Un attento cittadino di Chieti, mi ha invitato sere fa ad un appuntamento al Belvedere Ramelli ex Piazza Mattonelle Rosse, alla Villa Comunale. Questa piazza/belvedere è la parte sommitale dell’edificio della ex GIL , ex Palazzo dello Studente, oggi gestita e di proprietà della Regione Abruzzo.Ho accettato l’invito provvisto di carta, penna e macchina fotografica.Mi si è presentato questo ambiente in un buio fitto, difficile da fotografare e poter scrivere.Eppure ci sono decine di lampioni!Confesso che non mi ero accorto di questa situazione pur visibile e ho voluto parlare con tanti cittadini, ponendo la domanda se,"il belvedere avesse le luci spente o accese".Distratti come me, nessuno aveva fatto caso al buio del belvedere.Quindi, se nessuno reclama, l’amministrazione ha fatto finta di niente. La Villa Comunale di Chieti, da un paio di anni è assoggettata ai Lavori di Riqualificazione.Il terrazzo però è stato Riqualificato dalla Regione Abruzzo con una propria ditta, la quale non ha voluto colloquiare con la ditta esistente ed ha messo una sua pavimentazione, che non ha mantenuto la continuità con la pavimentazione dei marciapiedi.Un paio di consulenti della Regione Abruzzo, sono venuti a Chieti e hanno imposto questa soluzione.Il sindaco aveva l’obbligo di difendere il suo progetto. Strano che essendo il palazzo vincolato dalla soprintendenza ai beni architettonici, storico e culturale, questo ente non è intervenuto per il rifacimento del terrazzo.Le mattonelle utilizzate potrebbero andare bene per una casa di civile abitazione. È una bruttura per questo piazzale, sarebbe stato bello sistemare le mattonelle rosse come una volta e lisce, per poterci pattinare.Però, ora è impossibile smantellare e fare una nuova pavimentazione, per i costi eccessivi. Almeno che funzionassero i lampioni non a norma, sono a globo. Ne manca uno che qualcuno ha pensato di portarselo a Casa! I regolamenti adottati dalla Commissione Europea il 18 marzo 2009, prevedono molte norme, sia sul tipo di lampada che di plafoniera.Il globo non può essere più adoperato perché non elimina o almeno attutisce l’ inquinamento luminoso, per un ambiente ecocompatibile ed ecosostenibile.La risposta dell’amministrazione di Chieti non è difficile da immaginare.La Regione Abruzzo deve provvedere a pagare il consumo della luce.Eppure la giostra e il pulmino che vende le patate fritte hanno la luce. Allora “ aspetta e spera…”! Addio al passeggiare su questo panoramico piazzale di notte!
Scritto da:Luciano Pellegrini
Le altre foto, al link: Terrazza Panoramica
purtroppo, ancora una segnalazione di una cosa che non va nella nostra bella città. Peccato che siano solo in pochi a sincerarsene e a protestare si vede che gli altri cittadini, quelli che se ne fregano, hanno e si beano del GOVERNO della città che si meritano. C'è solo d'augurarsi che le cose in futuro migliorino, ma come dice l'articolista: Aspetta e spera....
RispondiEliminauna città che va a scatafascio, un sindaco che è lì solo per fare numero e portarsi a casa con gli assessori i gettoni di presenza e gli stipendi (altrimenti dovrebbero cercarsi un lavoro e oggi è abbastanza difficile trovarlo), una città, dove le strisce pedonali si scolorano nel giro di un anno e faticano a essere rifatte... sarebbe tanto chiedere che vengano messe delle luci a LED alla Villa Comunale(il luogo più frequentato dai teatini d'estate), a basso consumo e a bassa dispersione e inquinamento luminoso? Ma questi signori sanno che queste luci esistono? Quando feci in comune il suggerimento (menzionando il comune di Lanciano)di utilizzare la loro vernice, acrilica, che dura almeno 5 volte una normale vernice, mi fu risposto che questa costava troppo.... allora non c'è proprio nessuna speranza, mi son detto. Aspettiamo pazientemente le prossime elezioni comunali e speriamo che ci sia presto un cambio di direzione, questa amministrazione ha fatto talmente poco che si può facilmente definire peggiore di quella che l'ha preceduta e dire che neanche quella si era distinta per cose fatte.... ma almeno i lavori partivano... che fine ha fatto la ditta che aveva vinto l'appalto sull'ascensore che dalla rimessa dei pulman doveva portare a Chieti città? Che fine hanno fatto sopratutto i soldi stanziati dalla UE, circa l'80% della spesa, per la sua realizzazione? Aspetta e spera direbbe Luciano Pellegrini.... ma i Teatini si sono stufati di aspettare ormai da un pezzo.
RispondiEliminaInsomma... come dire che tutto il mondo è paese. Anche nella mia città la gente tende a non farsi sentire quando c'è qualcosa che non va... diversi anni fa' ci fu un intervento di ripascimento nella lunga e bianchissima spiaggia cittadina. Su quella sabbia candida fu scaricata una massa enorme di sabbia di fondale scura. La gente assistette alle operazioni passivamente mentre era chiaro sin dal primo momento che si stava compiendo uno scempio. Le proteste vennero dopo, quando non c'era più niente da fare. Le amministrazioni pubbliche devono esser pungolate sempre se no... finiscono sempre per far gli affari loro.
RispondiEliminaCaro Enio,mi trovo ad Oviedo capitale dell'Asturia.Purtroppo non possiamo vederci a Francavilla,spero che ad Agosto torni alla tua città.Starò con mia grande gioia lontano dalle vicende della città. Mia moglie è contentissima perchè non fa altro che ripetermi...,ma chi te lo fa fare? Tanto,nessuno ti ascolta!Vero,verissimo!Però, non sono capace di essere un passivo fannullone da Corso Marrucino!
RispondiEliminaLa notizia che ho raccontato è gravissima.Anche il titolo...aspetta e spera,la dice lunga.Ora, per un paio di settimane,mi dedicherò alla montagna,all'oceano atlantico,alla cultura,intanto mercoledì a Chieti, verranno presentati i filobus...
Luciano Pellegrini
innanzitutto ti auguro buone vacanze, veco che hai trovato il modo di arrivare in spagna partendo da Chieti il chè è già un buon risultato mi sembra! Spero di esserci per la presentazione dei Filobus (mezzo ecologico ma costosissimo e ti farò sapere), erano ormai pora dopo 3 amministrazioni susseguitesi, tanti soldi spesi per la stesura dei fili, due interventi del Gabibbo, il fatto che finalmente si riparta con questo mezzo è già un successo. Speriamo solo che duri a lungo e che non venga nuovamente accantonato, mi ricordo ancora quando si saliva dallo Scalo su in città, con la neve, che si staccava il Trollej dai fili e si rimaneva fermi in mezzo alla strada finchè non scendeva il conducente a ripristinare il contatto elettrico. Io lo avrei visto di più al piano che inerpicantesi su un colle di diversi metri d'altezza, ma tant'è i soldi per i "fili" erano stati spesi, le "figuracce" fatte, non ci resta che vedere come questo filobus andrà.
EliminaSiete messi bene anche voi là.
RispondiEliminatutto il mondo è paese e più o meno in Italia si hanno sempre problemi da risolvere nelle nostre città. L'importante è segnalarli all'opinione pubblica e Luciano con i suoi articoli, pubblicati qua e là , anche sui quotidiani cittadini lo fà egregiamente. E non è il solo, ce ne sodo anche altri che si occupano di Chieti in chiave critica cercando di stimolare l'assessore interessato o il sindaco.
Eliminacredo che le persone sono stanche di protestare e quando sono stanche li si gisutifica la mancanza, nessuno dice niente no è vero è che è tanto il malumore
RispondiEliminaPortestate pe riscritto al comune alla regione perchè è un vostro diritto