Il programma suggerito al sindaco di Chieti, Di Primio, che Mario D'Alessandro, giornalista e poeta dialettale, ha messo in versi
Sballottaggio
Dalle urne dei teatini,
moderati cittadini,
esce fuori confermato
il già Sindaco avvocato,
e per l’altro, l’architetto,
si è sgonfiato il bel progetto.
Di Primio, Di Primo scritto,
risultato è di profitto,
perché poi primo è arrivato,
qual Sindaco confermato.
Con gli auguri e i complimenti
per futuri grandi eventi
per ridare alla città
più rispetto e dignità;
ed ai giovani il futuro
col lavoro almen sicuro;
al turismo nuove mete;
al commercio cose liete;
grandi cose alla Cultura
con sagacia e con premura;
un più roseo destino
al Teatro Marrucino;
e più cura anche ambientale
alla Villa Comunale;
di tutela anche interventi
per i tanti monumenti;
ridar lustro repentino
anche a Piazza San Giustino
che seduto sul suo seggio
si lamenta del parcheggio;
maggior considerazione
per le “vasse” e la Stazione ;
e ridare alla Pescara
belle sponde ed acqua chiara;
alle strade dare smalto
rifacendo un po’ d’asfalto,
ripulire un po’ di muri
dagli obbrobri imperituri;
abbassar tasse e balzelli
che ci fan più poverelli;
preoccuparsi degli anziani
nel presente e nel domani;
ed offrire anche ai bambini
parchi gioco e bei giardini;
fare pure di Teate
un richiamo dell’estate,
dell’autunno e primavera
come ognuno aspetta e spera;
nell’inverno, con la neve
pronti sian gli spazzaneve;
e i trasporti, ora un po’ lenti
siano resi più efficienti,
soprattutto per chi va
a ospedale e università.
In cinque anni si può fare
tutto quel che qui compare.
E se questo non avviene
tutti noi ne avrem le pene.
(Mario D’Alessandro)
19 giugno 2015
17 giugno 2015
Chieti - Ruby Rubacuori, testimonial di liquori dell’Elba “Sconsigliati ai minori”
Che i liquori siano vietati ai minori si sa. Sarà per i suoi presunti trascorsi ad Arcore che la Smania Liquori ha scelto lei Karima El Mahroug, meglio conosciuta come Ruby Rubacuori,per la pubblicità? Sta di fatto che la bella Ruby pubblicizza un amaro prodotto all’Isola d’Elba. I primi manifesti sono apparsi a Portoferraio con Ruby in abito lungo su una spiaggia e un bicchiere in mano.Lo slogan riprende le vicende giudiziarie che hanno visto Ruby protagonista: “Liquori dell’Elba Smania. Sconsigliati ai minori di 18 anni”. Ruby, 22 anni, è diventata la testimonial dell’azienda dell’Isola d’Elba, specializzata nella produzione di liquori tipici locali. Ma la sua notorietà è dovuta al processo che ha visto l’ex premier Silvio Berlusconi accusato di prostituzione minorile e concussione aggravata, per le serate organizzate ad Arcore nel 2010.
L’ex cavaliere è stato poi prosciolto. Lo slogan gioca sulla rima: “Ruby Rubacuori per Smania liquori”
L’ex cavaliere è stato poi prosciolto. Lo slogan gioca sulla rima: “Ruby Rubacuori per Smania liquori”
@nonnoenio
16 giugno 2015
Chieti - VIABILITÀ MENO SBARRE PIU' PROGETTI
Una delle parole che ricorre di più in questi anni è «blocco». Bloccare possiede una serie di inquietanti sinonimi che, ad elencarne solo qualcuno, fanno mancare l'ossigeno: cingere, circondare, asserragliare, isolare, assediare. Molti vogliono bloccare il traffico in entrata, alcuni quello in uscita dalle grandi città, altri i prezzi, il paniere, gli orari... Questa sindrome da fortezza una serie di ragioni ce l'ha: troppi pendolari, troppe auto, carovita alle stelle. Vista di sbieco, nasconde tuttavia un'innegabile nevrosi. Il traffico, ad esempio: qualunque città media europea vive assedi ben più vigorosi dei nostri, tempi di attesa almeno doppi, improbabili eventualità di parcheggio. Saperlo, lo sappiamo. Chiunque vada ovunque in auto fuori da questo paese dei campanelli vi torna, dal punto di vista automobilistico, felice. Medesima sensazione per le «polveri» (delle Acciaierie e no), i rumori, la folla. Per la vita, l'arte, le opportunità, le iniziative, la moda ecc. non è così, ma questa, come diceva il poeta, è un'altra storia. Questa nostra nevrosi da blocco ci porta a vivere malissimo le normali (altrove) difficoltà del pendolare che avendo magari scelto di spendere qualcosa in meno per la casa accetta (sempre altrove) di spendere un poco di tempo in più sulla strada; e ancora, di pretendere che gli unici passi d'accesso alla città, vie pensate per il traffico, diventino all'improvviso passeggiate. E via elencando. Questa nevrosi è a tal punto penetrata in ogni angolo della nostra vita da non vederne gli aspetti più pericolosi. Il «blocco», per cominciare. Dovrebbe avere un'accezione strettamente legata alla temporaneità. Si blocca una cosa per poco tempo, nelle emergenze. Di più, si soffoca. Viene invece sempre più invocato «strategicamente», al pari di una autentica soluzione. Tanto che se ne sono appropriati anche i consigli comunali, provinciali e le rispettive giunte. Che di questa sindrome sono invece in parte responsabili: sono stati costruiti ben dentro il centro storico della città «tutti» gli uffici provinciali, le università, le ripartizioni strategiche e infine i parcheggi e ora si pretende che la gente non vi possa arrivare. Quando qualcuno, anni fa, aveva proposto di costruire centri direzionali e atenei nei quartieri, gli avevano dato del matto. In verità la sindrome da blocco nasconde una carenza: quella della politica. Non ci serve un blocco del traffico o dei prezzi. Ci serve, e presto, una «politica» del traffico e dei prezzi. Meno sbarre e più progetti. In alcuni casi più coraggio: nello scegliere, creando ragionate priorità; nel dire ai cittadini, ad esempio, che non tutte le strade possono diventare giardini: alcune devono essere dedicate a chi si sposta. Ma anche questo appartiene al mondo, a volte complicato, della politica. Il rischio, a continuare così, è che si blocchi anche lei.
14 giugno 2015
Chieti - Biancofiore minaccia di lasciare Forza Italia !
Cose da non credere: persino una berlusconiana di ferro come la deputata altoatesina Michaela Biancofiore starebbe per lasciare Forza Italia.Lei che aveva perso il "suonno e a fantasia" per il buon Silvio. La notizia è stata pubblicata ieri dal Corriere della Sera, che annuncia come l'onorevole Biancofiore sarebbe pronta a lasciare gli azzurri per trasferirsi nel Gruppo misto, proprio lei che è da sempre considerata una fedelissima di Berlusconi fin da quando mise il primo dentino e iniziò a muovere i primi passi sulla scena politica proprio con Forza Italia. Secondo la ricostruzione del Corriere, a esasperare la bellae Biancofiore, portandola all'estrema decisione di lasciare il partito di Berlusconi, sarebbe il fatto di aver capito di essere stata completamente esclusa dal giro di fedelissimi che a Palazzo Grazioli circondano il presidente del partito e di cui una volta faceva parte anche lei. L'episodio che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata la convocazione del comitato di presidenza per l'approvazione del bilancio 2014 senza invitare la deputata bolzanina che era sempre avvenuto, invece, in passato. Un affronto che è stato ritenuto intollerabile.
@nonnoenio
11 giugno 2015
Chieti - Ergastolo per l'ideatore di Silk Road
Massima sanzione a New York per l'ideatore di «Silkroad», rete illegale del deep web. Quando si parla di pericoli della rete o delle insidie del web, il pensiero va alle vittime dei comportamenti illeciti che proliferano in internet e a quei navigatori che, occasionalmente oppure quali frequentatori abituali, vengono appunto «irretiti» in commerci illegali, promesse illusorie di facili arricchimenti, compravendita di merce illecita, pratiche sessuali riprovevoli e molto altro ancora di tutto quello che è presente nel web e nel deep web. I pericoli della rete tuttavia riguardano anche chi quei traffici illeciti li gestisce o addirittura li ha escogitati e architettati. È il recente caso di Ross W. Ulbricht, il 30enne ingegnere statunitense, bachelor of science in fisica alla University of Texas con un master alla Pennsylvania State University. Ulbricht, giudicato colpevole in febbraio da una «giuria di suoi pari», è stato infatti condannato il 29 maggio 2015 all'ergastolo dal tribunale federale di New York per sette capi d’accusa, dal riciclaggio di denaro sporco al traffico di droga, a reati informatici. Operando con lo pseudonimo di «Dread Pirate Roberts», ha accumulato in commissioni un patrimonio di milioni di dollari effettuando in tre anni un milione e mezzo di transazioni con la moneta virtuale bitcoin. Fondatore di «Silkroad», sito considerato «il mercato nero del web» che vantava un fatturato mondiale da 200 milioni di dollari, Ulbricht vendeva illegalmente farmaci, narcotici, armi, documenti falsi e non solo. Il 13.7% del suo mercato era costituito dalla vendita di marijuana, 9% di droghe illegali, 7.3% di prescrizioni mediche, 2.6% di cocaina, 1.6% di metilenediossimetanfetamina (ecstasy), 1.5% di eroina. E ancora: beni piratati e servizi digitali di hackeraggio, formazione iniziale per hacker e un'intera categoria dedicata all'erotismo.
@nonnoenio
04 giugno 2015
Chieti - Immigrati, italiani e razzismo
Ci siamo sempre immaginati una realtà che così non è: che noi italiani siamo nella stragrande maggioranza tutt’altro che egoisti, che ci dimostriamo cordiali con le minoranze etniche, che siamo disposti ad aiutare chi è in difficoltà a prescindere dal colore della pelle e dal suo credo religioso. E giù con gli esempi, i soldati italiani benvoluti perfino quando sbarcavano per aggredire l’Albania o la Grecia, le mille vicende positive di integrazione di immigrati, le benemerite attività di decine di Onlus attive in Africa o nelle favelas sudamericane, i barconi stracarichi che si dirigono verso le nostre coste perché “voi ci accogliete bene”. La solita retorica. Continuado ad arrivare immigrati sulle nostre coste per essere ridistribuiti nei vari centri di accoglienza in Italia, gli italiani si scoprono i più razzisti d'Europa, perchè il 61% degli italiani non vorrebbe i musulmani già presenti sul territorio nazionale, contro il 56% dei polacchi e il 42% degli spagnoli. L'86% è anti-Rom. I dati del Pew Global Attitudes Survey. Chi sa perfettamente che le cose stanno diversamente e sfruttare la cosa politicamente è Matteo Salvini, che non ha avuto alcuna remora a impostare la sua ultima campagna elettorale sulla paura dei diversi, a cominciare dai Rom, e sulla difesa del molto che ci resta, concupito a suo dire dalle orde di neri e arabi che spiaggiano sulle coste siciliane: sta costruendo un innegabile successo politico sul neorazzismo italiano raddoppiando checche se ne dica il bottino di voti della Lega Nord già alle votazioni regionali svoltesi nei giorni scorsi. Personalmente, invece, ritengo urgenti interventi nazionali ed europei che agiscano sul terreno culturale ed economico per contrastare il neorazzismo dilagante, soprattutto in Italia.
@nonnoenio
29 maggio 2015
Chieti - Registi di politiche inique: Renzi e Boeri
L’Inps, il più grande ente previdenziale pubblico d’Europa affidato a Boeri sta diventando una succursale della previdenza complementare e privata, in palese conflitto d’interessi; elude qualsiasi serio contrasto al diffuso lavoro «nero» e «sommerso»; non interviene contro la spaventosa elusione contributiva delle imprese “esterovestite”, a cui concede cassa integrazione e mobilità senza alcun controllo sul loro stato economico-finanziario.
Questo perverso ed iniquo sistema di politica al servizio dei benestanti e della finanza non può essere tollerato. Il governo Renzi non ha in alcun modo scalfito gli alti livelli di disoccupazione, soprattutto femminile e giovanile, generando in compenso nuove insicurezze nei confronti degli occupati; non ha rimosso le nuove povertà, il degrado, lo stato d’indigenza di buona parte della popolazione; non ha aumentato le pensioni, anzi si sta contrapponendo alle decisioni della Corte Costituzionale sulla restituzione dei tagli attuati dal governo MONTI; ha ridotto drasticamente il sostegno ai senza reddito/lavoro, negando il reddito di cittadinanza.
@nonnoenio
26 maggio 2015
Chieti - Multiculturalismo, modello fallito ?
Dopo la cancelliera tedesca Angela Merkel anche il primo ministro britannico la settimana scorsa ha dichiarato «fallito» il multiculturalismo, come approccio politico di fronte al fenomeno immigrazione. Il presidente francese ha subito ribattuto con lo slogan «Un islam in Francia e non un islam di Francia», dichiarando ormai superato il multiculturalismo nelle politiche degli stati europei. E alle stesse conclusioni erano giunti gli olandesi, popolo per antonomasia portato all'indifferenza multiculturale, e alla tolleranza di tutto e del contrario di tutto sotto lo stesso cielo. Per decenni in Europa si è creduto che la risposta da dare all'immigrazione e all'arrivo di milioni di stranieri, portatori di altre culture, altre religioni, altre visioni della vita, della donna, del diritto e della libertà individuale, fosse quello di accogliere dentro di sé le diversità, lasciandole diversità. Anzi, favorendo il mantenimento delle specificità, dando vita a tante comunità parallele, impermeabili l'una all'altra, dotate di un proprio codice culturale, linguistico, normativo e valoriale, diverso e «altro» da quello del Paese che li ospitava e in cui avevano deciso di vivere. Il risultato è stato quello di creare ghetti, avulsi dalla realtà circostante, incapaci di interagire e di integrarsi, ma soprattutto fabbrica di sradicati o di integralisti intolleranti, pronti ad uccidere la figlia piuttosto che assuma costumi e modi di vivere occidentali. Una riflessione su quale modello di integrazione adottare ci tocca quindi da vicino, sapendo che ormai siamo di fatto una nazione multietnica.
@nonnoenio
15 maggio 2015
Chieti - I PURISTI E I PORTOGHESI
Un brutto episodio accaduto questa mattina su un autobus dell’ARPA che collega Chieti a Pescara. L’autobus in questione è partito da Chieti alle ore 10.10. Alla fermata di Madonna delle Piane, sono saliti due verificatori. Un extracomunitario immediatamente ha cercato nella sua borsa un biglietto che ha mostrato al verificatore. Il biglietto era stato obliterato il 28 aprile. E’ stato invitato a scendere. Immediatamente ha avuto inizio la prepotenza, la violenza di questa persona che si è rifiutato di scendere ed ha cominciato ad offendere i passeggeri. L’autobus si è fermato ed è stata fatta richiesta ai carabinieri per intervenire. Intanto due giovani hanno preso le difese dell’extracomunitario, ma la maggioranza dei passeggeri l’ho ha invitato a scendere. Niente da fare. L’autobus è ripartito, per fermarsi a Dragonara perché è arrivata la vettura dei carabinieri. Molestando ancora i passeggeri, finalmente è sceso e si è ripristinata la calma. Da segnalare che codesta persona, nei minuti intercorsi dalla richiesta del biglietto, all'arrivo dei carabinieri, ha usato un modo di fare minaccioso, offendendo un anziano, una ragazza e me stesso, perché ho sollecitato l’arrivo dei carabinieri.
A nulla sono serviti gli inviti dei verificatori a calmarsi. Questa persona conosce molto bene i suoi diritti, ma non i doveri. Deve viaggiare gratis perché non lavora. La sua pretesa deve far riflettere.
Il suo pseudo diritto ferisce e fa male a chi lavora e paga le tasse. Purtroppo i cittadini, i verificatori, le forze dell’ordine sono perdenti, non possono fare niente verso i violenti. Queste persone non pagano la multa, viaggiano gratuitamente, occupano le case, non varcano i cancelli delle carceri. Lo spavaldo ha avuto ragione. Prenderà il prossimo autobus a ”sbafo”, senza pagare. Già odo la voce dei puristi… che anche gli italiani viaggiano gratis, specialmente in alcune regioni. E’ vero, vogliamo aumentare l’esercito dei portoghesi? Siete accontentati!
A nulla sono serviti gli inviti dei verificatori a calmarsi. Questa persona conosce molto bene i suoi diritti, ma non i doveri. Deve viaggiare gratis perché non lavora. La sua pretesa deve far riflettere.
Il suo pseudo diritto ferisce e fa male a chi lavora e paga le tasse. Purtroppo i cittadini, i verificatori, le forze dell’ordine sono perdenti, non possono fare niente verso i violenti. Queste persone non pagano la multa, viaggiano gratuitamente, occupano le case, non varcano i cancelli delle carceri. Lo spavaldo ha avuto ragione. Prenderà il prossimo autobus a ”sbafo”, senza pagare. Già odo la voce dei puristi… che anche gli italiani viaggiano gratis, specialmente in alcune regioni. E’ vero, vogliamo aumentare l’esercito dei portoghesi? Siete accontentati!
Scritto da: Luciano Pellegrini
03 maggio 2015
Chieti - La Fornero bocciata
Governo a caccia di 5-6 miliardi di euro, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo (circa 1.500 euro lordi al mese) introdotto dalla riforma Fornero per il 2012 e il 2013. Sono in molti a indicare nel tesoretto da 1,6 miliardi di euro, trovato dal governo nelle pieghe del Def, una prima possibile soluzione. «I soldi vanno restituiti e possiamo dire addio al tesoretto», dice il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Damiano, chiedendo al Governo di aprire un tavolo sul tema della previdenza per «non doverlo affrontare un pezzo alla volta».Il «buco» però rischia di essere anche più grande: secondo lo Spi-Cgil, i risparmi per le casse dello Stato derivanti da questa norma sono stati di circa 8 miliardi di euro in due anni. E salgono a 9,7 miliardi di euro, in quattro anni, con lo stop alla rivalutazione deciso dal governo Letta.
@nonnoenio
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