16 novembre 2015

Chieti - Anonymous sfida all'Isis

Anonymous, la più grande comunità internazionale di hacker e attivisti digitali, ha diffuso un video in rete, in più lingue, in cui si dice determinata a "smascherare i membri dei gruppi terroristici responsabili dell'attacco a Parigi". Contemporaneamente, Anonymous ha lanciato l'hashtag #OpParis per pubblicizzare l'iniziativa.
 
 
Non è la prima volta che gli 'hacktivist' scendono in campo contro i jihadisti dell'Isis che, peraltro, sempre di più usano la rete e i social network non solo per diffondere la loro propaganda ma anche e soprattutto per reclutare nuovi affiliati al loro gruppo. Già dopo gli attacchi di gennaio, sempre a Parigi, Anonymous aveva infatti lanciato una campagna per arginare l'attività su internet dell'Isis. Ora si compie un passo ulteriore. "Noi non ci fermeremo, noi non perdoneremo, e faremo tutto ciò che è necessario per mettere fine alle loro azioni", dice un portavoce dell'organizzazione, vestito in abito nero e con la maschera di Guy Fawkes, vero e proprio emblema di Anonymous.

@enio


05 novembre 2015

Chieti - Il colore della casta in Vaticano


Papa Francesco vive, proprio da francescano nella modernità, rinuncia al lusso papale e s'accontenta dell'essenziale, persino abitando nella discreta Santa Marta, mentre i privilegi perdurano per gli altri in Vaticano. Privilegi piccoli o grandi, ma egualmente odiosi: dall'ormai celebre attico di 400 mq del cardinal Bertone agli sconti un po' sconci di varia umanità. Sconti su benzina, sigarette, alimentari e chi più ne ha, più ne metta, di cui beneficia non già il popolo dei diseredati e figli di nessuno, i poveri per intenderci, cui il Papa s'è premurato di dare un tetto, la doccia e persino il barbiere, ma la cerchia curiale che non ha certo bisogno di risparmiare per mantenere il suo più che decoroso stile di vita. Viene facile a dirsi: c'è anche una casta del clero?. Esiste un esercito, spesso invisibile di autorità religiose? Di medio e alto livello che da troppo tempo campa non solo di spiritualità? Clero che pare non ha capito che la musica, con l'arrivo di Francesco è cambiata, come è cambiata per i credenti, i quali sono ancora alle prese con enormi difficoltà economiche, e che dovrebbero suggerire a chi dà l'esempio, di darlo fino in fondo. Non si chiede loro di  vivere non come il Francesco Santo, ché sarebbe aspirazione anacronistica e demagogica, ma almeno come il Francesco Papa che oggi siede sul trono di Pietro è doveroso. La Chiesa che guarda ai poveri non può navigare nell'oro. Non può scoprire che una parte di sé, come viene fuori da quest'ultimo scandalo con arresti, veleni e libri che documentano l'accaduto, è più esperta in operazioni finanziare che in imprese dell'anima. Non può anteporre l'aspetto affaristico agli investimenti nella fede, che sono innanzitutto preghiera, carità e misericordia.

@nonnoenio

24 ottobre 2015

Chieti - Quante balle Matteo

Ieri Eurostat ha reso noto che nel secondo trimestre 2015, il debito pubblico italiano, ha raggiunto il 136% del Pil (il valore di quanto prodotto dal Paese in un anno), superando i 2.204 miliardi di euro.E'salito ancora maledettamente. In realtà già da ieri sera il debito era già lievitato a quota 2.271 miliardi di euro, toccando la bella cifra di 36.538 euro a testa per ciascun italiano, neonati e centenari compresi. La montagna del nostro debito pubblico, tra i più alti del mondo, il più alto d'Europa dopo la Grecia, sembra un qualcosa di inarrestabile, a cui nessun governo riesce (o vuole) porvi mano. Nemmeno Matteo Renzi sembra volerlo, se guardiamo nel dettaglio la legge di Stabilità approvata settimana scorso dal consiglio dei ministri e prossima al dibattito parlamentare. I tagli alla spesa pubblica, che potrebbero dare un contributo significativo alla riduzione del debito, e soprattutto potrebbero far scendere la spesa per interessi che continua ad alimentare il debito stesso, sono pressoché quasi assenti. Il premier parla di 5,8 miliardi di spending review, ne aveva promessi 10 a inizio d'anno, il commissario straordinario Cottarelli ne aveva ipotizzati 34 per il 2016. Se pensiamo poi che, di questi 5,8 miliardi la gran parte sono sterilizzati da 3,7 miliardi di nuove spese, si capisce che di spending review il governo Renzi ne stia facendo veramente poca.Eppure solo incidendo sulla spesa pubblica si possono intaccare e risparmiare quei 70-80 miliardi che ogni anno noi italiani paghiamo solo di interessi, senza ridurre di un centesimo l'ammontare complessivo del debito. 


23 ottobre 2015

Chieti - Parco nazionale della Majella


Dopo strade e fondali marini Google ha iniziato a mappare i sentieri di montagna. Tra i primi c'è il Parco Nazionale della Majella, che ora possiamo visitare attraverso Street View, stando comodamente seduti davanti al nostro PC. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al programma Trekker Loan. Clicca o copia l'indiizzo seguente sul Browser :    www.edmaster.it/url/4940


@nonnoenio

14 ottobre 2015

Chieti - «Slurp», Travaglio e l'Italia che «lecca» sempre i potenti


Cosa non si farebbe per un piatto di pastasciutta. Un nuovo recital teatrale, sembra, tutto da ridere per non piangere. È quello con cui il giornalista e polemista Marco Travaglio affronterà nei prossimi mesi un lungo tour nei teatri italiani. Il titolo scelto per questo recital di Travaglio ovvero «Slurp» con l'aggiunta di un esplicativo lecchini, cortigiani & penne alla bava al servizio dei potenti che ci hanno rovinato è davvero esplicito sulle intenzioni battagliere del direttore de Il Fatto Quotidiano. Marco Travaglio, insieme dell'attrice Giorgia Salari, per la regia di Valerio Binasco, in questo recital vuole raccontare «come i giornalisti, gli intellettuali e gli opinionisti più servili del mondo hanno beatificato, osannato, magnificato, propagandato e smarchettato la peggior classe dirigente del mondo, issando sul piedistallo politici incapaci di ogni colore, ma(g)nager voraci, (im)prenditori falliti che hanno quasi distrutto l'Italia e stanno completando l'opera».

@nonnoenio

29 settembre 2015

Chieti - Il ragionier Fantozzi restaurato


Ritornano al cinema, restaurati in 2k a 40 anni dalla prima uscita del 1975, due film di Fantozzi, distribuiti dalla Eagle Pictures. La vita del ragionier Ugo Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio oscilla tra una famiglia mostruosa e un’azienda soffocante, nella quale il nostro eroe tenta invano di corteggiare la signorina Silvani. Indimenticabile è la scena con la signorina Silvani prima del viaggio di Fantozzi al casinò con lo spietato Mega direttore clamoroso Duca conte PierCarlo ing. Semenzara.


19 settembre 2015

Chieti - La piccola profuga «gattona»


Pigiamino con pupazzetti, bavaglino, e ricci rossi spettinati: la piccola «gattona» e si guarda intorno con curiosità, poi si siede. Non è al nido o in un giardino, neanche nella sua cameretta, ma sull’autostrada Istanbul-Edirne, davanti a un cordone di polizia. Una baby-profuga siriana di neanche un anno che aspetta, anche lei, di passare il confine tra Turchia e Grecia mentre i militari, schierati dietro gli scudi anti-sommossa, la osservano incuriositi. Qualcuno non può fare a meno di sorridere.

08 settembre 2015

Chieti - La Germania è un Paese solidale?


La Germania è un Paese solidale? Lo è stato anche con la Grecia? La solidarietà tedesca è diventata «visibile a tutti» soltanto in questi giorni se si considerala politica e la straordinaria reazione di apertura del governo e della società tedesca di fronte al dramma dei profughi. E' da lodare la capacità di Angela Merkel, «una leader che osserva molto, anche troppo, prima di agire, ma poi agisce con risolutezza», di trovare sempre «le parole giuste»: In questi giorni ha detto: "Wir schaffen es" (ce la facciamo). Questa espressione è il modo che ha per contrastare le paure della gente, è una spinta che in questi giorni funziona benissimo, in poche parole è il suo ‘yes we can’. "Non sono per una società multiculturale -continua- «dobbiamo fare di queste persone cittadini tedeschi, musulmani europei». Per contrastare il pericolo che in Germania prenda piede quella che alcuni sociologi già definiscono la «società parallela», Merkel ha deciso di dare un segnale, perché nessuno lo ha fatto. Adesso anche David Cameron si è mosso un pò. Hollande si sta impegnando di più mentre i paesi dell’Est Europa invece fanno ancora molto poco. La Germania sta superando i clichèe su se stessa: avrebbe potuto agire burocraticamente, aspettando che i formulari fossero riempiti invece, ha spalancato le porte a migliaia di persone. La sfida però sarà fare poi di questi profughi dei cittadini tedeschi. Innanzitutto dovranno imparare il tedesco, poi bisognerà trasmettere loro le capacità per inserirli nel mondo del lavoro: serve un processo di qualificazione differenziata. E dovranno far capire loro che la religione è una questione privata quindi niente Sharia.Tutto questo significa anche un enorme lavoro con molti costi, ma se dovesse riuscire alla fine sarebbe un’enorme chance per tutto il Paese. Il problema è che non lo si sa mai all’inizio con certezza... auguri Angela!


20 agosto 2015

Chieti - E se li scegliamo tutti all'estero?


L'Italia ha scelto di affidare agli stranieri la valorizzazione di alcuni dei suoi più celebrati musei pubblici. Provinciale esterofilia oppure investimento lungimirante sul patrimonio storico-artistico più vasto dell'umanità? Solo il tempo dirà. Ma intanto la scelta d'aver assegnato sette delle venti direzioni dei principali musei in Italia a professionisti provenienti dall'estero è una sfida temeraria e necessaria, oltre che il frutto di una selezione da un concorso internazionale. Ma la notizia non è che gli studiosi nominati (tre tedeschi, due austriaci, un britannico e un francese), possano avere un curriculum migliore o peggiore degli altri tredici italiani anch'essi prescelti, e quattro dei quali provenienti da importanti esperienze all'estero. Tutti, perciò, di spessore, italiani e stranieri. La novità è nel fatto che, per la prima volta, il concorso è stato aperto anche ai non dirigenti della pubblica amministrazione. E che i venti musei, finora retti quasi sempre da semplici funzionari, ora avranno un direttore di peso. Se poi l'esperimento darà buoni frutti, perché non estenderlo al governo? Forse un ministro francese agli Esteri avrebbe evitato la vergogna dei due marò sequestrati in India da tre anni e mezzo. E un ministro tedesco alla Giustizia riuscirebbe, chissà, ad applicare la certezza della pena. E uno spagnolo al Turismo magari saprebbe come farci tornare in cima per numero di visitatori. Passi pure lo straniero, se e quando ama l'Italia più degli stessi e a volte distratti italiani.


18 agosto 2015

Chieti - Il buon esempio dei giovani commercianti



Bene ha fatto il comune di Chieti ad annullare un evento, collaudato e che portava migliaia di persone in città. Bisogna cambiare le abitudini e per realizzare gli eventi occorre il contributo, sia dei privati che dei commercianti. Arrangiarsi con pochi soldi, invitando persone sconosciute, solo per fare cassa e non pensare alla cultura, si è perdenti.Penso che gli artisti di strada non è stato annullato perché ideato da un cittadino, ex consigliere del PD, sarebbe strumentale.Il comune paga gli eventi con i soldi delle tasse dei cittadini, ma non incassa nulla dalle persone che partecipano. Gli unici che guadagnano sono i commercianti, ben inteso, non tutte le categorie. Per l’evento annullato i commercianti hanno reclamato. Purtroppo la Confcommercio ha spalleggiato il reclamo dei commercianti, ma non hanno mai notato le serrande abbassate, le vetrine buie e le strade oscure? Perché non invitano la loro categoria a partecipare agli eventi? I due eventi svoltisi pochi giorni fa e che ha richiamato in città migliaia di persone, il concerto del gruppo musicale il Volo e del comico Enrico Brignano, vedere la città assente, i negozi chiusi, non abbiamo offerto una buona accoglienza. Queste persone torneranno a Chieti? Un commerciante del centro storico, rigidamente con la serranda abbassata, mi ha comunicato che a lui degli eventi non gliene frega niente, è contento di quello che guadagna. Per risolvere questa situazione, I giovani commercianti di Porta Pescara non si sono arresi, hanno dato il buon esempio, si sono autotassati ed hanno invitato alcuni artisti di strada. La loro idea è stata vincente, tantissima gente, anche se le persone sono state penalizzate dai lavori in corso!Ci vuole lo svecchiamento del commercio in città. La speranza è nei giovani che collaborano senza invidia, fanno squadra. Il nome dei commercianti “portoghesi” deve essere reso pubblico, così che anche i cittadini si regolano nei loro acquisti.
Luciano Pellegrini  agnpell@libero.it