11 maggio 2010

Casinò, Casoni o tremendo Casino ?

A Chieti, anche i giornali, quando non hanno niente di serio da dire, tralasciando altri e ben più importanti fatti di cronaca, tirano fuori la storiella del CASINO'. A parte il fatto che a me "pare na strunzate" si dovrebbe essere un pò più seri anche nelle interpretazioni di certi pseudo Scoop!!!! Il sindaco nuovo si diletta nelle nomine di questo e quello a questo o quell'incarico e non ha incominciato a sbrogliare la intricata matassa lasciatagli da Ricci nella passata e fallimentare amministrazione. I casini ci sono e tanti, si dovrà provvedere quanto prima ad incrementare la raccolta differenziata per non ritrovarsi la discarica dei Casoni completamente piena e a dover attrezzare un inceneritore per non essere sommersi dai sacchetti di pattume. Si dovrà togliere il "parcheggio" di quelle puzzolentissime macchine da Piazza san Giustino facendone altri al di fuori delle cerchia delle mura cittadine. Si deve in verità partire subito... ormai le cose da fare si accavallano ogni giorno. E poi sindaco si dia una svegliata nel risolvere anche i piccoli "grandi" problemi che ti competono direttamente... L'esempio di una delle cose che non sono andate in questi giorni ce lo da Luciano Pellegrini (io ti consiglierei di consultarlo durante il tuo mandato) in questo suo accorato scritto.... "....I fatti! L’associazione Culturale Teate Nostra doveva partecipare alla processione del Santo Patrono con gli abiti medioevali. Questa associazione è ospite nei locali del comune di Chieti sito nell’ex asilo di Principessa di Piemonte, al primo piano sottoterra. Il comune ha riservato per se due stanze. Sia l’associazione Teate Nostra che il comune hanno le proprie chiavi e sono indipendenti fra loro, tranne che per il corridoio e l’ingresso che naturalmente servono ad entrambi. Alle ore 17.30 i figuranti avevano l’appuntamento per potersi cambiare per la sfilata, ma hanno trovato il corridoio occupato da brandine letto dei musicisti della banda di Squinzano (Lecce). E’ costume che le bande cercano di arrangiarsi dove vengono ospitati e portano con loro brande, pentole, bombole di gas ed altro per cucinare. Hanno la necessità di riposare per poi suonare e fare bella figura. Alle ore 18 i bandisti erano tutti in piedi ed il corridoio libero. Si poteva entrare e cambiarsi d’abito. Per l’uscita della processione c’era ancora un’ora, ( è uscita alle 19.30 ndr). Però a questo punto un qualcosa ha esacerbato gli animi e non si è avuto spirito di collaborazione. I bandisti non hanno nessuna colpa del ritardo per cui hanno rilasciato il corridoio- Teate Nostra voleva il rispetto dell’orario e non trovare un po' di disordine nel corridoio. L’ispettore di orchestra del comune di Chieti, Orsini Giovanni, ha aperto la porta di ingresso e le due stanze che hanno ospitato i bandisti. Il presidente del Maggio Teatino, Salvatore Antonio, pur sapendo che comunque le stanze riservate ai componenti della banda erano esclusive del comune ha fatto notare al responsabile di Teate Nostra che aveva dimenticato che durante la processione avrebbero sfilato anche i figuranti con abiti medievali. Il presidente onorario di Teate Nostra, Aurelio Bigi, ha chiesto alla fine di collaborare. Che casino per una stupidata! Chiudersi a riccio facendo valere i propri diritti invece di ricordarsi che ci sono anche doveri e rispetto per le decine di persone che si sono impegnate a partecipare. Il sindaco ha tenuto per se la delega alla cultura. Certamente non è stato messo al corrente di questa situazione che non aveva un peso importante. Ma probabilmente è il caso che faccia un discorso chiaro a tutte le associazioni che sono ospiti di locali del comune, dove forse versano un affitto simbolico, richiamandoli ai loro doveri anche verso gli impegni per la cittadinanza!...."

Luciano Pellegrini


5 commenti:

  1. Non avete ancora la differenziata?
    Ormai da me si fa da anni, con ottimi risultati.

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  2. La differenziata c'è, ma arriva a malapena al 20% e andrebbe notevolmente potenziata per ridurre i costi dei cittadini, la famosa Tarsu, che oggi è una delle più alte d'Italia.Bisognerebbe passare al porta-porta e indire nuove gare d'appalto con le società che raccolgono le immondizie per ottimizzare al massimo questo servizio.

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  3. @kylie

    Se si vuole evitare l'incenerimento e con esso mettere in pericolo il futuro dei nostri figli, bisogna puntare alla riduzione della produzione dei rifiuti e fare un massiccio trattamento a freddo del residuo secco indifferenziato che prevalentemente è composto da frazioni di matrice plastica. Pressare questa a secco ottenendone un composto rivendibile a livello industriale. Questo trattamento comporta un guadagno e non uno spreco, come quello del riutilizzo di tutta la carta raccolta o il compostaggio e il successivo utilizzo nell'agricoltura come concime dell'umido, In parole povere bisogna cambiare "sistema" a Chieti e arrivare nei prossimi anni al 60% o al 70% di differenziata raccolta... Napoli docet!

    Max

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  4. Da noi c'è anche il porta a porta da anni. Compreso il centro della città.
    Se si impara a far bene la raccolta differenziata al rifiuto secco arriva pochissimo materiale.

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  5. altro che casinò, oggi abbiamo avuto la comunicazione che forse la scala mobile, quella che porta giornalmente su in città dal parcheggio dei pulmann centinaia e centinaia di persone non verrà riparata per mancanza di soldi... semplicemente pazzesco!

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