08 marzo 2013

Chieti - Napolitano faro o luce?



 Il capo dello Stato a caccia di soluzioni per la formazione di un governo dopo le elezioni di febbraio, evoca la «nebbia» per descrivere lo stallo nella formazione del governo. In effetti non si vedono chiare vie di uscita all'impasse in cui ci si trova: Bersani, il segretario del Pd, continua la pressione su Grillo per fargli accogliere la proposta del suo partito ma ottiene dall'ex comico genovese l'ennesimo «niet» che oltretutto si colora giorno dopo giorno di toni sempre più aggressivi. A chi, nel corso di una cerimonia, lo indica come «faro» del Paese, Napolitano risponde: «Non so se faro o luce ma a volte si fa fatica a fare luce nella nebbia». In ogni caso il capo dello Stato assicura che non si arrenderà di fronte alle difficoltà: «Farò quel che debbo fino all'ultimo giorno del mio mandato».

nonnoenio

13 commenti:

  1. Speriamo che le sue COMPETENZE da OTTUAGENARIO (19°secolo) non lo portino a scegliere, privo di esperienze specifiche vissute personalmente, persone che causino bis debacle livello di vita generale di questo ultimo anno.

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  2. Dovrebbe rompere le scatole quotidianamente...

    Baci e buon sabato!

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  3. Mi sembra invece che ogni giorno che passa si fa sempre più buio, non si vede né faro e neppure luce.

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    1. l'Europa ha ragione ad essere preoccupata. l'Italia rischia di finire in un tunnel senza via d'uscita

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  4. i problemi non si risolveranno chiedendo ai grillini di appoggiare il Governo a guida Pd che è stato, insieme ai vecchi parlamentari riciclatisi sotto sigle nuove, anch'esso la causa principale dei guai in cui versano oggi gli italiani.O si cambia come dice Renzi o è meglio andare a rivotare quantoprima.

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  5. Mi auguro che il M5S tenga duro ed eviti di farsi contaminare da dinamiche politiche-giornalistiche-pubblicitarie trite e ritrite.
    Se una rivoluzione copernicana deve avvenire nel desolato e decadente mondo della politica, questo movimento, a mio parere, è l'unico che ha le carte in regola per operarlo.

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  6. Ciao Enio, sono appena passato dall'altro blog nel quale ti alterni con Luciano.
    Per la possibilità di fare un governo, credo che Napolitano dovrebbe accendere insieme tutti i fari del mondo.
    L'unica soluzione è di avere un grillo nella testa (come dice la musica nel blog di Beppe), ma come potrebbe governare senza l'appogio di almeno uno degli altri due, i quali del resto, dopo tutto quello che ha detto lui, giustamente, di loro non possono certo accettare un compromesso.
    Si potrebbe provare con degli appoggi sulla base delle varie leggi presentate.
    L'unica cosa che non mi va è che si pensi di uscire dall'Europa perché questo sarebbe il risultato del referendum, visto che ormai la maggior parte degli italiani è convinta che la crisi sia dovuta all'euro. Io credo invece che sia dovuta a tutti quelli che hanno speculato sull'euro per riempirsi le tasche e lo avrebbero fatto ancora di più se fosse rimasta la lira. Scusa la lunga disserzione ed accetta un amichevole abbraccio.

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  7. Alla "luce" degli ultimi avvenimenti, l'incontro con l'angelino che era andato alla presa del tribunale di Milano con tutto il codazzo di servi della mummia, credo proprio che questo sia il peggior Presidente della Repubblica che la storia ha registrato. Altro che faro!!

    Ciao Enio, buon pomeriggio.

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  8. Pieno sostegno a Bersani, ma se il suo tentativo di formare un governo dovesse fallire, Matteo Renzi è pronto a candidarsi per la premiership in caso di nuove elezioni. Lo dice il sindaco di Firenze in una lunga intervista a "l'Espresso", in cui spiega tra l'altro che sta preparando un "Job act", un "innovativo" piano per il lavoro, da presentare a breve. Quì se ne sentono ogni giorno di nuove mentre l'Italia va sempre più a rotoli. speriamo che bersani capisca che ha perso il suo omento di fare il premier e passi la mano a qualcun altro del suo partito per permettere di cambiare almeno questa legge elettorale che questa volta non ci ha portato da nessuna parte.

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  9. Speriamo davvero nella grande capacità del nostro Presidente.

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  10. Napolitano è un grande Presidente, un uomo di grande onestà e cultura che all'estero ci invidiano. Ha fatto un bel discorso, non retorico e estremamente lucido nell'analisi della situazione. Contro di lui vedo molte giaculatorie un pò cialtrone da italiano medio e magari di molti che hanno inondato di voti per anni il berlusca per poi lamentarsi dello sfascio di questo Paese.

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  11. Alexander, sono tra coloro che sono fortemente critici verso l'attuale Presidente della Repubblica per molteplici motivi e, per tua sfortuna, potrai anche definirmi "cialtrone" ma non mi potrai mai annoverare tra gli italioti che hanno votato il caimano e, per evitare equivoci, manco grillino!

    Ora, visto che ti sei sentito in obbligo di definire "giaculatorie un po' cialtronesche da italiano medio" le critiche fin qui espresse, consentirai anche a me di esprimere un giudizio su quanto da te espresso e considerare le tue affermazioni, e voglio essere gentile, quanto meno il segno di un sentimento alquanto confuso, per non dire mal riposto.

    Nella condizione in cui siamo, cosa ti aspettavi che dicesse il Presidente? Si salvi chi può? Oppure, vediamoci in strada e risolviamola a mazzate? Retorica, solo retorica è il discorso fatto da quello che consideri "uomo di grande onestà, cultura" e che all'estero ci invidiano.

    Non discuto della "cultura" ma tutto il resto, dove l'hai preso? Un Presidente che ci costa più del Presidente degli Stati Uniti d'America, chi ce lo "invidierebbe" scusa? Il Congo?

    Un Presidente che ha messo l'un contro l'altra Istituzioni dello Stato (Consulta e Magistratura) per mettere a tacere le chiacchierate intercettazioni tra lui e Mancino, non solo mi fa dubitare della sua "onestà" ma mi chiedo chi ce lo invidierebbe. La Tanzania?

    Un Presidente che ci ha consegnato nelle mani di un governo di tecnocrati che hanno massacrato il ceto medio basso del Paese e distrutto l'economia nazionale invece di indire nuove elezioni, consentendo al Cainano di defilarsi dalla scena, far scordare le sue responsabilità e fargli fare, a distanza di un anno, una campagna elettorale a suon di televendite ma chi ce lo invidierebbe? L'Angola?

    Un Presidente che si è comportato come si è comportato con quegli indegni del Pdl che sono andati a manifestare fuori dal Tribunale di Milano, che è stato subissato di critiche al punto da essere stato costretto, oggi, a "rettificare" quanto aveva espresso ieri... ma chi ce lo invidierebbe? La Namibia?

    Ho il forte sospetto che tu non viva nello stesso Paese in cui vivo io. Il mio è l'Italia. Tu di quale Presidente parlavi? Ciao.

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    1. UNA COSA è CERTA... l'unica bella, autentica, vera, grande persona che si vede in giro di questi tempi è il nuovo PAPA. Il resto è solo mediocre ciarpame che cerca visibilità nei talk show e magari qualche scranno ben pagato con relativi privilegi medioevali. Sicuramente l'immagine che danno non è delle migliori e già la credibilità scarseggia se ad un mese dalle elezioni si è ancora in una situazione di scandaloso stallo.

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