di
Viale IV Novembre, il viale che porta alla Villa Comunale. All’inizio
del marciapiede, lato seminario regionale, i cittadini hanno trovato una
novità. Sedici prismi in metallo, ancorati sul
muro del seminario, con incisioni che rappresentano ambienti che caratterizzano
la Villa Comunale. Per i
cittadini è comprensibile, ma i turisti si chiederanno il significato. La
sagoma funerea,
(assomiglia ad una cassa da morto ndr)
ed il colore scuro, hanno lasciato perplessi i cittadini.Sulla parte
superiore dei prismi ci sono fiori che avranno bisogno di essere annaffiati e
curati. Il prisma che ha fatto più discutere è
quello con i numeri…42 20 38 14 09 53. Molti
cittadini si sono fermati per comprendere il significato e cercare di
indovinare.
Forse è il numero civico del museo nazionale, o del bar, o…?
La maggior parte di cittadini ha
giocato al lotto questi numeri, ma con scarsa fortuna. Non sono usciti su nessuna ruota. Per venire
incontro alla curiosità,e’ stato ideato un quiz su FB per chi indovinava il
significato è c’è stata una ampia discussione, che alla fine si è concluso con
la risoluzione del significato dei numeri. Insomma, se
la provocazione può essere accettata, la realizzazione di questa originalità
non va proprio giù ai cittadini, anche per
il costo non indifferente che al momento non conosco. I cittadini
si sono posti tante domande. Per esempio... come si faranno ad annaffiare i
fiori che per raggiungerli hanno bisogno di una lunga scala? Qualcuno ha
suggerito di farlo dall’alto, dal seminario regionale…, però procurerebbe
problemi di “ doccia”
non voluta ai cittadini che transitano sul marciapiede. Altra idea è
quella di piantare piante verdi a ciuffo e cascata, per le quali è sufficiente
la pioggia a garantirgli il normale nutrimento. Altra domanda
è l’altezza diversa dei prismi, ci sarà un motivo, ma poco gradevole
all’occhio. Chi ha approvato l’idea di questa
opera? C’è stata una
commissione comunale che ha capito il progetto, i numeri, la spesa, il
gradimento?
Il muro del
seminario è costruito con mattoni e urge di manutenzione. Sarebbe stato
vantaggioso ripulirlo e ripararlo,invece di farci attaccare i manifesti. La vicenda
che ha lasciato perplessi, agitati, dubbiosi, non convinti i cittadini, è il capire il significato dei numeri. Ecco la soluzione..., sono
le coordinate geografiche di Chieti, la
latitudine e la longitudine espressi in Gradi, Minuti e Secondi, direi più precisamente del Viale IV Novembre,
perché questi numeri sono leggermente diversi da quelli indicati sul sito del
Comune di Chieti, Latitudine 42°21'42" N - Longitudine14°08'20" E. Bisogna
leggere i numeri non in verticale, ma iniziando dall’alto,da sinistra a destra
e a seguire. Chi ha ideato
questo “indovinello”avrà
avuto i suoi motivi, chi l’ha approvato avrà le seccature che si stanno
riscontrando. I turisti che leggeranno questi numeri
e che mai indovineranno il significato, cosa penseranno della città? Ci faremo una
brutta figura, e la maggior parte dei cittadini affermerà…, intanto una brutta
figura in più cosa cambia?
Scritto da: Luciano Pellegrini
Le foto sono al LINK : FOTO
effettivamente i progettisti simili "loculi" attaccati al muraglione, potevano risparmiarseli e impiegare i soldi in qualcosa di più utile, come per esempio la ristrutturazione e consolidamento del muro stesso ( è di qualche anno addietro il crollo del muro alla Villa Comunale a causa di una frana).
RispondiEliminadaccordo sul rifacimento della facciata del muro, daccordo sulla bruttezza dei prismi in metallo, ma su quello che viene scritto sulle loro superfici lo lascerei all'ideatore e alla sua fantasia. Solo che avrei dato, se fossi stato l'assessore dei lavori pubblici, una spiegazione sul senso di quei numeri inciso su una di queste "lapidi". Forse ha voluto accendere la curiosità dei cittadini di Chieti e devo dire che se così fosse stato ci è riuscito ampiamente... sulle altre "lapidi" i messaggi sono comprensibilissimi, resta soltanto un problema l'innafiatura dei vasi per la conservazione dei fiori, ma credo che dopo un paio di mesi, quando si saranno seccati e le "lapidi", magari imbrattate di vernice dai soliti writers, il problema non si porrà più.Quello è il muro più incasinato di Chieti, li sopra attaccano di tutto dalle reclame alle aste giudiziarie, dai programmi cittadini alle feste padronali... e diventato un "giornale" locale all'aria aperta.
Eliminafatto curioso e insolito suggerisco di dare una lettura interpretativa :-) ci sono delle cose tipo questi in alcune città per ricordare un evento tragico per esempio in giappone qundo buttarono la bomba atomica oppure i numeri di un terremoto molto forte
RispondiElimina@Carmine, da noi non cambia mai niente da 60 anni, son passati i governi DC, Fascisti, Sinistri e Destri ma le cose rimangono sempre immutate sul colle. Basti pensare che con la tremenda scossa di terremoto all'Aquila, 40Km distante, si sono scrostati i muri del Comune (il Palazzo d'Achille) e dopo 3 anni si devono ancora risistemare(ci sono le impalcature che ormai saranno arrugginite) e la giunta si riunisce, pagando un affitto carissimo, nell'ex Banca d'Italia e nessuno fa e dice niente di questa triste situazione. Adeesso c'è un "governo" di destra e ultimamente non riescono a fare neanche le assemblee per mancanza del numero di assessori (non si presentano facendo mancare il numero legale, beccandosi i gettoni di presenza) e non decidono più niente (questo capita ormai da tre anni) salvo poi, verso la fine, in vista delle prossime elezioni... si attivano i cantieri nelle strade e si accendono i lavori. Hanno beccato una montagna di soldi per fare un "ascensore" che collegasse in brevissimo tempo la zona parcheggio Pulmann col centro città, hanno fatto gli scavi, hanno sistemato tutto, tunnel, ascensori, ma non hanno mai inaugurato il lavoro ormai quasi finito (motivo non piace a questo sindaco, l'opera era stata voluta dalla giunta di prima, di sinistra e la ditta nel frattempo è fallita). Un'altra cattedrale nel deserto e invece di controllare queste cose lo Stato, le Istituzioni, se ne fregano. Si va avanti così, giorno dopo giorno senza che accada mai niente, salvo lamentarsi (lo fanno spesso i vecchi pensionati e i cassaintegrati da sempre riunendosi in gruppetti per il corso Marrucino) e discutendo del più e del meno, di destra e di sinistra e intanto il tempo passa. Si può dire che un pò di cambiamento c'è stato solo lungo la Villa Comunale, ma si deve parlare più di restiling e non di stravolgimenti nella disposizione delle cose. Questo è un grande polmone verde della città dove in tanti passano le serate afose d'estate e passeggiano d'inverno, quindi probabile fonte di voti. Nel giro di 10 anni hanno depauperato tutto nella mia città, hanno costruito nella bassa un grosso Supermercato, il Megalò, facendo chiudere nell'ordine l'unico cinema cittadino, il Supercinema e diversi negozietti ridotti alla fame sia per mancanza di clienti che di parcheggi. E' andata via la Banca d'Italia, l'Ospedale Militare e un'intera compagnia di militari, che portavano ricchezza e soldi alla città nelle loro libere uscite senza che nessuno dicesse niente. Queste sono alcune cose che mi vengono in mente che ti fanno capire lo sfascio in cui naviga la mia mcittà. Nel frattempo Pescara si è connessa chieti Scalo e fra non molto tutto diventerà una gigantesca area metropolitano e forse anche una grande città.
EliminaMa che razza di amministratori ci sono lì a Chieti?
RispondiEliminaL'idea delle "casse da morto" è veramente sconcertante.
Chi ha fatto quel progetto e chi l'ha approvato dovrebbe vergognarsi.
Mai capito il "bisogno" di fare opere strane ed inutili quando mancano i soldi per la normale manutenzione di quello che già esiste...
RispondiEliminaTuristi? Non credevo Chieti fosse una meta turistica. Non sapevo nemmeno esistesse, a esser onesti.
RispondiEliminaChe inutilità...
RispondiEliminaCaro Enio ed amici che seguite questo blog.
RispondiEliminaCon piacere lo seguo e leggo, sia gli articoli che le risposte. Risposte brevi, ma piene di contenuto.
Sui giornali e blog cittadini non c’è stato un commento su questo articolo.
Questo è grave! Chi ha commentato? Persone che si interessano di Chieti ma residenti in altre città. Questo dà la risposta al menefreghismo che regna in città.
Una maggioranza che non sa quello che succede e spende, una minoranza che non ha la forza di reagire, associazioni che sicuramente perché sono eccessivamente tante non si interessano di niente, ma il grave è il cittadino.
Cittadini che passeggiano… e passeggiano… e passeggiano criticando, solo per passare il tempo.
Avessero una volta la voglia di unirsi, farsi ricevere dal sindaco e reclamare a voce alta. Niente! Il silenzio più assoluto. L’idea dei prismi, (il disegno, i numeri, il materiale, la posa in opera) è stata presentata al comune per essere finanziata ed è stata approvata da una commissione. L’assessore competente ha firmato e la ditta l’ha realizzata. Tutto questo senza far partecipare i cittadini. Grave! Ad opera conclusa ecco la meraviglia e la critica, ormai troppo tardi. Perché i cittadini non chiedono un dibattito pubblico con l’ideatore di questi prismi cimiteriali e l’amministrazione per capire perché il progetto è stato approvato? Gli amministratori sono obbligati a giustificare la spesa, finanziata con i soldi delle tasse dei cittadini. Chi ha ideato il prisma con i numeri, forse non si è reso conto che ha offeso e mortificato i cittadini di Chieti. Cosa ce ne frega di conoscere la longitudine e la latitudine della città? Se non si conoscono le chiese, i musei, le vie, i palazzi storici, i cittadini dovrebbero essere quasi obbligati ad apprendere la realtà storica e culturale della loro città. Altro che i numeri!
Luciano Pellegrini
mah... curioso.
RispondiEliminaGrazie Luciano ed Enio, almeno se passo da Chieti non farò la figura del cretino. Sono d'accordo sul fatto che questi soldi potevano essere spesi meglio, ma, cosa volete, una bustarella di qua ed una di là, ed i lavori si fanno anche se non sono veramente utili. Spero almeno che pensino al restauro del muro perché se crolla, crollano anche le "bare". Un caro saluto.
RispondiEliminaa me quello che più preoccupa è l'altezza dei fiori; per annaffiarli ogni volta. Veramente una bella pensata...per elevarsi in alto....forse; solitamente i fiori crescono sui prati in basso. E' originale...
RispondiElimina