Nuova ondata di rincari nel prezzo del carburante. In linea con quanto è avvenuto nel resto d'Italia, anche nelle stazioni di Chieti, durante la scorsa settimana e nel weekend, il prezzo di benzina e gasolio sono stati ritoccati, con aumenti che variano da uno a tre centesimi al litro. Dopo i picchi raggiunti la scorsa estate, quando si è raggiunta la soglia dei due euro in autostrada e sfiorata tale cifra anche nelle stazioni della rete stradale, torna la preoccupazione negli automobilisti per la progressiva crescita del costo del combustibile stabilito, a livello nazionale, dalle grandi compagnie petrolifere. L'unica difesa, alla crescita del prezzo della benzina e quella di rifornirsi alle pompe senza marchio esposto, dove costa ancora meno, cercando di metterla in quel posto, per un pò, alle grosse compagnie distributrici, sperando, nel frattempo, in un calo.
nonnoenio
I treni sono cent'anni che vanno ad energia elettrica con i dovuti accorgimenti. Gli autoveicoli fin che c'è petrolio c'è speranza per le "sette sorelle" e la disperazione per chi è costretto a usarli.
RispondiEliminaMi sa che "in tasca" ce l'hanno messo a noi, ma da quel dì...
RispondiEliminaMagari la gente comincia a valutare mezzi alternativi. A volte l'auto si usa per pigrizia e per abitudine.
RispondiEliminaBacio
Io vado a metano inquino meno e mi rimangono molti soldi nel portafoglio.
RispondiEliminaPurtroppo il metano è osteggiato dal nostro stato che non permette l' autorifornimento (solo in Italia)questo perchè non ci sono tante tasse.
Viva l'ITALIA
Il futuro potrebbe essere nell'utilizzo di energie alternative al gas ed alla benzina, ma temo che ci siano troppi interessi in gioco.
RispondiEliminaper fortuna che abbiamo l'euro, te lo immagini con quante valigie di lirette bisognerebbe andà per fare il pieno?
RispondiEliminaLo stesso vale per le auto, i cellulari, gli elettrodomestici, i computer, le medicine, i cosmetici, lo champagne, le ostriche, , , , ,
Purtroppo sale in tutta Europa. Qui se non si trovano energie alternative saremo sempre nelle mani dei produttori di petrolio. Il colmo è che, qui in Francia, Totale è estrattore e distributore e quindi guadagna due volte, quando vende il carburante grezzo e quando lo distribuisce alla pompa. Un caro saluto.
RispondiEliminaPS - Escludo dalle energie alternative il gas di scisto che è una vera calamità naturale.
La verità, ad ogni modo, è che il mercato nazionale è drogato, e il sistema andrebbe rivisto completamente, dalla raffinazione del petrolio, alle accise statali, fino alla distribuzione sul territorio. Ormai i consumi sono in picchiata ed i gestori, che vivono sui litri venduti, perdono clienti di giorno in giorno; continuando in questo modo, ci troveremo al punto in cui tutte le stazioni di rifornimento saranno automatiche. E se i benzinai evidenziano lo stato di crisi, gli automobilisti si dimostrano sempre più attenti alla spesa per il carburante, cambiano stazione di rifornimento di settimana in settimana e confrontando costantemente l'andamento dei prezzi. In un momento in cui la gente è attenta anche ai millesimi di euro loro sono costretti a ad adeguarsi alle decisioni delle compagnie petrolifere. Eppure, è sufficiente un lievissimo aumento nelle tariffe perché parte dei consumatori scelga una stazione concorrente, per poi tornare sui suoi passi al successivo cambio dei prezzi... i prezzi non sono gli stessi sul territorio regionale e ognuno fa benzina dove più gli conviene.
EliminaLa verità, ad ogni modo, è che il mercato nazionale è drogato, e il sistema andrebbe rivisto completamente, dalla raffinazione del petrolio, alle accise statali, fino alla distribuzione sul territorio. Ormai i consumi sono in picchiata ed i gestori, che vivono sui litri venduti, perdono clienti di giorno in giorno; continuando in questo modo, ci troveremo al punto in cui tutte le stazioni di rifornimento saranno automatiche. E se i benzinai evidenziano lo stato di crisi, gli automobilisti si dimostrano sempre più attenti alla spesa per il carburante, cambiano stazione di rifornimento di settimana in settimana e confrontando costantemente l'andamento dei prezzi. In un momento in cui la gente è attenta anche ai millesimi di euro loro sono costretti a ad adeguarsi alle decisioni delle compagnie petrolifere. Eppure, è sufficiente un lievissimo aumento nelle tariffe perché parte dei consumatori scelga una stazione concorrente, per poi tornare sui suoi passi al successivo cambio dei prezzi... i prezzi non sono gli stessi sul territorio regionale e ognuno fa benzina dove più gli conviene.
EliminaTanto in giro ci saranno sempre una marea di macchine, quasi tutte con una persona a bordo che scorrazzano in città andando chissaddove.... Nemmeno se la mettono a 5 euro il litro la gente se ne starà un po' più a casa o girerà in bici o a piedi!
RispondiEliminamia moglie ha comprato l'auto (quella che ora è la nostra) 4 anni fa, quando ci eravamo appena conosciuti. per innaugurarla facemmo un giro da parenti in emilia romagna. facemmo il pieno e partimmo nel 2008 40€ per il pieno e 34€ il tratto napoli carpi. lo abbiamo rifatto il mese scorso con delle "piccolissime" varianti 70€ il pieno e 42€ l'autostrada.... sarà pure qualunquista da chiedere, ma dove vogliamo arrivare?
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