18 dicembre 2014

Chieti - Crollo del prezzo del petrolio



Capita sempre più spesso, nelle ultime settimane, di leggere nelle agenzie di stampa titoli di questo tipo: «Crolla il prezzo del greggio, borse in caduta». E in effetti i mercati non apprezzano il calo, continuo e vistoso, del prezzo del petrolio. Soprattutto perché ci sono economie che sull’export del petrolio si reggono. Basti pensare alla Russia che in questi giorni è sotto attacco dei "mercati". Poi ci sono i consumatori, che beneficiano del calo del prezzo quando vanno al distributore a fare il pieno. Ma non solo: «Per ogni 20 dollari di riduzione stabile, pari ad almeno un anno, del prezzo del petrolio, il Pil italiano cresce di mezzo punto». È il calcolo del presidente dell’Unione petrolifera. Più in generale, il Fmi stima che un calo di 10 dollari nei prezzi del greggio valga 0,3 punti di Pil a livello globale. Insomma, le borse possono anche non apprezzare, ma se il pieno costa meno e il Pil sale... Ma durerà? Chi vivrà vedrà, Ben vengano questi cali, possono solo far bene al portafoglio degli automobilisti.


5 commenti:

  1. se i ladri che stanno nei palazzi a roma togliessero le accise, la benzina costerebbe forse 0,90 cent. ma si sa che le accise gonfiano solo le loro tasche e non quelle dei terremotati del 1800 ecc.

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  2. Peccato che il prezzo dei carburanti in percentuale scenda molto meno del prezzo del petrolio... Comunque anche un piccolo risparmio è sempre un risparmio

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    1. bisogna vedere quanto questo non aumento sia reale o verte solamente per colpire l'economia russa che vive anch'essa in buona parte con l'esportazione dei podotti petroliferi

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  3. in Russia il rublo precipita, è di ieri la notizia allarmante, ormai si formano code davanti ai negozi per spendere gli ultimi soldi, scene che rimandano a un passato remoto, gente che spende tutto prima che la svalutazione de rublo assuma proporzioni apocalittiche. Questo significa: da oggi esportazione verso la Russia addio. Russi a spendere sulle spiagge italiane basta. Comunque c'è da sperare che essendo la nazione ricca di materie prime, si scalderà a basso prezzo e poi c'è da ricordare che loro hanno oro e diamanti da inflazionare il mondo intero. Questa è una dimostrazione di cosa succede quando una moneta è sotto attacco... facciamo un piccolo sforzo e proviamo a immaginare se sotto attacco ci fossimo noi... al posto del rublo la nostra liretta... noi che di materie prime ne abbiamo pochissime... ????

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  4. Tanti Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, Fabio

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