Quando si parla di un gruppo come i Deep Purple si finisce per forza di cose nella retorica di termini come leggendario e mitico, Ma per chi segue le sorti dell'hard rock si tratta di aggettivazioni dovute perché pochi gruppi come i Deep Purple hanno saputo segnare con i loro dischi, specie negli anni Settanta, i contorni di questo genere musicale. Album come "Deep Purple In Rock", "Machine Head", "Fireball" e il live "Made in Japan" sono considerati imprescindibili in una qualsiasi summa discografica hard rock. I Deep Purple hanno da poco lanciato il loro ultimo cd "Rapture Of The Deep". La formazione attuale della band comprende i tre membri storici Ian Gillan alla voce, Roger Glover al basso, Ian Paice alla batteria, oltre a Steve Morse alla chitarra e Don Airey alle tastiere, che ricordiamo già al fianco di artisti quali Rainbow, Black Sabbath e Ozzy Osbourne. Il loro ultimo Cd è un disco che sorprende per freschezza e piglio creativo. L'introduzione di "Money Talks", infatti, sembra riportarci indietro nel tempo insieme ai ghirigori sparsi qui e là dell'hammond del talentuoso Don Airey. E ancora: "Wrong Man" è un brano tipicamente à la Purple, con riff e organo a dialogare tra loro, con potenza e destrezza, accompagnati da un Gillan particolarmente ispirato che torna a provare gli acuti. E' strano, poi, come lo spirito di Blackmore ancora aleggi su questo gruppo. La title track ricorda molto le scale orientaleggianti usate dal chitarrista nei Rainbow, creando un sound progressive decisamente accattivante. Insomma, i leoni dell'hard rock sanno ancora ruggire sopratutto dal vivo.
nonnoenio
li ho sentiti suonare dal vivo nell'estate del 2008 dal vivo... sembrava che la vita si fosse fermata agli anni ''70 periodo del loro inizio.
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