24 dicembre 2014

Chieti - I Re Magi e la Stella: è cammino di sapienza


I Magi vengono ricordati in questi giorni dal mondo cristiano come simbolo di quei "lontani" che, dopo i pastori, si recarono ad omaggiare il Principe della Pace nato a Bethlemme. Non si deve tuttavia dimenticare che tali misteriosi personaggi, secondo il racconto dell´evangelista Matteo, si misero in cammino ben prima dei pastori, appunto perché avevano visto sorgere la stella del Messia e l´avevano seguita per lungo tempo, almeno alcuni mesi, vedendola apparire e scomparire per tre volte. Tale indicazione lascia dedurre all´astronomo che si potrebbe essere trattato di una rara congiunzione di pianeti (Saturno e Giove) verificatasi nell´anno 7 a.C. e riscontrabile solo da occhi esperti. Non tutti poterono osservare il fenomeno e dunque non si trattò probabilmente di una cometa ma appunto di un evento astrale percepibile solo @nonnoeniochi era in grado di osservare a partire da certe premesse e di fare determinate riflessioni, ovvero da chi era "in cammino verso una stella". Ma chi erano veramente questi Magi? Dal racconto di Matteo sembra di poter ricavare che fossero dei sapienti con incarichi sacerdotali, provenienti dalla regione dei Medi, più o meno l´attuale Persia. Si intendevano di stelle. La terna dei Magi è stata vista da alcuni come allusione ai tre figli di Noè che sarebbero stati i capostipiti delle principali razze umane: Sem, Cam e Japhet. Per altri si tratterebbe di un´allusione alle tre età dell´uomo (e di fatti sono spesso raffigurati come un giovane, un adulto e un anziano); tutte e tre permettono e richiedono ugualmente di adorare Dio. Un´altra lettura ancora vi vede il simbolo dei tre continenti a quei tempi conosciuti: Europa, Africa ed Asia. Più prosaicamente qualcuno ha sostenuto che i Magi ripropongano i tre ceti di cui si compone la società medievale: clero, nobiltà e popolo.I doni dei Magi hanno un grande valore simbolico: l´oro è aurum regium, ovvero la corona che veniva offerta all´erede quando subentrava al padre che lasciava il trono; l´incenso era impiegato nelle funzioni liturgiche e dunque valeva a venerare la divinità del pargolo; la mirra, usata nelle procedure di imbalsamazione, riportava invece bruscamente alla realtà: quel re divino che nasceva era anche votato ad un destino umano che non avrebbe evitato la morte. I doni dei Magi al piccolo Gesù sono un elemento di critica alla nostra incapacità di farci dono agli altri, sublimata piuttosto nell´offerta di regali costosi quanto insignificanti ed imbarazzanti, che fanno la gioia più di chi li vende che non di chi li propone o li riceve. Auguro a tutti voi un FELICE NATALE

4 commenti:

  1. I doni sono simbolici, per questo il rito del regalo al Bambinello viene perpetuato a chi si vuole bene ogni Natale.
    Ma è lo spirito con cui si vive la festa che li rende preziosi!
    Ancora tanti auguri!! Renata

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  2. una bella riflessione sui doni e sul Natale attraverso i magi, i miei migliori auguri di Buona Natale

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  3. grazie ed altrettanto a lei
    buone festività

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  4. Speriamo che la saggezza e la sapienza dei Re Magi ci guidi, e che nella nostra Italia si apprezzino anche l'incenso e la mirra
    Un grande augurio di Buone Feste , Costantino

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