Ogni volta che vado su in città spero sempre che si sia verificato il "miracolo", ma invece mi debbo sempre ricredere. Tutto rimane sempre lo stesso e immutato nonostante il tempo che passa, tragitti pericolosi perchè privi di marciapiedi e isole pedonali inesistenti, difficoltà di manovra per gli autobus e auto in sosta selvaggia dappertutto. Questi sono i motivi, meglio sarebbe dire le emergenze quotidiane, che siamo costretti ad affrontare noi cittadini ogni volta che ci recano in centro a Chieti. Il massimo del caos lo si vede a qualunque ora del giorno o della notte allorquando si scende dalla stradina che dall'incrocio con la salita della Civitella arriva in piazza della Chiesa della Trinità; qui la difficoltà di un pedone nell'attraversarla è massima per la carenza di sicurezza e perchè lo spazio adatto al camminamento è sempre più angusto e le automobili vi transitano ininterrottamente o sostano in divieto. Alcune volte vengono parcheggiate pure dietro l'edicola dei giornali o addirittura sul marciapiede, tanto da impedire l'ingresso al museo nell'ex Palazzo Enal. La maggior parte delle auto provengono ininterrottamente da dietro la Civitella in cerca disperata di un parcheggio, affrontando la piccola rotatoria posta al centro della piazza, simile ad un vaso di fiori posto al centro di una tavola. Qui tutto è possibile e anche dove vige il divieto di fermata vi sono macchine in sosta per l’intera giornata grazie anche agli scarsi controlli da parte dei Vigli urbani. Qui poi la cosa più seria e che una moltitudine di persone sosta, davanti alla chiesa, in restauro perenne e sulla piazza, respirando le velenosissime esalazioni che provengono dai motori a scoppio, respirando anche le temutissime PM10 tanto che non si sbaglia di molto nel dire che una sosta in questa anticamera dell'inferno di un'ora accorci almeno di una decina d'anni la vita di chiunque, per non parlare dei bimbi piccoli, costretti nelle carrozzine ad attraversare la piazza mentre vengono portati dalle mamme alla villa comunale a prendere un po di fresco. La stradone che una volta conduceva alla villa comunale è anch'esso pieno di macchine parcheggiate che in mancanza di parcheggi a Chieti ne costituiscono l'inevitabile arredo occupando mezza carreggiata stradale. Va beh! non formalizziamoci per così poco, il sindaco dei " sinistri " risolverà il problema, ha promesso ormai, da tanto tempo, i megaparcheggi e prima o poi vedrete che questa situazione finirà.
19 febbraio 2010
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